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Monday, September 2, 2013

Il più antico gemello del Sole

Ha 4 miliardi di anni in più ed è distante 250 anni luce 

Confronto tra il Sole e altre stelle, tra cui il gemello più vecchio HIP 102152 e il gemello più giovane 18 Scorpii (fonte: ESO)

 E' stato scoperto il più antico gemello del Sole finora noto: è una stella distnte 250 anni luce dalla Terra ed più simile al Sole di qualsiasi altro astro, tranne per l’età, ha infatti circa 4 miliardi di anni in più. La scoperta, in via di pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal Letters, si deve al gruppo guidato da TalaWanda Monroe, dell'università brasiliana di San Paolo, ed è stata possibile grazie al Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio Europeo Meridionale in Cile (Eso).

La stella più simile al Sole mai scoperta si trova nella costellazione del Capricorno, si chiama HIP 102152 e potrebbe ospitare pianeti rocciosi come la Terra. L'astro offre una possibilità senza precedenti di vedere come sarà il Sole da vecchio. Il gruppo di ricerca ha studiato questo gemello solare, che ha 8,2 miliardi di anni (la nostra stella ha circa 4,6 miliardi di anni), confrontandolo con un'altra stella, anch'essa molto somigliante al Sole ma più giovane (18 Scorpii), che ha circa 2,9 miliardi di anni.

Il confronto fornisce per la prima volta un chiaro legame tra l'età delle stelle di tipo solare e il loro contenuto di litio. Questo elemento è stato creato nel Big Bang insieme con l'idrogeno e l'elio, è presente nelle stelle ma non è chiaro perché alcune sembrino averne meno di altre. Lo studio ha compiuto un grande passo in avanti nella soluzione di questo enigma.

Il Sole contiene appena l'1% del litio presente nel materiale da cui si è formato. Il suo gemello più giovane ne contiene di più e HIP 102152 ne contiene meno. Per Monroe ''ciò dimostra chiaramente che le stelle in qualche modo distruggono il litio nel tempo e che il contenuto di litio del Sole è normale per la sua età''. Come il Sole, anche il suo gemello 'più anziano' ha una carenza di elementi, che sono invece abbondanti sui meteoriti e sulla Terra: un forte indizio che HIP 103252 possa ospitare pianeti rocciosi come il nostro.

 

Fonte 

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