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Friday, March 11, 2011

Lo tsunami attraversa tutto il Pacifico

Il maremoto tocca l'Indonesia e le Filippine senza causare danni. Raggiunte anche le Hawai e le coste Usa

Obama: «Da noi nessun danno significativo»

Lo tsunami attraversa tutto il Pacifico

Il maremoto tocca l'Indonesia e le Filippine senza causare danni. Raggiunte anche le Hawai e le coste Usa

MILANO - Il terremoto di 8,9 gradi della scala Richter che ha colpito il Giappone ha provocato un allerta tsunami in tutto il Pacifico. Le prime nazioni a essere colpite dopo il Giappone sono state Filippine e Indonesia. Nelle Filippine la prima onda anomala di 60 centimetri è arrivata a San Vicente, nella provincia di Cagayan, mentre l'ultima, di appena 30 centimetri è stata registrata alle 20, ora locale, a Baler, secondo quanto precisato dal responsabile dell'istituto nazionale di vulcanologia e sismologia. In previsione dello tsunami erano stati evacuati circa 15 mila residenti dei villaggi costieri. In Indonesia - dove il maremoto del 26 dicembre 2004 provocò almeno 180 mila morti nella punta a nord-ovest di Sumatra - un allarme tsunami era stato emesso per le province di Irian Jaya, Papua, North Maluku e North Sulawesi. Ma sulle coste sono giunte onde di dieci centimetri che non hanno provocato alcun danno. Lo hanno annunciato le autorità locali.


SUDAMERICA E USA- Dopo aver superato le isole Hawaii senza provocare danni, le prime onde sono arrivate alle 17 (ora italiana) sulle coste dell'Oregon e della California, quasi dieci ore dopo la scossa al largo del Giappone. Il presidente Usa Barack Obama ha detto che negli Stati Uniti non c'è stato «nessun danno significativo». I n California i surfisti sono usciti in mare per cavalcare l'onda. La Cnn ha riferito che le prime onde hanno raggiunto le Hawaii alle 14,07 italiane, con onde alte tra i due e i tre metri. Le autorità dell'Oregon avevano consigliato l'evacuazione agli abitanti delle aree costiere e le scuole lungo la costa erano state chiuse. Anche il Canada ha diffuso avvisi sullo tsunami per alcune zone della Columbia Britannica. Alle amministrazioni locali è stato consigliato di evacuare porticcioli, spiagge e altre aree sotto il livello della marea. Sull'Isola di Pasqua le autorità hanno disposto il trasferimento degli abitanti in zone sopraelevate. A Mazatlan, in Messico, la strada costiera è stata chiusa, alcuni villaggi sono stati evacuati prima dell'arrivo di un'onda di mezzo metro. In Sudamerica l'arrivo dell'onda è previsto tra le 20 e le 22 (ora italiana). Dalle 23 l'onda dovrebbe raggiungere Cile, Perù, Ecuador, Colombia e Antartide. In Ecuador il presidente Correa ha disposto l'evacuazione a una «distanza prudente» dalle coste, almeno circa 10 chilometri dalla spiaggia o in alture con più di 50 metri.

Redazione online
11 marzo 2011

Fonte: http://www.corriere.it/

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