Da anni i teorici delle cospirazioni governative ritengono che la Nasa sia a conoscenza della vita extraterrestre e la nasconda per ordini superiori. Negli Usa queste teorie superano le convinzioni personali e sono diventate per alcuni delle verità. Per anni si è pensato che nella famigerata Area 51 ci fossero strumenti, navicelle e corpi alieni sui quali scienziati compiono degli esperimenti. La fantasia è stata lasciata a briglie sciolte dal Governo americano e su tali teorie è stata creata una letteratura ed un filone cinematografico.
L’indiscrezione sul veto alla Nasa
Intervistato dal ‘Daily Star’ Stephen Bassett, presidente del Paradigm Research Group (gruppo creato per dimostrare l’esistenza di un embargo sulla verità dell’esistenza extra terrestre), ha spiegato che la Nasa ha delle prove incontrovertibili dell’esistenza aliena nello spazio e lo si saprebbe addirittura dal 1958, anno di fondazione dell’Agenzia spaziale americana. Per quale motivo allora celarlo al resto del mondo? Ma soprattutto perché russi, europei e cinesi, manterrebbero il segreto?Per Bassett la ragione è semplice: “Se spengono le telecamere ogni qualvolta un oggetto volante viene inquadrato non è perché sono dei cattivi ragazzi. Stanno semplicemente obbedendo alla legge, che è il National Security Act, e dunque non fanno nulla che possa danneggiare o mettere a conoscenza dell’embargo della verità, poiché secondo il suddetto deve rimanere tale”.
Fabio S.
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: La notizia è oramai risaputa, lo ha confermato anche il senatore degli USA Mike Gravel nel 2013 durante l'UFO Citizens Hearing tenutosi a Washington. Il governo USA non vuole che la gente sappia come stanno le cose. Poi chi vuole continuare a fare come gli struzzi tenendo la testa sotto la sabbia, faccia pure, ma la realtà è un altra. Andatevi a vedere i video da me pubblicati qualche giorno fa su questo blog, dove il senatore Mike Gravel afferma che non solo gli extraterrestri sono tenuti nascosti al pubblico dagli USA, ma a domanda se esiste o meno una flotta spaziale intestellare chiamata in codice Solar Warden, formata da navi spaziali USA e di altre potenze mondiali come Cina e Russia risponde SI, non tradendo alcun minim esitazione.
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