I vertici della società che gestisce l'impianto nucleare
smentiscono le dichiarazioni del premier giapponese, secondo cui la
situazione sarebbe sotto controllo.
-Redazione- -13 settembre 2013- La situazione all’impianto nucleare di Fukushima Dai-ichi è sempre più grave e sarebbe tutt’altro che "sotto controllo". A renderlo noto sono stati i vertici di Tepco, la società che si occupa dell'impianto, i quali hanno contestato il rapporto presentato dal premier giapponese Shinzo Abe
il quale, la scorsa settimana, durante l’assemblea del CIO, aveva
rassicurato tutti i presenti in merito alla mancanza di rischi legati
all'incidente della centrale nucleare, favorendo così la vincita di
Tokyo nell'assegnazione della location per Olimpiadi per il 2020.
Oggi, però, un alto dirigente di Tepco, Kazuhiko Yamashita,
ha smentito tutto: "Consideriamo l’attuale situazione come una non
sotto controllo", ha infatti spiegato ai membri della squadra impegnata
nella supervisione delle perdite d'acqua radioattiva della centrale.
L'allarme, inoltre, è ancora più inquietante considerato che l'acqua
contaminata del serbatoio si sarebbe diluita nelle acque piovane,
infiltrandosi nel suolo. Nello specifico, sarebbero state rinvenute
tracce di trizio, un isotopo radioattivo dell'idrogeno, che avrebbe
raggiunto anche l'Oceano Pacifico.
Frattanto, si cerca di scoprire dove sia localizzata la perdita: in
alcune aree della centrale la radioattività ha raggiunto livelli tali
che sarebbero in grado di uccidere un uomo in poche ore.
Fonte
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