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Sunday, June 5, 2011

L’Escherichia Coli, batterio killer: nessun pericolo in Italia

Il batterio killer: l’Escherichia Coli.

Una nuova variante del batterio Escherichia Coli, anche detto E.coli, sta seminando il panico in Europa e nel mondo portando morte ma soprattutto tanta paura.

Quando si parla di virus letali è difficile non farsi prendere dal panico. Ma, allo stato attuale, l’Italia non è coinvolta nell’epidemia.

È di queste ore la notizia di un sospetto caso a Firenze, questo presunto contagio è stato smentito. Ad escludere che la causa del decesso possa essere ricondotta all’ Escherichia Coli è stata l’azienda ospedaliera-universitaria Cariggi di Firenze. L’autopsia non lascia dubbi non si tratta di contagio da Escherichia Coli.

Che cos’è l’ Escherichia Coli?

È un batterio, detto anche agente tossinfettivo, di origine alimentare. Si annida nell’intestino umano ed in certe forme, così dette mutazioni, è pericoloso o altamente pericoloso. Causa patologie intestinali che a seconda della pericolosità del batterio possono avere complicazioni e conseguenze più o meno gravi.

Il massimo serbatoio del batterio è il bestiame, la carne di manzo è stata sino ad oggi il veicolo preferenziale dell’ Escherichia Coli. A condurlo sono stati specialmente gli hamburger di manzo, complice la cottura delicata a temperature non violente che, quindi, non permeano la carne in profondità. Altri alimenta a rischio risultano essere il latte non pastorizzato, e le verdure – su queste ultime l’ Escherichia Coli potrebbe finire quando l’irrigazione avvenga con acqua contaminata da escrementi di animali.

Quali sono i fatti?

In Germania 1.500 persone risultano infettate da un nuovo e virulento ceppo dell’ Escherichia Coli e ad oggi sono deceduti 19 tedeschi.

Il focolaio epidemiologico si concentra in Germania ed il numero dei contagi al di fuori dei confini tedeschi supera di poco il centinaio.

Secondo i dai raccolti dall’ Oms tutti gli ammalati vivono nel nord della Germania o vi sono stati in corrispondenza del periodo di incubazione dell’infezione. Laddove il virus generato dall’Escherichia Coli, una volta avvenuta l’esposizione al batterio, incuba normalmente in 3\4 giorni (tempo comunque variabile da 2 a 10 giorni).

Al di fuori della Germania, 11 risultano essere i paesi interessati dall’epidemia: Austria, Repubblica Ceca , Danimarca, Francia, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Polonia.

Le complicazioni conseguenti alla infezione batterica possono essere gravi, i ricoveri – stando anche ai dati Oms – pretendono cure appropriate anche il ricorso alla terapia intensiva, quando necessario. Restano tra le più difficili da superare le complicazioni renali che possono pretender anche il ricorso alla dialisi.

Anche negli Stati Uniti si sono registrati due casi di Escherichia Coli. Proprio dagli Usa arriva una dichiarazione importante :“Il ceppo di Escherichia Coli che si sta diffondendo è il più letale registrato finora” a dichiararlo è il medico americano Robert Tauxe dei Centers for Disease Control and Prevention, che collabora con le autorità sanitarie tedesche.

Fonte: http://www.vitadamamma.com

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