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Wednesday, September 18, 2013

Fuga di trizio da centrale del Tricastin

Nuovo incidente nell'impianto non lontano dal confine con Italia

La centraleTricastin in una foto d'archivio

 PARIGI - Una presenza anormale di trizio, uno dei principali radionuclidi emessi dai reattori nucleari, è stata segnalata nella giornata di ieri nelle falde sotterranee della centrale del Tricastin, nella Francia centrale, non lontano dal confine con l'Italia.

I Verdi, al governo, chiedono con forza la chiusura urgente della centrale, definita "ancestrale e pericolosa" e non nuova ad incidenti, anche se di livello 1 come quello verificatosi ieri.

La Criirad (Commissione di ricerca e informazione indipendente sulla radioattività) ha denunciato da parte sua "un grave malfunzionamento", mentre l'associazione "Uscire dal nucleare" ha condannato "l'opacità" del gestore Edf.

"Il governo deve mantenere la promessa di chiudere le centrali più pericolose, e Tricastin è una di queste", ha detto Bruno Bernard, segretario regionale di Europe Ecologie Les Verts, partito ecologista alleato di governo dei socialisti. Per Guillaume Vermorel, uno dei portavoce del partito, i 4 reattori del Tricastin devono essere spenti "urgentemente", così come i 4 del Bugey (centro) e del Blayais (Gironda, sud-ovest), i 6 di Gravelines (nord) e i 2 di Fessenheim (est): "Queste centrali hanno superato la durata di vita per cui erano previste - ha detto - sono vicine a grosse agglomerazioni, comportano un rischio sismico o di inondazione ed hanno avuto incidenti a ripetizione".

I Verdi ricordano che solo quest'anno al Tricastin si sono verificati 5 incidenti di livello 1 oltre a "fessure" sull'involucro del reattore 1.

Edf ha fatto sapere ieri sera che l'aumento rilevato di trizio nella falda sotterranea era confinato all'"area geotermica" della centrale, con parete in cemento di 60 cm di spessore che impedisce all'acqua sotterranea di contaminare le nappe freatiche, ed assicura che la fuga non ha avuto "alcun impatto sull'ambiente".

Fonte 

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