Si chiama SPS-ALPHA, Solar Power Satellite via Arbitrarily Large
PHased Array, un innovativo concept di impianto fotovoltaico orbitante
nello spazio, un satellite quindi in grado di raccogliere energia dallo
spazio. Firmato NASA ovviamente
L’impianto, ideato da John Mankins della Artemis Innovation Management Solutions,
utilizzerà un’ampia gamma di specchi mobili realizzati in film sottile,
posizionati sulla superficie curva del satellite, con il compito di
catturare e riflettere la luce solare verso le celle fotovoltaiche
posizionate sul retro della struttura. I singoli elementi peseranno tra i
50 a 200 chilogrammi facilitando in tal modo la produzione in serie.
“Il nuovo progetto fornirà una conoscenza dettagliata e analitica del
concept SPS-ALPHA, con il supporto di ulteriori esperimenti – ha
spiegato Mankins – ma i passi successivi necessari sono quello di
sviluppare un prototipo funzionante di uno o più moduli e quello di
dimostrare che il sistema assemblato sul campo funziona”, con l’intento
di costruire un satellite e di testarlo in orbita. Entro il 2025
dovrebbe essere in orbita il prototipo funzionante di SPS-ALPHA, che
attraverso i molteplici specchi indirizzano la luce verso un unico
elemento fotovoltaico, che via wireless invierebbe sotto forma di micro
onde radio l’energia a un dispositivo di ricezione con un diametro tra i
6 e gli 8 km sulla Terra, posizionato a 5 o 10 km dal terreno. Il
progetto verrà sottoposto ad un periodo di valutazione della fattibilità
della durata di un anno.
“Non ci sono difficoltà tecniche serie che fermino la costruzione e
la messa in orbita del primo prototipo”, secondo Markins, pur dovendo
ancora metter a punto alcuni dettagli non trascurabili, quali ad esempio
il raffreddamento dei componenti. È innegabile in ogni caso quali siano
i reali vantaggi di un simile sistema rispetto ai precedenti approcci,
primo fra tutti eliminazione di una gestione integrata e di un sistema
di distribuzione a grande potenza, abbattendone in maniera considerevole
i costi.
Lo scopo che anima il progetto è di riuscire a generare dal sole
energia utilizzando un sistema che possa garantire una maggiore
continuità, aumentare l’efficienza e abbattere i costi per ogni kilowatt
prodotto.
Micaela Conterio
Fonte
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