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Wednesday, November 27, 2019

Strano oggetto che si muove nello spazio. Il video di Samantha Cristoforetti preso di mira dai complottisti

Uno strano oggetto che sfreccia nello spazio e ad un certo punto cambia direzione

 

E’ quanto si intravede durante un video girato da Samantha Cristoforetti, l’astronauta italiana della Stazione Spaziale Internazionale. Nel filmato, la Cristoforetti stava parlando con gli spettatori sulla Terra quando ad un certo punto è stata individuata la misteriosa forma. Il video mostra Samantha che apre una finestra che copre l’ISS. Pochi secondi dopo compare un piccolo oggetto bianco, che vira velocemente verso sinistra. Come riportato dal Daily Star Online, lo strano avvenimento è stato girato per la prima volta nel 2015, ma l’oggetto ha attirato solo di recente l’attenzione dei “complottisti” dopo essere stato messo in evidenza in un video pubblicato su YouTube lo scorso 21 novembre e intitolato: “UAP / UFO cambia velocità e direzione”.


Tra i commenti anche molti scettici: “Ma quale UFO…”

Il filmato ha già superato le 8.000 visualizzazioni.
Nella sezione commenti, i vari utenti intervenuti si dicono piuttosto perplessi dall’oggetto, con molti di loro incapaci di offrire delle spiegazioni. “È sotto un controllo intelligente. Non è un satellite”, sentenzia un commentatore. “E’ chiaramente qualcosa di paranormale“, afferma un altro utente.
I commenti “pro-UFO” sono la maggioranza, ma ci sono anche tanti utenti che si mostrano scettici. “E’ ovviamente un pallone meteorologico che ha un piccolo foro che gli fa cambiare velocità”, si legge in un commento.

roberto.naccarella

Fonte 

Commento di Oliviero Mannucci: Cari amici lettori, la notizia è vecchia, ma visto che qualcuno ha voluto riesumarla la pubblico volentieri perchè mi da lo spunto per fare una commento alla cosa. Non sono ne a favore ne  a sfavore di chi sostiene la natura extraterrestre dell'oggetto avvistato. L'ufologia non deve essere complottismo, ma ricordiamoci il complottismo è anche escludere a priori una ipotesi che non rientri nel limitato modo di pensare da parte di qualcuno. Il fatto è che mentre la nostra Samantha stava parlando, viene ripreso un oggetto che apparentemente sembra cambiare direzione, è una nave extraterrestre, non lo è. Non possiamo saperlo. E' un UFO? Si, certamente, perchè UFO è un acronimo inglese, che tradotto in italiano significa Oggetto Volante non Identificato. Nessuno si può quindi arrogare il diritto di dire che questo non sia un UFO. Poi se leggiamo l'articolo successivo, vediamo che ci sono dei scienziati che sostengono che nel nostro sistema solare vi siano delle sonde aliene. E allora perchè escludere a priori questa ipotesi? Non se ne capisce il motivo, visto che poi molti astronauti nello spazio hanno avvistato direttamente oggetti di questo tipo, e sono convinti di aver avvistato astronavi aliene, e ricordate che gli astronauti non sono certo persone comuni, sono addestrati a tal riguardo, molti di loro sono anche ex piloti militari, e se sviluppano certe convinzioni non è perchè sono complottisti, ma perché sanno quello che dicono. 


FLOTTIGLIE DI SONDE ROBOTICHE ALIENE STANNO GIÀ OSSERVANDO IL NOSTRO SISTEMA SOLARE!

“Manufatti extraterrestri potrebbero già essere nel nostro Sistema Solare a nostra insaputa, semplicemente perchè non abbiamo ancora cercato abbastanza”, scrive Jacob Haqq del Rock Ethics Institute in un documento dell’ormai lontano 2011. La domanda è, se sono qui, perchè non le abbiamo ancora viste?

  Flotte di sonde robotiche spaziali provenienti da civiltà aliene potrebbero già essere arrivate nel nostro Sistema Solare!
Detta così, sembra la trama di un romanzo fantascientifico o l’affermazione di un ‘fuffaro’ appassionato di Ufo.
Si tratta, invece, dell’ipotesi avanzata da un autorevole studio pubblicato sull’International Journal of Astrobiology da Duncan Forgan e Arwen Nichols, due matematici dell’Università di Edimburgo. Secondo i due ricercatori, in un remoto passato, civiltà aliene potrebbero aver lanciato sonde robotiche nello spazio, allo stesso modo in cui gli umani hanno spedito la Voyager dalla Terra.
Attenzione però, si tratterebbe di manufatti altamente tecnologici, capaci di occultare la loro presenza e di autoreplicarsi, cioè in grado di produrre nuove versioni di se stesse utilizzando gas e polveri interstellari incontrate durante la navigazione cosmica.
“Possiamo concludere che una flotta di sonde autoreplicanti può esplorare l’intera galassia in un tempo sufficientemente breve, in periodo di tempo inferiore all’età della Terra”, spiegano i ricercatori.
Le sonde, infatti, per esplorare tutta la nostra galassia in 10 milioni di anni, avrebbero bisogno di viaggiare al 10% della velocità della luce. Per ottenere tali velocità, le navicelle robotiche potrebbero usare l’effetto fionda garantito dalla gravità delle stelle.
“Sonde interstellari possono effettuare manovre ‘fionda’ intorno alle stelle che visitano, ottenendo la spinta necessaria per continuare l’esplorazione”, scrivono i ricercatori. D’altra parte, le nostre stesse sonde Voyager hanno usato una tecnica simile, utilizzando i grandi pianeti del Sistema Solare, ma la gravità di una stella garantirebbe una spinta molto più grande.
La domanda è, se sono qui, perchè non le abbiamo ancora viste? I due ricercatori ipotizzano che le sonde possano essere state programmate in modo da non arrivare in grande numero, dato che “potrebbe essere interpretato come ostile, causando il panico”.Altri scienziati, convinti che le sonde potrebbero già essere qui, hanno fornito spiegazioni alternative. “Manufatti extraterrestri potrebbero già essere nel nostro Sistema Solare a nostra insaputa, semplicemente perchè non abbiamo ancora cercato abbastanza”, scrive Jacob Haqq del Rock Ethics Institute in un documento del 2011. “L’esplorazione del Sistema Solare è sufficientemente incompleta da non poter escludere la possibilità che artefatti non terrestri siano presenti e ci stiano osservando”.
Ducan Forgan, inoltre, cita l’esperto della Nasa Robert Freitas, che già nel 1983 aveva suggerito che eventuali sonde nel nostro Sistema Solare potrebbero essere state progettate per non essere rilevate, utilizzando tecnologie ben al di là di quelle a nostra disposizione.
“La sonda potrebbe mimetizzarsi impostandosi in una condizione non rilevabile dalla civiltà che viene esplorata”, spiega Forgan a Yahoo! Notizie. “E’ da escludere anche la possibilità che le sonde abbiano smesso di funzionare o si siano rotte. Chi ha progettato le sonde deve essere un ingegnere altamente qualificato, dotando le sonde della capacità di autoripararsi, a causa delle grandi distanze e i tempi necessari per compiere l’intera missione”.

LE SONDE DI VON NEUMANN
Solitamente, quando proiettiamo la nostra immaginazione nel futuro dell’esplorazione spaziale, ci viene in mente il classico metodo alla ‘Star Trek’, dove un capitano coraggioso e il suo equipaggio, a bordo di una nave stellare a curvatura, esplorano la galassia in cerca di nuovi mondi e nuove civiltà.
Tuttavia, il metodo più efficace per esplorare lo spazio potrebbe essere molto meno romantico: l’invio di sonde di Von Neumann in tutta la galassia. La ‘Macchina di Von Neumann’ è un costrutto artificiale che è teoricamente capace in modo autonomo di produrre migliaia copie di se stesso usando materiali grezzi presi dall’ambiente.
Eventuali sonde aliene progettate secondo il principio di Von Neumann, potrebbero tranquillamente riprodursi utilizzando le polveri interstellari, ma anche i depositi naturali di ferro, nichel, ecc… degli asteroidi incontrati durante la navigazione.
Se una sonda aliena di Von Neumann trovasse un pianeta con la vita nascente, o con una civiltà agli albori del suo sviluppo, potrebbe rimanere inerte per migliaia o milioni di anni, aspettandone in silenzio l’evoluzione. Un ipotesi del genere è stata proposta dal fisico Paul Davies, dell’Università di Adelaide, secondo il quale una sonda di Von Neumann potrebbe esistere attualmente sulla nostra Luna, arrivata in un passato remoto e in attesa di attivazione.
“Il fatto che non abbiamo ancora visto sonde di questo tipo non significa che la nostra galassia sia un luogo solitario”, avverte Forgan. “E’ difficile credere che civiltà capaci di tale tecnologia non siano esistite negli ultimi milioni di anni”.
Ma c’è un’altra cosa da considerare: il mese scorso, il Mufon, (Mutual UFO Network), ha ricevuto più di 600 segnalazioni di avvistamento UFO solo negli Stati Uniti. Anche se il 95% potrebbero essere dei falsi o degli errori, rimangono almeno 30 avvistamenti senza spiegazione.
Forse Fegan e Nicholson dovrebbero considerare che alcuni di questi oggetti non identificati potrebbero essere le sonde aliene che stanno cercando.


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