Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
Fotografata dalla stazione spaziale internazionale una enorme nave spaziale a forma di sigaro. Gli astronauti in orbita sulla ISS, ne vedono così tante che oramai non ci fanno neanche più caso. Gli scettici invece, non sapendo cosa dire, si rifugiano in una spiegazione che è più inverosimile del fenomeno stesso, secondo loro si tratterebbe di spazzatura spaziale, probabilmente quella che hanno nella loro testa fuoriuscita da qualche buco del cranio. Ma del resto che cosa ci si può aspettare da certe persone quando nel 2018 esistono ancora associazioni che vanno in giro per il mondo a fare conferenze per convincere la gente a credere che la Terra è piatta?
Un investigador anónimo de ovnis envió
algunas imágenes muy interesantes de un objeto desconocido, al cazador
anómalo de You Tuber and MrMBB333. Las fotografías enviadas por la mujer
parecen mostrar una cápsula de algún tipo flotando en el cielo. Debajo
de esta cápsula se ve una cadena montañosa de algún tipo. La ubicación
exacta no se conoce como el apellido de la mujer, pero dice que su
nombre es Caridad. Charity ha capturado esta foto de la transmisión en
vivo de la Estación Espacial Internacional, pero al principio no se dio
cuenta de lo que parece ser una entidad extraterrestre en lo que parece
ser una puerta de algún tipo. Tal vez esta entidad alienígena estaba en
algún tipo de misión exploratoria, dice Charity. Es realmente raro y no
se parece en nada a esto antes.
La gente no ha tardado en especular
sobre lo que puede ser, algunos de los comentarios son: “Debe ser uno de
los Anunnaki” – “Algo de naturaleza demoníaca”. Algunos investigadores
de ovnis se han preguntado qué podría ser ese misterioso objeto que
flota en la atmósfera terrestre. Algunos dicen que este avión no es más
que una cápsula espacial terrestre de algún tipo que aún no conocemos.
Aunque parezca extraño, deberíamos confirmar la posición, ya que también
podría ser una cápsula espacial terrestre que no tenía nada que ver con
extraterrestres. Por ahora no hay más información, solo que la imagen
fue capturada hace 1 año. Que piensas
Lo sciame meteorico delle Orionidi raggiungerà
il suo picco nella notte tra il 21 e il 22 ottobre: ecco come e dove
osservare uno degli sciami meteorici più veloci
Lo sciame meteorico delle Orionidi raggiungerà il suo picco nella notte tra il 21 e il 22 ottobre, ma la luna permetterà solo osservazioni mediocri per questo spettacolo del cielo notturno, con circa 15-20 meteore all’ora.
Le meteore che sfrecceranno nel cielo sono alcune delle più veloci tra
gli sciami meteorici, poiché la Terra sta colpendo un flusso di
particelle quasi frontalmente.
Queste particelle provengono dalla cometa 1P/Halley.
Questa famosa cometa passa vicino alla Terra ogni 75-76 anni e mentre
segue la sua traiettoria intorno al sole, lascia dietro di sé una scia
di frammenti. In alcuni periodi dell’anno, l’orbita della Terra intorno
al sole incrocia questi detriti. “Potete vedere frammenti della cometa di Halley durante gli sciami meteorici delle Eta Aquaridi (a maggio, ndr) e delle Orionidi” ad ottobre e novembre, spiega Bill Cooke, esperto di meteore della NASA.
Le Orionidi devono il loro nome alla direzione dalla quale sembrano irradiarsi, che è vicina alla costellazione di Orione. Ad ottobre, Orione è visibile al meglio intorno alle 2 del mattino tra il 21 e il 22 ottobre. Se doveste perdervi il picco, lo spettacolo è visibile tra 15 e 29 ottobre. A volte la pioggia di meteore raggiunge il massimo di 80 meteore all’ora,
altre volte si ferma a 20-30. Cooke ha previsto che nel 2018, il picco
sarà all’estremità minore di questa scala, replicando i picchi del 2017 e
di anni precedenti.
Come osservare lo spettacolo delle meteore
Le
meteore delle Orionidi sono visibili da qualunque punto sulla Terra. Se
riuscite a trovare la forma di Orione, il punto di origine dello sciame
meteorico sarà vicino alla spada di Orione, leggermente a nord della
stella Betelgeuse. Ma non guardate dritto in questo punto perché le
meteore vicine al punto di origine “hanno code corte e sono più difficili da vedere”,
spiega Cooke. Come per molti altri eventi di osservazione del cielo
notturno, l’inquinamento luminoso può ostacolare le osservazioni dello
sciame meteorico delle Orionidi, anche se quest’anno anche la luna
disturberà lo spettacolo. Se possibile, allontanatevi dalle luci della
città. Raggiungete il posto che avete scelto intorno all’1:30
di notte per permettere ai vostri occhi di abituarsi all’oscurità per
circa 20 minuti. Copritevi bene contro il freddo, sdraiatevi e
utilizzate solo i vostri occhi per osservare il cielo.
Binocoli e telescopi non miglioreranno le osservazioni poiché sono
progettati per osservare oggetti più stazionari nel cielo.
Alcune meteore appariranno molto veloci e luminose, sfrecciando fino a 238.000 km/h,
solo 6 km/h più lente delle Leonidi, lo sciame più veloce dell’anno,
afferma Cooke. È facile pensare che le meteore più luminose
rappresentino frammenti che raggiungeranno il suolo, ma Cooke spiega che
non è il caso delle Orionidi. Questi minuscoli frammenti di cometa, che
possono essere piccoli come granelli di sabbia, sono chiamati meteoroidi. Quando entrano nell’atmosfera terrestre, diventano meteore.
L’attrito dell’aria fa riscaldare le meteore, creando una coda di fuoco
luminosa, comunemente conosciuta come stella cadente. La maggior parte
delle meteore si disintegra prima di raggiungere il suolo. Le poche che
riescono a colpire la superficie terrestre ricevono il nome di meteoriti.
Origini della cometa di Halley
Gli astronomi hanno scoperto la cometa di Halley nel 240 a.C., ma nessuno aveva compreso che la stessa cometa stava comparendo molteplici volte. Nel 1705,
l’allora professore e astronomo dell’Università di Oxford, Edmund
Halley, pubblicò “Synopsis Astronomia Cometicae”, che mostrava le prime
prove della ricomparsa della cometa. Studiando le registrazioni storiche
di una cometa apparsa nel 1456, 1532, 1607 e 1682, Halley calcolò che
si trattava della stessa cometa e previde che sarebbe riapparsa nel
1758. Halley morì prima del ritorno della cometa, che però comparve nei
tempi da lui previsti, motivo per il quale fu rinominata in suo onore.
Le segnalazioni sulle Orionidi, tuttavia, non sono apparse prima del 1839
quando un americano del Connecticut avvistò lo sciame. La maggior parte
delle osservazioni è stata registrata tra il 1861 e il 1865. Il
prossimo passaggio ravvicinato della cometa di Halley al sole è previsto
intorno al mese di luglio del 2061.
Gli scienziati della NASA più scoprono più muoiono: 74 uccisi in due anni
Come per esempio l’agente della NASA Alberto Behar, che ha perso la vita in un incidente aereo nel 2015 a Los Angeles.
Il signor Behar era uno scienziato di primo piano che aveva trovato le prove della presenza di acqua su Marte.
Nasa: gli scienziati che hanno perso la vita in circostanze misteriose
La cosa strana è che negli ultimi due anni ci sono stati 74
scienziati della NASA che hanno perso la vita, morti per caso o per
suicidio. Questo numero ha suscitato molte domande tra il pubblico.
Ciò che avevano in comune era che tutti loro erano ingegneri o
esperti medici eccezionali e tutti hanno perso la vita in condizioni
discutibili. Tanto per citare alcuni dei 74 scienziati della NASA che
hanno perso la vita: Melissa Ketunuti era una dottoressa specializzata in cancro che è stata trovata bruciata viva a casa sua.
Così come Glenn Thomas e Joep Lange che erano su volo MH17 che venne
abbattuto da un missile terra-aria mentre sorvolava la zona orientale
dell’Ucraina nel 2014.
Thomas e Lange erano in procinto di tenere un discorso su Ebola e AIDS, ma sono stati uccisi prima di poter fare il loro arrivo.
Tra tutti gli scienziati trovati morti, la più controversa è stata la
tragica perdita della vita dell’ingegnere elettrico Shane Truman Todd
nel 2012. Il suo corpo è stato lasciato in un obitorio a Singapore.
A quel tempo, Truman stava sviluppando una macchina unica per la Cina che si diceva fosse un’arma per la difesa.
La sua famiglia ha riferito che Shane era preoccupato per la sua vita
poiché ciò che stava facendo metteva a repentaglio la sicurezza degli
Stati Uniti.
L’ultimo giorno di lavoro in Cina è morto. La sua famiglia ha
richiesto risposte e ha anche sollevato una campagna per scoprire la
verità.
Tuttavia, anche se i funzionari cinesi hanno promesso di scoprire se
si è trattato di un omicidio o di un suicidio, non hanno mai dato una
risposta adeguata.
Questa è solo una piccola parte dell’intero puzzle di 74 scienziati
della NASA che purtroppo sono morti. L’elenco completo è disponibile qui.
Complotto o verità?
Erano tutte persone che stavano scoprendo e conducendo esperimenti “di rilievo”.
Non rimane altro che chiedersi: la loro perdita era solo dovuta ad un tragico destino?
Oppure ha a che fare con qualcosa di cui erano a conoscenza, e quindi le loro bocche dovevano essere chiuse?
I teorici della cospirazione sospettano che queste persone sapevano
qualcosa di sensibile che il governo USA non voleva fosse rivelato.
Di seguito mostriamo un video che getta ulteriori ombre e dubbi sulla morte dei 74 scienziati. Buona visione.
Cari lettori de I TEMPI SONO MATURI, vi segnalo che il libro "IL GIORNO DOPO ROSWELL" è ora disponibile gratuitamente in pdf. E' sufficiente cercare su Google queste parole chiave: IL GIORNO DOPO ROSWELL pdf. e potrete leggere anche voi il mitico memoriale del Col. Corso. Una pietra miliare dell'ufologia mondiale. Non dormiteci sopra, correte a scaricarlo subito e leggetelo tutto di un fiato, dopo vedrete il mondo sotto una nuova luce.
An aerospace engineer at UC-Irvine tests an aircraft model that was
built using measurements from ancient Hindu texts. Ancient astronaut
theorists suggest the texts also contain information on how to build
advanced spacecrafts in this clip from Season 12, Episode 11, "Voices of
the Gods".
DESCRIPTION: While out sky-watching this morning at 1:20 AM we captured
an object breaking up in the atmosphere over Los Angeles. It eventually
disappeared somewhere over Sacramento.
In questo articolo parleremo di Gary mc’ Kinnon, un hacker britannico noto per aver rivelato i segreti ufo della NASA.
Il suo talento lo
portò ad infiltrarsi audacemente nei sistemi informatici delle forze
armate degli Stati Uniti, del Pentagono e della NASA.
Il suo obiettivo era
cercare prove delle coperture che queste organizzazioni avevano messo in
atto sulle energie libere, ma quello che trovò fu molto molto più
grande dell’ immaginabile.
In circa un anno prese
d’assalto le reti della NASA e dell’ elites mondiali. La sua ansia nel
portare alla luce la verità lo portò ad essere un po’ trascurato in
tutti gli aspetti della sua vita. Quello che fu scoperto lo portò ad
affrontare un processo alla fine del quale gli aspettavano 70 anni di
carcere e il pagamento di 2 milioni di dollari per danni nei confronti
degli Stati Uniti.
Fu chiesta la sua
estradizione per essere giudicato, ma il Regno Unito la negò, sostenendo
che non c’erano prove sufficienti per sottoporlo ad un giudizio.
E così l’autore del
più grande attacco cibernetico della storia organizzato contro gli Stati
Uniti, ottenne la libertà. Dopo un decennio di lotte e la libertà
assoluta, non si lasciò intimidire e portò alla luce tutto sugli archivi
segreti.
La prima cosa che disse è che la NASA riceve una gran quantità di foto di extraterrestri e UFO tutti i giorni.
Queste immagini sono
classificate e ordinate come se si conoscesse il tipo di specie
extraterrestre a cui appartengono. Prendono in considerazione caratteristiche come la dimensione, colore e aspetto dell’astronave.
Ha anche assicurato
che la NASA, il Pentagono e le forze armate degli Stati Uniti hanno già
dei dispositivi antigravitazionali. Questi dispositivi sono stati creati
a partire da navi extraterrestri che si sono schiantate sulla terra.
Nello stesso modo hanno in loro possesso le chiavi per l’uso di energia
libera. In particolare mantengono il segreto su queste informazioni, dal
momento che significherebbe un colpo mortale al monopolio dell’
industria petrolifera. Come se questo non bastasse, ha rivelato qualcosa
di più allarmante: si tratta del contenuto di un archivio chiamato il
Libro Nexus.
Nel documento figurano
i nomi di 20 agenti ufficiali non umani, ripeto 20 agenti ufficiali non
umani. Questi servirebbero nelle forze armate degli Stati Uniti.
La cosa più
deplorevole di questo caso è che le prove che dimostrano la veridicità
di questi fatti, sono state confiscate e distrutte in gran parte dalla
polizia.
I dati forniti da Gary
mc’ Kinnon coincidono con altri che hanno presentato prove riguardanti i
segreti UFO della NASA e della vita extraterrestre.
Non c’è dubbio che McKinnon non è un hacker qualsiasi, il suo contributo continua ad
aprire una porta che non avrà altra fine che far venire fuori la verità.
What you are seeing right now is the videolog of the secret mission to
Mars. Back in 1973, NASA launched a secret manned mission to Mars under
the codename Redsun. You can see that this note is floating in a zero g
gravity environment and it states that this footage was recorded on ISV
Columbus, the name of the spacecraft. In 1973, we already send many
unmanned probes to Mars to photograph the surface of Mars and recently
footage was leaked of this secret manned mission to Mars. According to
the documents, 3 astronauts: Neil Armstrong, Buzz Aldrin and a Russian
astronaut with name of Vladimir Ilyushin were send to Mars for a secret
mission. All of the footage you are currently seeing was recorded on a
8mm film as was the standard procedure at the time. We can see our earth
from deep space as the crew is on it’s way to Mars. On day 10 of their
mission, they captured this amazing footage of planet earth and our
moon.
In this scene it looks like the moon is very close by to earth, but in
reality the moon is far away at the back of our planet. As stated
earlier this footage was leaked from a NASA training video and it was
used for preparing astronauts for the isolation they can experience
during long missions on the international space station.
In this scene we see that moon has progressed it’s orbit around the
earth and we get a feel of how far the moon actually is from
earth.
In
1973 NASA already send unmanned probes to photograph the surface of Mars
and this might be the reason why this mission was carried out in
secret. It’s very possible that NASA captured something on film they did
not expect. Maybe something of extraterrestrial nature.
The mission’s objective was not to land on Mars but to do a flyby, orbit
Mars and head back to earth.
During the videolog we get updates on the number of days these
astronauts were inside ISV Columbus. This mission was very similar to a
mission to the moon, only the duration was much longer.
The footage shows updates on the number of days the crew spend in the
spacecraft until day 158 when we suddenly get a glimpse of the planet
Mars. As far as we know, this was the first man recorded footage of the
red planet.
We can only guess how this crew managed to get this far, but as we can
see they have a long way to go. These astronauts made from 100% pure
bravery to attempt this mission.
It’s rumored that NASA already spotted several extraterrestrial location
on Mars and they even captured an alien transmission on one of the
unmanned probes. That’s probably the reason why they send a manned
mission to Mars to verify this information.
The footage you are currently witnessing is probably the first manmade
video of the planet Mars. From time to time you’ll notice that a part of
the spacecrafts window shows up in the footage, which only adds to it’s
authenticity.
Project Redsun has never been confirmed by NASA, nor by it’s
crewmembers, but there have been rumors going around for years that NASA
already carried out a manned mission to Mars.
As the astronauts approach the planet, you can clearly distinguish the
different areas of the planet and the typical red soil. The sporadic
zoomin and out is typical for operating a 8mm camera for that time. The
amount of details the crew managed to captured with this 8 mm camera is
amazing.
It must have been a very exiting time for the crew to finally have a
good view of the planet and it’s easy to understand why. By the looks of
it, this view is really out of this world.
CGI Snake van Chris Zabriskie is gelicentieerd onder een Creative
Commons Attribution-licentie (https://creativecommons.org/licenses/...)
Bron: http://chriszabriskie.com/divider/
Artiest: http://chriszabriskie.com/
Date of sighting: October 2018 Location of sighting: Sterling City, Texas, USA Now I passed this by for a second,
dismissing it as a fake...but then decided to take a second look
and carefully look at the photos. I took the screenshot and added light,
which revealed the ground and the trees nearby. I then realised its
100% legit...and that was exciting. Its not often a UFO of this size and
focus is captured.
The UFO was captured by a UFO researcher channel called Sterling City UFOs...in Texas. Click that name to subscribe to their channel or miss out. I put the screenshots into a gif so you
can see me adding light and see the full picture. The first photo in the
gif is the original, unaltered. Wow, this reminds me of the legendary
Billy Meier UFO photos, which also had UFOs of this detail near trees.
So awesome. This made my week. Scott C. Waring
Eyewitness states: I awoke at 130 am to shut the window,
and this large UFO was sitting close to the trees about 60 meters away. I
grabbed my camera put it on a stand and was able to get 2 raw photos
with a 2 second exposure. it lit the object up. fantastic clear shot.
Il modello statistico fornisce un nuovo
approccio per aiutare gli scienziati a capire se segnali dall’origine
sconosciuta possano essere attribuiti alla presenza di civiltà aliene
intelligenti. Lo studio su Pnas.
.
E.T. telefono casa: arriva un modello matematico complesso che aiuta gli scienziati a capire se nella nostra galassia ci sono gli alieni. Questo modello statistico, basato su un noto teorema matematico, stima la probabilità della presenza di civiltà aliene intelligentiall’interno di varie distanze dalla Terra e aiuta a interpretare l’origine di eventuali segnali nella Via Lattea.
Realizzato da un gruppo dell’École Polytechinique Fédérale di Losanna,
guidato da Claudio Grimaldi, insieme alla University of California, il
nuovo approccio è stato appena descritto sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
All’inizio il gruppo di Grimaldi è partito da ricerche in ambito fisico molto differenti, stimando la probabilità che particolari materiali, i nanotubi di carbonio,
strutture cilindriche di atomi di carbonio che si sviluppano nelle
dimensioni di nanometri (milionesimi di millimetro), scambino fra loro
elettroni. Partendo da questo elemento, Grimaldi si è chiesto se un
simile processo possa avvenire anche su scala molto più vasta.
Se
i nanotubi fossero stelle e gli elettroni segnali scambiati da vita
aliena, si potrebbe ugualmente calcolare la probabilità che questi
segnali vengano inviati? In altri termini, nello spazio interstellare si può calcolare la probabilità che avvenga una comunicazione fraciviltà extraterrestri?
Da queste domande sono partiti gli autori per realizzare il novo modello statistico, basato sul teorema di Bayes. In base ai risultati, se viene rilevato anche un solo segnale entro un raggio di mille anni luce dalla Terra, spiegano gli autori, questo significa che la probabilità che vi sia vita extraterrestre avanzata è quasi pari al 100%. Insomma, possiamo stare quasi certi che la nostra galassia sia piena di alieni.
Ma
anche se non ci fosse alcun segnale entro i 1000 anni luce, la
probabilità di vita aliena più lontana ma sempre all’interno della
nostra galassia rimane comunque pari al 10%, anche se per i
radiotelescopi un tale segnale diventa difficile da individuare. Mentre
una cosa è certa: se oltre i 40mila anni luce dalla Terra non c’è alcun
segnale, ciò significa che non c’è alcuna civiltà intelligente nella nostra galassia.
Questi dati aiutano gli scienziati che rilevano segnali dallo spazio
con i radiotelescopi a capire se potrebbero provenire da civiltà
intelligenti aliene.
Ma il tema vita aliena non è nuovo: si studia questa possibilità da
circa 60 anni. Con questo scopo, ad esempio, è stato lanciato il
progetto Seti (Search for Extra-Terrestrial Intelligence
– Ricerca di intelligenza extraterrestre), che coinvolge principalmente
gli Stati Uniti. Questo programma – dentro cui si inserisce il nuovo
modello – è basato sull’idea che civiltà extraterrestri avanzate su un altro pianeta sarebbero in grado di inviare nello spazio segnali elettromagnetici
della loro presenza e che gli scienziati sulla Terra riuscirebbero a
scoprire questi segnali tramite radiotelescopi molto potenti
Ci fu
anche un precedente, il segnale Wow! nel 1977, la cui origine è stata attribuita alle comete (anche se è ancora discussa). Inoltre, non ci furono ripetizioni del fenomeno, che dunque non poté essere attribuito a vita aliena.
Oggi gli scienziati hanno ripreso la ricerca con nuovo interesse
verso i numerosi esopianeti che orbitano intorno a miliardi di soli
nella nostra galassia. Anche gli strumenti sono più potenti rispetto a
quelli di 40 anni fa. I ricercatori hanno costruito un radiotelescopio,
in Sudafrica e Australia, un progetto costituito da uno strumento che
complessivamente occupa uno spazio di un chilometro quadro, chiamato
appunto Square Kilometre Array. Mentre il Breakthrough Listen,
un ampio progetto annunciato dall’imprenditore russo Yuri Milner,
potrebbe coprire un cielo 10 volte più vasto e rilevare una banda più
fitta di frequenze.
Insomma, se finora gli scienziati erano in grado di scovare segnali
solo fino a 40 anni luce da noi, oggi con questi nuovi super telescopi
si potrebbe arrivare a distanze maggiori (500-1.000 anni luce). E
trovare nuovi indizi di vita degli alieni.
Commento di Oliviero Mannucci: Basterebbe semplicemente che i cosidetti "scienziati" studiassero in maniera approfondita, come fece l'astrofisico Allen Hynek, la casistica ufologica, per capire che gli alieni sono in mezzo a noi da decenni. Altro che parabole, quelle lasciamole a Gesù Cristo.
ROMA – Ufo in Cina: misterioso
velivolo avvistato nei cieli di Pechino. Come riferisce il britannico
Daily Mail, alcuni testimoni hanno condiviso sul sito di microblogging
cinese Weibo foto e video di un oggetto non
identificato, apparso la notte del 12 ottobre 2018. Il presunto Ufo
sarebbe stato avvistato anche nelle regioni di Shanxi enella Mongolia
Interna.
Sebbene molti utenti abbiano palesato grande entusiasmo per
l’eventuale arrivo di creature extraterrestri, un esperto di Ufo ha
affermato che il filmato sembra mostrare solo la scia di un motore a razzo.
Insomma, come accade nella maggior parte degli avvistamenti, di
scientifico c’è ben poco. Ma tanto basta ad accendere gli animi dei
cacciatori di alieni.
Il velivolo luminoso è stato descritto su Weibo come bianco e luminoso, con una “coda massiccia” e una “luce artificiale“,
che si muoveva lentamente attraverso il cielo. “Gli alieni stanno
arrivando!” ha detto un utente sulla piattaforma. “L’Ufo lascia la Cina
dopo aver celebrato le sue feste nazionali?” ha chiesto un altro,
riferendosi alla settimana di pausa per la festa nazionale (1-7
ottobre). Un redattore di riviste militari e blogger di nome
Weaponmagazine-Xiaoning ha detto che il filmato potrebbe essere relativo
a dei test militari cinesi su un velivolo ipersonico top secret. Ma
nessuna conferma è arrivata dai funzionari cinesi.
Anche in Italia continuano le segnalazioni di possibili avvistamenti di Ufo. L’ultimo a Catania, dove sono stati ripresi due oggetti volanti sopra la stazione centrale. Lo scorso settembre è stato il turno di Savona. Un testimone ha detto di aver visto5
oggetti luminosi nei cieli della città ligure, sebbene non sia riuscito
a fotografare l’Ufo flottillas. Un ulteriore testimone dice di aver
visto una sfera luminosa muoversi in cielo intorno alle 8 di sera mentre
si trovava sul suo terrazzo.
Era il mese di novembre, i
militari solcavano quel pezzo di Adriatico per rispondere alle
segnalazioni di avvistamenti Ufo che si protrassero da ottobre a dicembre.
«Qui Bellomo: abbiamo notato una specie di segnale di color rosso chiaro
che si alza dal mare e va verso l’alto. Ci dirigiamo sul posto».
Sono
passati 40 anni esatti da quando questa comunicazione, trasmessa dal
comandante della motovedetta CP2018, Vitale Bellomo, alla Capitaneria di
porto di Pescara, venne captata via radio.
Nella notte fra il 14 e il 15 ottobre del 1978 i
pescatori pescaresi assistettero terrorizzati a colonne d’acqua che si
sollevarono per decine di metri, a fasci di luci che dal cielo si
riflettevano in mare, a nebbia fitta, a bussole impazzite e cambi di
rotta improvvisi.
E nel tratto di mare davanti a San Benedetto del Tronto, sempre in
quella notte maledetta, la morte inspiegabile dei due fratelli Vittorio e
Gianfranco De Fulgentiis, che andarono a picco col loro peschereccio.
Uno dei due fu ripescato con lo sguardo terrorizzato e niente acqua nei
polmoni: non era morto per annegamento.
Il triangolo dell'Adriatico
L’invasione degli Ufo, così
all’epoca venne definita, nel Triangolo dell’Adriatico, come venne
ribattezzato il tratto che dalle Marche, passando per il Gran Sasso, si
chiudeva in Abruzzo, aveva avuto inizio. Già quel nome, che ricordava il
più famoso triangolo delle Bermude, dove sparivano inspiegabilmente
navi e aerei, evocava atmosfere misteriose e inquietanti.
Fatti reali o frutto della fantasia e della psicosi collettiva? Le
ipotesi avanzate per dare una spiegazione a quello che succedeva, furono
tante: dalla presenza di basi Ufo sotto l’Adriatico o dentro il Gran
Sasso, alla più probabile fuoriuscita di metano dai fondali che al
contatto con l’atmosfera provocava esplosioni; dalle esercitazioni
militari e dagli scontri segretissimi fra russi e americani, alla
presenza di sottomarini nemici in costante perlustrazione. Che dire?
L’Italia, in quello stesso 1978, attraversava uno dei periodi più densi
di avvenimenti e contraddizioni. Il caso Moro, assassinii eccellenti,
conquiste civili come l’aborto e la legge anti-manicomi di Basaglia, i
referendum, le dimissioni di Leone e l’ascesa di Pertini, la morte di
due papi e l’inizio del pontificato di Wojtyla. Furono dodici mesi che
tennero l’Italia in bilico fra vecchio e nuovo, terra di confine dove
convivevano terrorismo e riflusso; anni che annunciavano forti
cambiamenti destinati a segnare per sempre ciò che sarebbe avvenuto.
.
Eppure, quel Triangolo dell’Adriatico, in quegli stessi dodici mesi così
determinanti per il resto della nazione, viveva uno dei momenti di
maggiore risonanza mediatica della sua storia passata e futura per
quegli incontri ravvicinati del terzo tipo. Forse perché, figlio di quel
tempo e di quei giorni, restando sul piano dell’intrattenimento, fu
anche la sit-com Mork&Mindy, “Nanonano”, (il primo episodio venne
trasmesso in Tn il 14 settembre) con l’esordiente Robin Williams nei
panni di un giovane alieno sceso sulla Terra per imparare le abitudini
degli umani. Lì dentro c’era, probabilmente, un po’ del clima che si
respirava in quegli anni in Italia e anche in Abruzzo: dalla malinconia
un po’ strampalata, alla paura del diverso; dalla volontà fiduciosa di
superare le differenze, alla ricerca di altri mondi fino al rifugio in
un futuro spesso incomprensibile. Non a caso il 1978 è stato l’anno che
ha registrato il maggior numero di avvistamenti Ufo, 69 in particolare,
la maggior parte dei quali proprio lungo la costa adriatica.