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Tuesday, November 13, 2012

La BBC vieta il contatto con gli ufo: "E se dicono parolacce?"

Non è un periodo proprio fortunato per la BBC questo, con vari scandali che la coinvolgono. Ma a finire sotto accusa è sempre di più tutto il sistema editoriale

 

Ai vari scandali si aggiunge una decisione che ha lasciato molti decisamente perplessi. Il fisico Brian Cox, che conduce alcuni programmi divulgativi ed in particolare Stargazing Live, su BBC2, ha raccontato che gli è stato vietato di tentare di ricercare e monitorare in diretta segnali radio provenienti da altri pianeti, per un motivo a dir poco incredibile.
Il professor Cox aveva pensato di puntare gli strumenti di un radiotelescopio verso Threapleton Holmes B, un pianeta recentemente scoperto che sembrerebbe avere delle somiglianze con la Terra, nel tentativo di captare segnali di origine intelligente.

La BBC però gli ha vietato di mettere in pratica l’idea in diretta, perché nel caso che si ricevesse veramente un segnale da una civiltà aliena, bisogna  prima verificare che il linguaggio degli alieni sia idoneo ad essere trasmesso in tv.
La scoperta di segnali intelligenti da altri pianeti rappresenterebbe indubbiamente la scoperta più importante della storia, e costringerebbe forse anche a molti cambiamenti culturali, ma sembra passare in secondo piano rispetto alla burocrazia riguardante il linguaggio da passare in tv.
Inutile dire poi che la probabilità di ricevere parolacce dagli alieni è a dir poco bassa: innanzi tutto è necessario che il pianeta abbia forme di vita, che una di queste forme di vita abbia creato una civiltà, e che abbia in questo momento una tecnologia simile o almeno compatibile con la nostra. Non dimentichiamo che le trasmissioni radio esistono da poco più di 100 anni, che è una frazione insignificante rispetto ai quattro miliardi e mezzo di anni all’età del pianeta: circa lo 0,000002% del tempo. Poi serve che gli ipotetici alieni stiano trasmettendo nella nostra direzione, e che usino una codifica che siamo in grado di riconoscere come tale. Poi dobbiamo essere in grado noi di decodificare il messaggio, e comprenderne il linguaggio. Solo a questo punto potrebbe essere scoperto un messaggio di insulti.
La decisione della BBC è stata criticata da molti: ad esprimere la sua solidarietà a Cox anche il presentatore Shaun Keaveny, che ha commentato “L’idea che si scoprisse una civiltà aliena, ma che il loro messaggio non possa essere trasmesso perché gli alieni dicono parolacce… è molto da BBC”.

Fonte: http://notizie.delmondo.info/

Commento di Oliviero Mannucci: Bè non c'è da meravigliarsi più di tanto, la settimana scorsa ho pubblicato un altra notizia curiosa che riguarda il Regno Unito. Pensate! C'è una legge che dice che gli alieni non possono invadere il Regno Unito  se non hanno una espressa autorizzazione scritta. Quindi presumo che esista un ufficio apposito o comunque degli impiegati preposti a rilasciare questo tipo di autorizzazione o meno ad eventuali alieni che si dovessero presentare a fare domanda. Per quanto curiose o bizzare queste notizie, fanno però capire che nel Regno Unito credono all'esistenza degli alieni, come del resto anche gli USA. Nel manuale dei pompieri americani infatti c'è un capitolo intitolato: Come comportarsi in caso di UFO.  E addirittura esiste una legge che vieta agli statunitensi di stabilire contatti con gli alieni. Evidentemente sia il Regno Unito che gli USA sanno come stanno le cose.

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