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Wednesday, February 1, 2012

Programma SETI riattivato: la ricerca degli alieni continua, foto




Voci e rumori degli extraterrestri torneranno ad essere presto ascoltate. Il progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) è stato riattivato dopo aver ricevuto finanziamenti da privati e 220mila dollari da una campagna di raccolta fondi online.
Avviato ufficialmente nel 1974, è gestito da un’organizzazione scientifica privata senza scopo di lucro nata da una proposta dell’astronomo Frank Drake, con sede a Mountain View, in California.
Come molti sanno, questo è un programma volto alla ricerca di esseri extraterrestri, intelligenti ed evoluti abbastanza da riuscire ad inviare segnali radio attraverso lo spazio.
In parallelo vengono inviati nell’universo segnali che potenzialmente possono essere captati dalle suddette civiltà aliene.
Ebbene, proprio per quanto concerne il SETI, nelle ultime ore è stata diffusa la notizia della “riapertura” di tale programma, che nell’ultimo anno era stata interrotta proprio per la mancanza di fondi.

Fonte: http://www.pianetatech.it

Foto SETI: programma ricerca extraterrestri

Già a partire dal dicembre 2011 era stato infatti “riattivato” il progetto ATA (Allen Telescope Array), con il ritorno all’attività di 42 satelliti connessi alle “ricerche” degli alieni.
La notizia della prosecuzione del SETI è stata annunciata attraverso un apposito articolo pubblicato sul New York Times alcuni giorni fa, all’interno del quale sono state ripercorse le tappe più importanti relative alla storia del progetto in questione.
Eloquente il titolo scelto dal NYT per annunciare la riapertura del SETI: “Search for Aliens Is on Again, but Next Quest Is Finding Money” (“La ricerca degli alieni è di nuovo attiva, ma la prossima ricerca è trovare il denaro”).
Un articolo che quindi mette in luce le difficoltà economiche alla base del mancato completamento (e del “blocco” dello scorso anno) dell’intero progetto iniziale.
Per visualizzare il pezzo del New York Times appena descritto, basta cliccare su QUESTO LINK. Il sito ufficiale del SETI è invece accessibile a QUESTO LINK.

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