La sonda Voyager 1 in una zona sconosciuta
La sonda Voyager 1 in una zona sconosciuta
La sonda americana Voyager 1 sta attraversando una regione sconosciuta e
misteriosa ai confini del Sistema Solare, nella quale incontra
perturbazioni solari anomale. La prima descrizione di questa zona
anomala, scoperta dalla storica sonda della Nasa prima di varcare i
confini del Sistema Solare per entrare nello spazio interstellare, è
pubblicata da alcuni articoli sulla rivista Science.
Lanciata dalla Nasa il 5 settembre 1977, la Voyager 1 si trova ad oltre
18,5 miliardi di chilometri dalla Terra ed è il veicolo costruito
dall'uomo che ha finora raggiunto la maggiore distanza dal nostro
pianeta. I segnali della sonda, che in 36 anni ha percorso l'intero
Sistema Solare, indicavano che il veicolo spaziale era ormai uscito
dalla sfera di influenza del Sole già nell'agosto 2012. Ma a quanto
sembra non è così perchè la Voyager 1 sta incontrando ancora delle
particelle di plasma solare. Vale a dire che continua ad essere
raggiunta dallo sciame di particelle espulse dal Sole in una zona
vastissima, chiamata eliosfera. Nel 2004 la sonda aveva attraversato una
zona molto turbolenta dell'eliosfera che i ricercatori americani hanno
chiamato ''heliosheat'' e considerato l'ultima frontiera prima del salto
nello spazio interstellare, dove il campo magnetico del Sole non ha più
effetto. Anche alla luce dei dati più recenti sembra però sembra che la
Voyager 1 si sia trovata a varcare la soglia del Sistema Solare per ben
cinque volte tra il 2010 ed il 2012.
Per Leo Burlaga, del Centro Goddard della Nasa e autore di uno degli
articoli pubblicati si Science, ritiene che la spiegazione sia nel fatto
che la sonda stia attraversando una zona anomala e sconosciuta, nella
quale la forza del campo magnetico dell'eliosfera aumenta di colpo
mentre il numero di particelle cariche nella regione scende
drasticamente.
In un altro articolo il gruppo guidato da Stamatios Krimigis,
dell'Universita' Hopkins del Maryland, riporta che non appena la Voyager
1 è entrata nella heliosheath si è rilevato un forte aumento dei raggi
cosmici con un rapido e istantaneo calo delle particelle provenienti dal
Sole.
Edward Stone, dell'Universitò californiana di Pasadena, ha osservato che
gli ioni a bassa energia dell'eliosfera improvvisamente sono scomaprsi,
sostituiti da un flusso di raggi cosmici nel momento in cui la Voyager 1
ha attraversato il confine anche se le letture del campo magnetico
indicano che il veicolo spaziale è ancora dentro l'eliosfera.
Considerati nell'insieme, questi risultati suggeriscono che la
heliosheathpotrebbe essere un'interfaccia tra l'eliosfera e il resto
dello spazio interstellare.
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