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Monday, November 4, 2013

Alaska. Le radiazioni di Fukushima potrebbero raggiungere livelli record

Forti preoccupazioni per le acque dell’ Alaska. Si ipotizzano livelli di radiazioni paragonabili agli anni dei test nucleari degli anni ’60.

Un gruppo di ricercatori statunitensi lancia l’ allarme. Le acque delle coste pacifiche dell’ America settentrionale e in particolar modo dell’ Alaska, stanno raggiungendo livelli di radioattività molto preoccupanti. Alle origini di questo danno ambientale c’è l’ incidente di Fukushima, in Giappone, del 2011. Le correnti oceaniche hanno sparso le radiazioni fino all’ altra sponda del Pacifico e le prime conseguenze sono già evidenti. Douglas Dasher, scienziato della University of Alaska Fairbanks parla di livelli di radioattività simili a quelli registrati negli anni ’60 dopo i test nucleari nell’ Oceano Pacifico.

Radiazioni nel Pacifico. Fonte NOAA
Radiazioni nel Pacifico. Fonte NOAA

Alcune conseguenze come detto sopra, sembrerebbero già manifeste. Lungo le coste di Canada e Alaska orsi polari, foche e trichechi stanno mostrando perdita di pelo. L’ alopecia potrebbe essere riconducibile alle radiazioni delle acque. La popolazione del salmone rosso è ai minimi storici. Del resto, è notizia di pochi mesi fa quella della fuga di altre 300 tonnellate di acqua radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima, disperse perlopiù in Oceano. Un danno ambientale che assume proporzioni sempre maggiori.

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