Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
Statistiche
Friday, July 17, 2015
‘We are being visited:’ Manitoba UFO sightings are older than the province itself
Over 2,000 UFO sightings in Manitoba in 200 years
A sketch of a
UFO reportedly observed in Falcon Lake, Man. in 1967 is shown in a
handout sketch. A new report suggests UFO sightings in Manitoba are
older than the province itself.Ufology Research, based in Winnipeg, says
there have been just over 2,000 sightings of unidentified flying
objects in the province in the last 200 years.
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WINNIPEG — A new report suggests UFO sightings in Manitoba are older than the province itself.
Ufology Research, based in Winnipeg, says
there have been just over 2,000 sightings of unidentified flying objects
in the province in the last 200 years.
Chris Rutkowski has been researching the
phenomenon for 25 years and compiles an annual survey of Canadian
sightings. An analysis of records from the government, the RCMP and the
United States show Manitoba has a long history of close encounters, he
said.
"It's not a recent phenomenon," he said.
"It's not a phenomenon that's a product of television and movies that
are going on right now. These things go back quite a number of years.
People have been fascinated with things in the sky and wondering, 'Are
we alone in the universe?'"
The earliest documented encounter came in
1792 from two explorers, David Thompson and Andrew Davy, who were in
northern Manitoba where they said they saw several bizarre meteors crash
into the ice. Thompson's diary details how the two were surprised one
night by a brilliant "meteor of globular form" that "appeared" larger
than the moon."
"It struck the river ice, with a sound like a
mass of jelly, was dashed into innumerable luminous pieces and
instantly expired," the diary says. "The next morning we went to see
what marks this meteor had made on the ice, but could not discover that a
single particle was marked."
Other sightings over the years have been
reported by police, pilots and average people all across the province.
They saw everything from unusual lights in the sky to flying saucers to
silver-suited aliens, Rutkowski said.
The witness reports, which have common themes and descriptions, suggest "we are being visited."
"That doesn't mean that aliens are invading
Canada in any way, but it simply means there are unusual reports of
things in the sky," he said. "It certainly says that we probably are not
alone in the universe and that there probably are some sort of alien
civilizations out there somewhere but there is no proof of that."
Ufology Research's 2014 Canadian survey detailed more than 1,000 UFO cases reported in Canada.
The latest report on Manitoba sightings
found most occurred during the summer months, between 10 p.m. and
midnight.
Chinta Puxley
Source
Thursday, July 16, 2015
Fukushima: il mainstream insabbia i segnali di pericolo da radiazione che stanno diffondendosi nel pianeta…
Sono passati più di quattro anni da quando il terremoto di Tohoku di
magnitudo 9,0 e conseguente tsunami catastrofici ha livellato la costa
del Giappone sul Pacifico, scatenando una fusione nucleare nella
centrale di Fukushima Daiichi.
Le radiazioni si stanno riversando in mare, in sottoterra, e in aria da oltre 1500 giorni, ma, non è ancora nato il senso di urgenza, ne da parte del governo giapponese ne nei leader mondiali, per affrontare seriamente questainestinguibile catastrofe.
Ad esempio, la CNN, ad esempi su una ricerca su ‘Fukushima’ riporta solo 6 uniche volte in tutto l’anno solare del 2015 ad ora sulle problematiche rrelative alla catastrofe ancora attiva. Due di questi report si concentrano su filmati sensazionalistici dei robot sottomarini che assistono nella rilevazione delle radiazioni. Un terzo report è ironicamente basato sul fallimento e la perdita di un primo robot subacqueo. Il 14 aprile, la CNN un altro report video con 11 segmenti brevi dal titolo ‘Nuovo sguardo all’interno di Fukushima, ” e si è concentrata soprattutto sugli effetti dello stile di vita dopo il disastro nella prefettura di Fukushima. Il 24 febbraio 2015 la CNN manda in trasmissione un breve frammento intitolato ‘ Forte e continua dispersione radioattiva in acqua allarma la TEPCO a Fukushima’, che includeva questa citazione:
Nella home page di FoxNews.com, si possono vedere foto imbarazzanti dei candidati presidenziali e su ISIS, su attacchi di squali , sparatorie nei motel e indagini per omicidio, ma poco o nulla vien detto sull’impatto ambientale e sulla salute pubblica del disastro di Fukushima.
Una ricerca di loro copertura su Fukushima per il 2015 include un report del 30 giugno che riguarda il solito robot chiamato ‘Scorpion’ che promette di far dare uno sguardo sul combustibile fuso all’interno del reattore.
‘Fukushima’ è stato menzionato in un rapporto video di Fox News il 18 giugno 2015 concernente il prossimo robot Olimpiadi, e includeva la citazione, ‘che non è lo stesso entusiasmo che si aveva di Terminator o Genesis?’
Un report di Fox News parlava dello spreco di circa $ 1,6 miliardi nella pulizia del sito in Giappone è stata descritta il 24 marzo, seguita da una ritrattazione pubblicata il giorno seguente per correggere un errore di stampa su chi avrebbe sperperato i fondi. Il 9 marzo di quest’anno, Fox News ha anche messo in onda un pezzo molto sintetico sull’anniversario del disastro, concentrandosi sopratutto sulla prospettiva di nuovi terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche che potrebbero causare ulteriori danni alle infrastrutture nucleari del Giappone.
In questo articolo hanno fatto parlare della ricaduta radioattiva in corso, citato qui:
Il più recente rapporto su Fukushima che si trova su MSNBC.com ricorre a più di un anno fa, e parla dell’anniversario della catastrofe di Fukushima nel 2014 in un breve pezzo di 186 parole (compreso l’autore).
CBSNews.com ha descritto su un articolo del 2015 l’impatto circa le ricadute radioattive sugli uccelli nelle vicinanze di Fukushima, che è in realtà il rapporto più completo sull’impatto ambientale su Fukushima che si possa trovare finora nei media mainstream nel 2015.
Anche sul popolare DrudgeReport.com la copertura della rete sulla catastrofe di Fukushima nel 2015 è molto soft e non riesce a portare all’attenzione gli impatti negativi sulla salute umana e ambientale.
Una ricerca sui loro siti rivela 10 collegamenti (con link 2 doppi) su Fukushima per il 2015, con un collegamento per l’arrivo di una contaminazione da Fukushima sulla costa del Pacifico degli Stati Uniti , e un altro collegamento a Independent.UK un report su l’importazione di prodotti giapponesi radioattivi in Gran Bretagna.
Dietro le lampanti omissioni
Nascondere ed omettere l’evento delle radiazioni di Fukushima, dalla stampa mainstream, è grave per la realtà che preme sulla contaminazione continua e in aumento, visto che già interessano il Nord America .
Molti piccoli e bizzarri disastri ecologici si svolgono continuamente, come le enormi morie di vita marina sulla costa del Pacifico degli Stati Uniti e del Canada, e la scoperta di materiale radioattivo di Fukushima nella nostra alimentazione, ma non vi è, per loro, alcuna connessione tra questi eventi e Fukushima nelle notizie dei mainstream.
Sui Media Indipendenti corre la notizia
Vi sono, tuttavia, molte notizie che escono da Fukushima e molte conversazioni che si svolgono su tema dell’impatto ambientale e sulla salute umana.
E’ solo che non si trova nulla di tutto questo sui media mainstream, che senza dubbio sono fortemente influenzati dal settore industriale dell’energia nucleare e dal governo, sono apertamente coinvolti in uno dei più grandi piani di insabbiamento dei media di tutti i tempi.
Prendiamo ad esempio gli sforzi dei media di spingere sui falsi problemi come il cambiamento di sesso di Bruce Jenner.
Una rapida ricerca sul web rivela che molte organizzazioni indipendenti stanno segnalando fatti sugli impatti del disastro di Fukushima.
Fonte: Sa Defensa
Le radiazioni si stanno riversando in mare, in sottoterra, e in aria da oltre 1500 giorni, ma, non è ancora nato il senso di urgenza, ne da parte del governo giapponese ne nei leader mondiali, per affrontare seriamente questainestinguibile catastrofe.
Tutti gli sforzi per fermare la crisi nucleare e la gestione della situazione del territorio, la ripulitura dalle radiazioni, sono state lasciate nelle mani dellaTEPCO, la società energetica Giapponese, che ha dimostrato più volte di essere inetta e impreparata ad affrontare un disastro di questo genere.I media mainstream , da parte loro , sembra siano complici dell’insabbiamento degli effetti che le radiazioni di Fukushima stanno avendo sul nostro ambiente e sulla salute umana e animale, e insiste sulla omissione di più notizie in merito, e sottovalutano stupidamente le relazioni della ricaduta radioattiva.
Ad esempio, la CNN, ad esempi su una ricerca su ‘Fukushima’ riporta solo 6 uniche volte in tutto l’anno solare del 2015 ad ora sulle problematiche rrelative alla catastrofe ancora attiva. Due di questi report si concentrano su filmati sensazionalistici dei robot sottomarini che assistono nella rilevazione delle radiazioni. Un terzo report è ironicamente basato sul fallimento e la perdita di un primo robot subacqueo. Il 14 aprile, la CNN un altro report video con 11 segmenti brevi dal titolo ‘Nuovo sguardo all’interno di Fukushima, ” e si è concentrata soprattutto sugli effetti dello stile di vita dopo il disastro nella prefettura di Fukushima. Il 24 febbraio 2015 la CNN manda in trasmissione un breve frammento intitolato ‘ Forte e continua dispersione radioattiva in acqua allarma la TEPCO a Fukushima’, che includeva questa citazione:
Con l’acqua scaricata, vi è la probabilità che contenga acqua contaminata, il sistema di regolamentazione ha lasciato che una parte di acqua altamente radioattiva sia passata dalla valvola del serbatoio. Si deve ancora scoprire la causa del guasto.Il 20 gennaio 2015, la CNN ha pubblicato un articolo su un dipendente della Tepco che è morto cadendo all’interno di un serbatoio di accumulo dell’acqua della centrale a Fukushima.
Nella home page di FoxNews.com, si possono vedere foto imbarazzanti dei candidati presidenziali e su ISIS, su attacchi di squali , sparatorie nei motel e indagini per omicidio, ma poco o nulla vien detto sull’impatto ambientale e sulla salute pubblica del disastro di Fukushima.
Una ricerca di loro copertura su Fukushima per il 2015 include un report del 30 giugno che riguarda il solito robot chiamato ‘Scorpion’ che promette di far dare uno sguardo sul combustibile fuso all’interno del reattore.
‘Fukushima’ è stato menzionato in un rapporto video di Fox News il 18 giugno 2015 concernente il prossimo robot Olimpiadi, e includeva la citazione, ‘che non è lo stesso entusiasmo che si aveva di Terminator o Genesis?’
Un report di Fox News parlava dello spreco di circa $ 1,6 miliardi nella pulizia del sito in Giappone è stata descritta il 24 marzo, seguita da una ritrattazione pubblicata il giorno seguente per correggere un errore di stampa su chi avrebbe sperperato i fondi. Il 9 marzo di quest’anno, Fox News ha anche messo in onda un pezzo molto sintetico sull’anniversario del disastro, concentrandosi sopratutto sulla prospettiva di nuovi terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche che potrebbero causare ulteriori danni alle infrastrutture nucleari del Giappone.
In questo articolo hanno fatto parlare della ricaduta radioattiva in corso, citato qui:
L’11 e 12 giugno, Fox News ha 2 articoli sulla proposta di una ‘roadmap‘ per ripulire Fukushima in 30-40 anni, con vaghe ipotesi di come risolvere alcuni dei dei principali problemi della centrale. A titolo di esempio, qui ci sono un paio di citazioni:La radioattività rilasciata a seguito dell’incidente di Fukushima continua ad essere un problema del sito, che la Tokyo Electric Power Co. (Tepco) è in disattivazione. La “pozza” radioattiva è stata scoperta all’inizio di marzo sul tetto di uno degli edifici danneggiati, afferma TEPCO. Alla fine di febbraio, gli ingegneri hanno anche rilevato un aumento della radioattività nelle acque di scarico, le quali son finite a mare.
Il volume di acqua [radioattiva] cresce di 300 tonnellate al giorno. TEPCOpassa attraverso delle macchine per il trattamento e la rimozione della maggior parte di elementi radioattivi, e quindi conserva in migliaia di serbatoi il composto. Perdite d’acqua pongono problemi ambientali e rischi per la salute dei lavoratori. Esperti nucleari dicono che il rilascio controllato dell’acqua trattata in mare sarebbe la soluzione definitiva.
Le 1.573 unità di barre combustibili [altamente radioattive e volatili] – sono per lo più utilizzati, ma alcune nuove – sono considerati tra i più alti rischi dell’impianto, perché sono scoperti all’interno dell’edificio del reattore. Per rimuoverli, i tetti degli edifici devono essere tolti e sostituiti con una copertura che impedisca alla polvere radioattiva di volare fuori. Ogni edificio è danneggiato in modo diverso e richiede un proprio design e attrezzature di copertura. Il governo e l’operatore dell’impianto Tepco sperano di avviare il processo nel 2018, tre anni più tardi del previsto.Il 13 aprile, Fox News ha trasmesso con la CNN un documentario circa la perdita del robot per la rilevazione delle radiazioni. E il 9 gennaio, ancora una volta in concerto con la CNN, Fox News ha trasmesso un report sulla morte del lavoratore Tepco caduto nel serbatoio dell’acqua.
Il più recente rapporto su Fukushima che si trova su MSNBC.com ricorre a più di un anno fa, e parla dell’anniversario della catastrofe di Fukushima nel 2014 in un breve pezzo di 186 parole (compreso l’autore).
CBSNews.com ha descritto su un articolo del 2015 l’impatto circa le ricadute radioattive sugli uccelli nelle vicinanze di Fukushima, che è in realtà il rapporto più completo sull’impatto ambientale su Fukushima che si possa trovare finora nei media mainstream nel 2015.
Anche sul popolare DrudgeReport.com la copertura della rete sulla catastrofe di Fukushima nel 2015 è molto soft e non riesce a portare all’attenzione gli impatti negativi sulla salute umana e ambientale.
Una ricerca sui loro siti rivela 10 collegamenti (con link 2 doppi) su Fukushima per il 2015, con un collegamento per l’arrivo di una contaminazione da Fukushima sulla costa del Pacifico degli Stati Uniti , e un altro collegamento a Independent.UK un report su l’importazione di prodotti giapponesi radioattivi in Gran Bretagna.
Dietro le lampanti omissioni
Nascondere ed omettere l’evento delle radiazioni di Fukushima, dalla stampa mainstream, è grave per la realtà che preme sulla contaminazione continua e in aumento, visto che già interessano il Nord America .
Molti piccoli e bizzarri disastri ecologici si svolgono continuamente, come le enormi morie di vita marina sulla costa del Pacifico degli Stati Uniti e del Canada, e la scoperta di materiale radioattivo di Fukushima nella nostra alimentazione, ma non vi è, per loro, alcuna connessione tra questi eventi e Fukushima nelle notizie dei mainstream.
Sui Media Indipendenti corre la notizia
Vi sono, tuttavia, molte notizie che escono da Fukushima e molte conversazioni che si svolgono su tema dell’impatto ambientale e sulla salute umana.
E’ solo che non si trova nulla di tutto questo sui media mainstream, che senza dubbio sono fortemente influenzati dal settore industriale dell’energia nucleare e dal governo, sono apertamente coinvolti in uno dei più grandi piani di insabbiamento dei media di tutti i tempi.
Sappiamo che i media mainstream hanno il potere di radunare le orde d’oro in azione, come è evidente dalla loro promozione di una guerra razziale e della copertura sensazionale di ISIS e di altre minacce che il governo ha creato.In effetti, i recenti fatti di cronaca negli Stati Uniti dimostrano quanto sia malleabile l’indignazione pubblica quando è desiderio dell’elite fare un importante cambiamento della politica o causare grande scalpore nel nostro tessuto sociale.
Prendiamo ad esempio gli sforzi dei media di spingere sui falsi problemi come il cambiamento di sesso di Bruce Jenner.
Quando si tratta di radiazioni nucleari, l’impatto che sta avendo sulla vita e la nostra alimentazione, l’istupidimento degli eventi nei media mainstream è eccezionale, il che suggerisce che semplicemente non vogliono che il pubblico conosca la gravità della crisi, e che non si preoccupano che noi tutti siamo avvertiti a sufficienza da prendere misure precauzionali.Approfondimenti
Una rapida ricerca sul web rivela che molte organizzazioni indipendenti stanno segnalando fatti sugli impatti del disastro di Fukushima.
Per cominciare, visitate ENENews.com , FukushimaUpdate.com , e per un eccellente testo base sulle radiazioni nucleari, l’industria dell’energia nucleare e gli impatti su Fukushima, guardate questo colloquio informativo della dr Helen Caldicott, MD:
Terence Newton è uno scrittore di WakingTimes.com , dove è apparso per prima questo articolo .Si interessa principalmente di questioni legate alla scienza, alla mente e alla coscienza umana.
Fonte: Sa Defensa
Curiosity: ecco la crosta continentale di Marte
Lo strumento ChemCam montato sul rover NASA Curiosity, in missione sul
Pianeta Rosso, ha individuato tracce di formazioni rocciose primitive
appartenenti a una potenziale “crosta continentale” marziana, che
presenta punti in comune con formazioni trovate sulla Terra
Prime tracce di quella che potremmo definire una potenziale crosta continentale marziana: le ha trovate Curiosity presso il cratere Gale. E, sorpresa, presentano caratteristiche del tutto simili alla crosta continentale terrestre.
Sul nostro pianeta, con il termine crosta continentale ci si riferisce a quella parte di crosta terrestre posta al di sotto delle aree continentali e di alcune aree limitate e poco profonde coperte da acque. La crosta continentale si differenzia dalla crosta oceanica e dal mantello sia per proprietà fisiche che per composizione chimica.
Queste distinzioni potrebbero valere anche per Marte e, se confermata, la scoperta di una crosta continentale simile a quella del nostro pianeta potrebbe rivelarsi importantissima dal punto di vista geologico. E non solo.
Com’è andata è presto detto: lo strumento laser ChemCam, a bordo del rover NASA Curiosity, ha individuato alcune rocce di insolito colore chiaro nella regione del cratere Gale. I primi risultati hanno mostrato sorprendenti somiglianze con le rocce granitiche che costituiscono la crosta continentale sulla Terra.
Siamo di fronte alla prima scoperta di una potenziale crosta continentale su Marte. «Lungo il percorso fatto dal rover abbiamo notato delle formazioni rocciose che presentavano evidenti cristalli luminosi», spiega Roger Wiens del Los Alamos National Laboratory e fra i responsabili dello strumento ChemCam. «Si tratta di cristalli di colore chiaro e a bassa densità, abbondanti nelle rocce ignee che costituiscono le placche continentali terrestri».
Marte è stato visto fino a oggi come un pianeta quasi interamente basaltico, con rocce scure e dense, simili a quelle che formano la crosta oceanica terrestre. Anche se non mancano le ipotesi alternative. I reperti individuati nel cratere Gale contengono frammenti di rocce ignee risalenti a 4 miliardi di anni fa. Secondo gli scienziati francesi e statunitensi che si sono occupati di analizzare chimicamente 22 di questi frammenti, si tratta di rocce ricche di feldspati, con qualche traccia di quarzo, decisamente simili ai graniti che compongono la crosta continentale terrestre.
I risultati dello studio, appena pubblicati su Nature Geoscience, suggeriscono che il cratere Gale, scavato circa 3,6 miliardi di anni fa sulla superficie marziana, possa essere una finestra sulla crosta primitiva del Pianeta Rosso (vedi MediaINAF).
Davide Coero Borga
Fonte
Prime tracce di quella che potremmo definire una potenziale crosta continentale marziana: le ha trovate Curiosity presso il cratere Gale. E, sorpresa, presentano caratteristiche del tutto simili alla crosta continentale terrestre.
Sul nostro pianeta, con il termine crosta continentale ci si riferisce a quella parte di crosta terrestre posta al di sotto delle aree continentali e di alcune aree limitate e poco profonde coperte da acque. La crosta continentale si differenzia dalla crosta oceanica e dal mantello sia per proprietà fisiche che per composizione chimica.
Queste distinzioni potrebbero valere anche per Marte e, se confermata, la scoperta di una crosta continentale simile a quella del nostro pianeta potrebbe rivelarsi importantissima dal punto di vista geologico. E non solo.
Com’è andata è presto detto: lo strumento laser ChemCam, a bordo del rover NASA Curiosity, ha individuato alcune rocce di insolito colore chiaro nella regione del cratere Gale. I primi risultati hanno mostrato sorprendenti somiglianze con le rocce granitiche che costituiscono la crosta continentale sulla Terra.
Siamo di fronte alla prima scoperta di una potenziale crosta continentale su Marte. «Lungo il percorso fatto dal rover abbiamo notato delle formazioni rocciose che presentavano evidenti cristalli luminosi», spiega Roger Wiens del Los Alamos National Laboratory e fra i responsabili dello strumento ChemCam. «Si tratta di cristalli di colore chiaro e a bassa densità, abbondanti nelle rocce ignee che costituiscono le placche continentali terrestri».
Marte è stato visto fino a oggi come un pianeta quasi interamente basaltico, con rocce scure e dense, simili a quelle che formano la crosta oceanica terrestre. Anche se non mancano le ipotesi alternative. I reperti individuati nel cratere Gale contengono frammenti di rocce ignee risalenti a 4 miliardi di anni fa. Secondo gli scienziati francesi e statunitensi che si sono occupati di analizzare chimicamente 22 di questi frammenti, si tratta di rocce ricche di feldspati, con qualche traccia di quarzo, decisamente simili ai graniti che compongono la crosta continentale terrestre.
I risultati dello studio, appena pubblicati su Nature Geoscience, suggeriscono che il cratere Gale, scavato circa 3,6 miliardi di anni fa sulla superficie marziana, possa essere una finestra sulla crosta primitiva del Pianeta Rosso (vedi MediaINAF).
Davide Coero Borga
Fonte
Plutone, New Horizons manda le prime foto alla Terra: “Ci sono montagne di ghiaccio fino a 3500 metri”
La sonda ha mandato i primi segnali e le prime immagini: all'altezza
dell'equatore ci sono rilievi, probabilmente "criovulcani" (che eruttano
ghiaccio, azoto, metano e monossido di carbonio). Il segno, secondo gli
esperti, che il pianeta nano è ancora "giovane"
Montagne di ghiaccio e un pianeta giovane, ancora geologicamente attivo: sono queste alcune delle “scoperte” fatte su Plutone, grazie alle prime foto ravvicinate arrivate dalla sonda New Horizons, scattate durante il volo radente che il 14 luglio l’ha vista sfrecciare sul pianeta nano a 14 chilometri al secondo.
Immagini, mostrate dalla Nasa in una conferenza stampa, che non hanno deluso le aspettative di quanti hanno lavorato a questa missione iniziata 10 anni fa, e resa possibile grazie a New Horizons, il veicolo spaziale più veloce finora costruito. Dunque la prima novità è che vicino l’equatore di Plutone ci sono presenti delle montagne di ghiaccio, alte fino a 3500 metri, presenti nel bordo inferiore del “cuore” di Plutone. Sono l’indizio che sul pianeta nano vi è un’attività vulcanica, come ha spiegato all’Ansa Fabrizio Capaccioni, dell’Istituto di astrofisica e planetologia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
A differenza dei vulcani presenti sulla Terra che eruttano lava, quelli ipotizzati su Plutone sono “criovulcani” che eruttano ghiaccio, azoto, metano e monossido di carbonio, ringiovanendo la superficie del pianeta nano. “Quest’attività vulcanica – ha spiegato l’esperto – deve essere alimentata da una sorgente di calore interna, come elementi radioattivi presenti nel mantello che decadendo generano calore e una pressione che sfoga in un vulcano”. La densità di Plutone, di due grammi per centimetro cubo (quella del ghiaccio è di un grammo per centimetro cubo), mostra che il pianetino è formato da un nucleo roccioso circondato da un mantello di ghiaccio d’acqua misto ad azoto, metano e di monossido di carbonio, e da una crosta ghiacciata. Questi elementi presenti all’interno di Plutone vengono emessi in superficie dall’attività vulcanica. Se nell’area a forma di cuore di Plutone non sono stati visti crateri da impatto, sulla sua luna più grande, Caronte, invece la sonda potrebbe averne trovato uno e anche molto grande. Le immagini mostrano una grande zona nera che, secondo Capaccioni, potrebbe essere un cratere da impatto.
Oltre a Plutone, New Horizons ha inviato immagini anche di due dei suoi satelliti, Idra e Caronte. La piccola luna Idra, che misura 43 chilometri per 33, sembra composta prevalentemente da ghiaccio d’acqua. Caronte, il satellite più grande e vicino a Plutone, ha invece una superficie giovane, segnata da crateri e da un canyon profondo fino a 9 chilometri. Dopo il passaggio, salutato il 14 luglio con un fragoroso applauso dal centro di controllo della missione e da un’esplosione di messaggi sui social network, New Horizons è entrata in una fase silenziosa che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, fino alle 3 del mattino del 15 luglio. E’ stato allora, infatti, che New Horizons ha “telefonato a casa” inviando un bip carico di significato: era il segnale che il passaggio ravvicinato era avvenuto con successo e che la sonda godeva di ottima salute.
Fonte
Montagne di ghiaccio e un pianeta giovane, ancora geologicamente attivo: sono queste alcune delle “scoperte” fatte su Plutone, grazie alle prime foto ravvicinate arrivate dalla sonda New Horizons, scattate durante il volo radente che il 14 luglio l’ha vista sfrecciare sul pianeta nano a 14 chilometri al secondo.
Immagini, mostrate dalla Nasa in una conferenza stampa, che non hanno deluso le aspettative di quanti hanno lavorato a questa missione iniziata 10 anni fa, e resa possibile grazie a New Horizons, il veicolo spaziale più veloce finora costruito. Dunque la prima novità è che vicino l’equatore di Plutone ci sono presenti delle montagne di ghiaccio, alte fino a 3500 metri, presenti nel bordo inferiore del “cuore” di Plutone. Sono l’indizio che sul pianeta nano vi è un’attività vulcanica, come ha spiegato all’Ansa Fabrizio Capaccioni, dell’Istituto di astrofisica e planetologia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
A differenza dei vulcani presenti sulla Terra che eruttano lava, quelli ipotizzati su Plutone sono “criovulcani” che eruttano ghiaccio, azoto, metano e monossido di carbonio, ringiovanendo la superficie del pianeta nano. “Quest’attività vulcanica – ha spiegato l’esperto – deve essere alimentata da una sorgente di calore interna, come elementi radioattivi presenti nel mantello che decadendo generano calore e una pressione che sfoga in un vulcano”. La densità di Plutone, di due grammi per centimetro cubo (quella del ghiaccio è di un grammo per centimetro cubo), mostra che il pianetino è formato da un nucleo roccioso circondato da un mantello di ghiaccio d’acqua misto ad azoto, metano e di monossido di carbonio, e da una crosta ghiacciata. Questi elementi presenti all’interno di Plutone vengono emessi in superficie dall’attività vulcanica. Se nell’area a forma di cuore di Plutone non sono stati visti crateri da impatto, sulla sua luna più grande, Caronte, invece la sonda potrebbe averne trovato uno e anche molto grande. Le immagini mostrano una grande zona nera che, secondo Capaccioni, potrebbe essere un cratere da impatto.
Oltre a Plutone, New Horizons ha inviato immagini anche di due dei suoi satelliti, Idra e Caronte. La piccola luna Idra, che misura 43 chilometri per 33, sembra composta prevalentemente da ghiaccio d’acqua. Caronte, il satellite più grande e vicino a Plutone, ha invece una superficie giovane, segnata da crateri e da un canyon profondo fino a 9 chilometri. Dopo il passaggio, salutato il 14 luglio con un fragoroso applauso dal centro di controllo della missione e da un’esplosione di messaggi sui social network, New Horizons è entrata in una fase silenziosa che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, fino alle 3 del mattino del 15 luglio. E’ stato allora, infatti, che New Horizons ha “telefonato a casa” inviando un bip carico di significato: era il segnale che il passaggio ravvicinato era avvenuto con successo e che la sonda godeva di ottima salute.
Fonte
Pluto-Charon Fly-by: High-Res Imagery Revealed | NASA Press Conference Video
NASA
unveiled the first images from New Horizons' closest approach to the
icy dwarf and Charon at a press conference on July 15th, 2015.
Former Air Force Colonel claims he has new evidence that aliens visited Rendlesham Forest in Suffolk in 1980
Written statements from radar operators who allegedly witnessed the UFO flying across their scopes have been obtained by Colonel Charles Halt
A former United States Air Force Colonel claims he has obtained additional evidence that an alien UFO landed near an American air force base in Suffolk in 1980.
He has now told the BBC that he has gathered statements from radar operators at RAF Bentwaters, another base around three miles away from RAF Woodbridge, that claim they witnessed the UFO flying overhead.
Halt, who now lives in the US state of Virginia, claims that these military witnesses to the event did not want to speak about it until after they left the forces, fearful for their jobs. Now, three decades later, he says they have supplied him with written statements.
Spent this afternoon with the crew doing the Rendlesham forest UFO trail! Check it out if you get the chance! pic.twitter.com/lG7RZUBbFn
— Mythili (@MythiliCalico) April 12, 2015
The statements apparently say that an unidentified object was tracked during the incident, on 26 December 1980.The radar operators say in their statements that they saw the object go across their scopes, which monitored an area 60 miles across, in two or three seconds, meaning whatever the object was, it was moving at tens of thousands of miles an hour.
He claims that they also say the object moved back across their scopes, stopped, and then went in to the forest near to where it was sighted.
Halt wrote a memo to the Ministry of Defence two weeks after the incident. In it, he claims that three servicemen on a routine security patrol saw "unusual lights" near to the ground, just outside of RAF Woodbridge.
Thinking an aircraft may have crashed, they went to investigate. Halt wrote in the memo that they reported seeing a "strange glowing object" in the forest, which was metallic in appearance and triangular in shape, around two or three metres across.
As they approached further, the object maneuvered through the trees and disappeared, emitting bright lights. The memo adds that nearby farm animals went into a "frenzy" at this point.
Halt later went out to the location of the sighting and took radiation recordings, apparently finding that radiation levels were higher than usual around three depressions left in the ground. During this investigation, he recorded what he was doing on a hand-held voice recorder.
Read more: Nasa video shows UFO's 'flying over Earth'
Airbus pilot reveals near-miss with UFO over Berkshire
Former Defence Sec calls for release of UFO information
The
apparent evidence for the sighting, and the fact that the details of it
were recorded at the time by military officials, has made it a
favourite case of UFO hunters.He believes that there has been an effort by the British and American security services to cover up the incident and play down its significance.
Suffolk Police were called shortly after the incident and put the strange sighting down to lights coming from the air base and a nearby lighthouse.
Now, this apparent additional evidence, that cites radar evidence and comes from servicemen working on a different base, will only strengthen the belief that the Rendlesham Forest Incident was a genuine alien sighting.
Source
UFO A FORTE DEI MARMI - 4 LUGLIO 2015 - ORE 22,10 CIRCA
Sabato
4 luglio 2015, con la mia compagna eravamo sulla spiaggia di Forte dei
Marmi per assistere al Festival Internazionale Fuochi d’ artificio
quando, prima dell’inizio dello spettacolo, intorno alle 22.05, siamo
rimasti colpiti dalla visione di un corpo luminoso che avanzava nel
cielo procedendo ad una velocità simile a un ultra-leggero, a circa 300
mt. di altezza e parallelo alla linea di costa. Dapprima abbiamo
creduto si trattasse di un’ultra-leggero illuminato, successivamente,
non sentendo il rumore del motore, a un drone o un pallone sonda.
Abbiamo quindi cominciato a riprendere il fenomeno con la video camera
(digitale Sony Zoom 60X - 30X Optical) per capire di cosa si trattasse,
ci è apparso incandescente, come si può vedere dal video allegato e
dotato di un nucleo rosso circondato da una aureola brillante e comunque
sempre di forma sferica. L’avanzamento orizzontale è durato circa 10
minuti dal momento dell'avvistamento con direzione lineare nord- sud e,
sempre grazie alla video camera, abbiamo potuto osservare che il corpo
giunto poco davanti a noi ha iniziato a salire sopra le nostre teste
verticalmente con un brusco cambio di velocità per poi scomparire in
alto. La sensazione che pertanto abbiamo provato è stata che questo
corpo fosse comandato.
Dopo alcuni minuti vicino al punto in cui era scomparso abbiamo visto in alta quota un lampo abbagliante come un flash.
Il Clip è originale copiato direttamente dalla videocamera.
La ripresa è stata fatta manualmente senza cavalletto
con visibilità ottima e cielo stellato.
Qualcuno ha avuto esperienze di questo tipo?
Abbiamo inoltrato il video al Centro Italiano Studi Ufologici (C.I.S.U.) di Torino che ha anticipato che "la segnalazione verrà esaminata dagli esperti per tentare di identificare la causa dell'avvistamento, e verrà comunque archiviata insieme alle oltre 25 mila finora raccolte nel nostro paese".
Successivamente, due giorni dopo l’avvistamento, abbiamo scoperto casualmente un sito americano “National UFO Reporting Center”
http://www.nuforc.org/
dove possiamo associare il presente avvistamento con altri numerosi casi avvenuti in America e forse nel mondo (proprio in occasione del 4 luglio e prima degli spettacoli pirotecnici) abbiamo copiato e tradotto da inglese in italiano una parte centrale della Homepag del sito del 3 luglio 2015:
NUFORC HOMEPAGE UPDATED ON FRIDAY, JULY 3RD, 2015
We begin by wishing all of our fellow U. S. citizens a Happy 4th of July! We encourage everyone to be safe with fireworks, particularly in those areas that are experiencing hot and dry conditions.
Also, we invite everyone who will be attending fireworks displays tomorrow to be on the lookout for anomalous lights that cannot be ascribed to normal 4th of July pyrotechnics. For the last several years, our Center has received many credible reports of strange objects that show up, and linger, during fireworks displays. We provide below links to a few examples the 273 reports NUFORC received for July 4th, 2014. Other similar reports appear for the same date during earlier years.
Traduzione :
NUFORC HOMEPAGE AGGIORNATO VENERDI ', 3 LUGLIO 2015:
Iniziamo augurando a tutti i nostri concittadini americani un Happy 4th di luglio! Incoraggiamo tutti a essere al sicuro con i fuochi d'artificio, in particolare nei settori in cui si verifica condizioni di caldo e asciutto.
Inoltre, invitiamo tutti coloro che saranno presenti fuochi d'artificio domani di essere alla ricerca di luci anomale che non può essere ascritto alla normalità del 4 luglio fuochi d'artificio. Negli ultimi anni, il nostro Centro ha ricevuto molte segnalazioni credibili di strani oggetti che appaiono e permangono, durante fuochi d'artificio. Forniamo qui di seguito i link ad alcuni esempi delle 273 relazioni NUFORC ricevuto per il 4 luglio, 2014. Altri rapporti simili compaiono per la stessa data nel corso degli anni precedenti.
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
Dopo alcuni minuti vicino al punto in cui era scomparso abbiamo visto in alta quota un lampo abbagliante come un flash.
Il Clip è originale copiato direttamente dalla videocamera.
La ripresa è stata fatta manualmente senza cavalletto
con visibilità ottima e cielo stellato.
Qualcuno ha avuto esperienze di questo tipo?
Abbiamo inoltrato il video al Centro Italiano Studi Ufologici (C.I.S.U.) di Torino che ha anticipato che "la segnalazione verrà esaminata dagli esperti per tentare di identificare la causa dell'avvistamento, e verrà comunque archiviata insieme alle oltre 25 mila finora raccolte nel nostro paese".
Successivamente, due giorni dopo l’avvistamento, abbiamo scoperto casualmente un sito americano “National UFO Reporting Center”
http://www.nuforc.org/
dove possiamo associare il presente avvistamento con altri numerosi casi avvenuti in America e forse nel mondo (proprio in occasione del 4 luglio e prima degli spettacoli pirotecnici) abbiamo copiato e tradotto da inglese in italiano una parte centrale della Homepag del sito del 3 luglio 2015:
NUFORC HOMEPAGE UPDATED ON FRIDAY, JULY 3RD, 2015
We begin by wishing all of our fellow U. S. citizens a Happy 4th of July! We encourage everyone to be safe with fireworks, particularly in those areas that are experiencing hot and dry conditions.
Also, we invite everyone who will be attending fireworks displays tomorrow to be on the lookout for anomalous lights that cannot be ascribed to normal 4th of July pyrotechnics. For the last several years, our Center has received many credible reports of strange objects that show up, and linger, during fireworks displays. We provide below links to a few examples the 273 reports NUFORC received for July 4th, 2014. Other similar reports appear for the same date during earlier years.
Traduzione :
NUFORC HOMEPAGE AGGIORNATO VENERDI ', 3 LUGLIO 2015:
Iniziamo augurando a tutti i nostri concittadini americani un Happy 4th di luglio! Incoraggiamo tutti a essere al sicuro con i fuochi d'artificio, in particolare nei settori in cui si verifica condizioni di caldo e asciutto.
Inoltre, invitiamo tutti coloro che saranno presenti fuochi d'artificio domani di essere alla ricerca di luci anomale che non può essere ascritto alla normalità del 4 luglio fuochi d'artificio. Negli ultimi anni, il nostro Centro ha ricevuto molte segnalazioni credibili di strani oggetti che appaiono e permangono, durante fuochi d'artificio. Forniamo qui di seguito i link ad alcuni esempi delle 273 relazioni NUFORC ricevuto per il 4 luglio, 2014. Altri rapporti simili compaiono per la stessa data nel corso degli anni precedenti.
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
http://www.nuforc.org/webreports/111/...
Tuesday, July 14, 2015
Ecco l’ultima e più dettagliata FOTO di Plutone: ci mostra il suo “cuore”
Ciao a tutti cari lettori de "I tempi sono maturi", la sonda della Nasa, News Horizons, è passata alla massima vicinanza dal "pianeta nano" Plutone. Vi avevo annunciato che ci sarebbero state delle sorprese. Bè eccovi accontetati, almeno in parte. Il pianeta nano sembra proprio un corpo celeste gentile, tutto rosa e con un cuore così. Ma queste sono solo alcune delle sorprese da me annunciate, altre emergeranno in futuro, dopo la lunga elaborazione dei dati. Ma di più al momento non vi posso dire, ma vi garantisco che rimarrete sbalorditi. Altro che pianeta nano!
Oliviero Mannucci
Gaffe di Obama al Pentagono: "Stiamo addestrando l'Isis"
Il presidente americano, durante una conferenza stampa al Pentagono, sbaglia a leggere e afferma di sostenere i miliziani dello Stato islamico. La Casa Bianca corre ai ripari.
In una conferenza stampa tenuta lunedì scorso al Pentagono, il presidente americano Barack Obama è incappato in una tremenda gaffe. Davanti ai giornalisti, infatti, ha affermato: "Stiamo accelerando la formazione di forze Isis, inclusi alcuni volontari delle tribù sunnite nella provincia di Anbar". Il presidente americano ha utilizzato l'acronimo "Isil", che sta per Islamic State of Iraq and Levant.
Come è possibile notare dal documento ufficiale pubblicato dalla Casa Bianca, però, dopo la parola "Isil" tra parentesi quadre c'è la parola "iraqi". Il senso della frase sarebbe quindi dovuto essere: "Stiamo accelerando la formazione di forze irachene anti-Isis".
Una gaffe che non è di certo passata inosservata, soprattutto se si
tiene conto del ruolo svolto da alcuni politici americani che, per far
cadere il governo di Assad, hanno favorito alcuni gruppi di ribelli moderati che sono poi andati ad ingrossare le fila dello Stato islamico. In molti si sono quindi chiesti: "Quello di Obama è un lapsus freudiano?". Ai posteri l'ardua sentenza.
Matteo Carnieletto
Fonte
Scoperto il modo per poter toccare e interagire con gli ologrammi: tecnologia di Star Trek più vicina
Uno scienziato della Bristol University ha messo a punto un sistema che
permette di percepire in maniera tattile gli oggetti prodotti da
ologrammi tridimensionali. Oltre alle innumerevoli possibilità
immaginate dall'industria dell'intrattenimento, il sistema potrebbe
avere applicazioni pratiche anche in campo medico, consentendo ai
chirurgi di esplorare una TAC e interagire con la malattia.
Come ben sanno i fans, nell’universo di Star Trek esiste una tecnologia d’intrattenimento d’avvero straordinaria: il Ponte Ologrammi.
Grazie a questa apparecchiatura, i membri dell’equipaggio dell’Enterprise possono immergersi in veri e propri mondi olografici generati dal computer, interagendo con l’ambiente e i personaggi della simulazione come nella vita reale.
Ebbene, questa possibilità tecnologica potrebbe non essere così remota come sembra. Uno scienziato della Bristol University, il dottor Ben Long, ha inventato un sistema che permette di toccare gli ologrammi tridimensionali a mani nude e di percepirne la forma.
Gli “Ologrammi Tattili” messi a punto da Long utilizzano le vibrazioni delle onde sonore, un sistema di ultrasuoni focalizzati che consente di “sentire” e “toccare” ciò che si sta vedendo nel dispositivo: i disturbi dell’aria prodotti dai modelli complessi di ultrasuoni generano l’illusione tattile.
Come spiega l’articolo comparso su New Scientist, il ricercatore ha creato il dispositivo migliorando una versione precedente della tecnologia, la quale proiettava contorni 2D su di uno schermo. Grazie all’aggiunta di un sensore Leap Motion, finalizzato a tracciare la posizione delle mani dell’utente, il dispositivo è stato in grado di generare forme tridimensionali complete.
Praticamente, lo strumento proietta l’ologramma al momento giusto, in modo che la vista e il tatto dell’utente provino l’illusione dell’interazione con l’oggetto generato dal computer.
“Gli ologrammi tattili consentiranno un’immersione più completa nella realtà virtuale, consentendo controlli tangibili nello spazio virtuale”, ha spiegato il dottor Long illustrando le possibili applicazioni del dispositivo. “In futuro sarà possibile sentire anche la sensazione prodotta da diversi materiali”.
Tuttavia, oltre all’intrattenimento, il sistema potrà essere usato anche in campo medico, consentendo ai medici chirurgi, per esempio, di analizzare una TAC e di “sentire” la malattia, in modo da pianificare con precisione l’intervento chirurgico.
Finora, i ricercatori hanno testato diverse forme tra sfere e piramidi. Esse sembrano vibrare dolcemente nello spazio. Il livello di dettaglio di questi oggetti è per il momento limitato, ma le forme non hanno bisogno di essere perfette per evocare un’esperienza coinvolgente: “anche se ci sono discrepanze, il cervello adatta quello che vede a quello che sente, armonizzando il quadro generale”, spiega Long.
Secondo fondi dell’università di Bristol, alcune aziende sarebbero già interessate allo sviluppo della tecnologia per applicazioni commerciali. Il lavoro è stato presentato in occasione della conferenza sulla tecnologia interattiva SIGGRAPH tenutasi il 3 dicembre a Shenshen, Cina.
Fonte
Come ben sanno i fans, nell’universo di Star Trek esiste una tecnologia d’intrattenimento d’avvero straordinaria: il Ponte Ologrammi.
Grazie a questa apparecchiatura, i membri dell’equipaggio dell’Enterprise possono immergersi in veri e propri mondi olografici generati dal computer, interagendo con l’ambiente e i personaggi della simulazione come nella vita reale.
Ebbene, questa possibilità tecnologica potrebbe non essere così remota come sembra. Uno scienziato della Bristol University, il dottor Ben Long, ha inventato un sistema che permette di toccare gli ologrammi tridimensionali a mani nude e di percepirne la forma.
Gli “Ologrammi Tattili” messi a punto da Long utilizzano le vibrazioni delle onde sonore, un sistema di ultrasuoni focalizzati che consente di “sentire” e “toccare” ciò che si sta vedendo nel dispositivo: i disturbi dell’aria prodotti dai modelli complessi di ultrasuoni generano l’illusione tattile.
Come spiega l’articolo comparso su New Scientist, il ricercatore ha creato il dispositivo migliorando una versione precedente della tecnologia, la quale proiettava contorni 2D su di uno schermo. Grazie all’aggiunta di un sensore Leap Motion, finalizzato a tracciare la posizione delle mani dell’utente, il dispositivo è stato in grado di generare forme tridimensionali complete.
Praticamente, lo strumento proietta l’ologramma al momento giusto, in modo che la vista e il tatto dell’utente provino l’illusione dell’interazione con l’oggetto generato dal computer.
“Gli ologrammi tattili consentiranno un’immersione più completa nella realtà virtuale, consentendo controlli tangibili nello spazio virtuale”, ha spiegato il dottor Long illustrando le possibili applicazioni del dispositivo. “In futuro sarà possibile sentire anche la sensazione prodotta da diversi materiali”.
Tuttavia, oltre all’intrattenimento, il sistema potrà essere usato anche in campo medico, consentendo ai medici chirurgi, per esempio, di analizzare una TAC e di “sentire” la malattia, in modo da pianificare con precisione l’intervento chirurgico.
Finora, i ricercatori hanno testato diverse forme tra sfere e piramidi. Esse sembrano vibrare dolcemente nello spazio. Il livello di dettaglio di questi oggetti è per il momento limitato, ma le forme non hanno bisogno di essere perfette per evocare un’esperienza coinvolgente: “anche se ci sono discrepanze, il cervello adatta quello che vede a quello che sente, armonizzando il quadro generale”, spiega Long.
Secondo fondi dell’università di Bristol, alcune aziende sarebbero già interessate allo sviluppo della tecnologia per applicazioni commerciali. Il lavoro è stato presentato in occasione della conferenza sulla tecnologia interattiva SIGGRAPH tenutasi il 3 dicembre a Shenshen, Cina.
Fonte
NWO e Transumanesimo: un chip impiantato sotto la calotta cranica ci trasformerà in Cyberman
Basterà un impianto a renderci più intelligenti? Si afferma l'idea che
l'uomo è un essere limitato e, quindi, deve trasformarsi in un computer
o, meglio, in un cyborg.
Sono tre le rivoluzioni che domineranno i prossimi decenni: quella informatica, quella biologica e quella delle telecomunicazioni.
Tutte e tre stanno già modificando profondamente i modi del pensiero e dell’agire, e quindi del vivere.
Dobbiamo prendere coscienza che l’uomo postmoderno è a una svolta storica: è penetrato nel mistero della genetica e sa di poter modificare i viventi grazie alle tecniche di bioingegneria.
Ciò costituisce un fatto irreversibile che non ha precedenti nella storia. Ora l’elite degli illuminati al potere si prepara ad inaugurare l’era del cyberman. La medicina hi-tech sta trasformando sempre più l’uomo in una macchina.
Nell’estate del 2004, arrivò la notizia dello scienziato inglese Kevin Warwick, professore di cibernetica all’Università di Reading, in Gran Bretagna, che provò sul proprio corpo – già nel lontano 1998 – l’effetto dei chip elettronici, scoprendo che poteva lanciare il suo pensiero in rete.
Gli esperimenti ripresero in più momenti, fino a quando, nel 2002, Warwick, grazie a un centinaio di microelettrodi innestati nelle terminazioni nervose del braccio, fa viaggiare il suo sistema nervoso in internet, comunicando telegraficamente con la moglie e manovrando un robot a migliaia di chilometri di distanza.
Adesso è la volta del professor Frank Guenther, capo del dipartimento Cognitive and Neural Systems dell’Università di Boston. Lo scienziato americano ha aperto il cervello di un uomo e ci ha infilato dentro un sofisticato microchip. L’apparecchio serve a trasformare in linguaggio i pensieri del volontario, impossibilitato a parlare dopo un incidente terribile.
Questa specie di elettrodo viene piazzato sotto la calotta cranica, al confine della zona della corteccia cerebrale predisposta al linguaggio. L’apparecchio rivela gli impulsi del cervello e li trasferisce via radio a un microcomputer esterno che trasforma l’ordine in un programma di sintesi vocale, tipo quelli usati negli ultimi iPhone.
Risultato: il paziente che non poteva parlare adesso parla. Tempo rilevato tra la trasmissione degli impulsi e l’ascolto della voce elettronica: 50 millisecondi.
La domanda che segue è quanto meno logica: una volta che l’impianto sarà lì bello e piazzato, più o meno gentilmente infilato sotto pelle, giusto un pelino sotto, tra la calotta e il cervello vero e proprio: chi ce lo potrà più togliere dalla testa?
E poi, questo trasmettitore, sarà in grado solo di inviare segnali o anche di riceverli, con il rischio di manovrare l’individualità e la volontà delle persone?
Basterà un impianto a renderci dunque più intelligenti? E saremo costretti a denunciare o no di essere portatori di questi “bypass del cervello”? Dovremo fare domanda a qualche autorità (più o meno) etica per essere esonerati dall’installazione di questi impianti? Queste sono le domande che nessuno, da questo momento in poi, riuscirà più a toglierci dalla testa.
Gli aspetti positivi di questa tecnologia sono innegabili, poichè la neurotecnologia offre possibilità concrete per aiutare le persone paraplegiche o audio-video lese. Tra i grandi limiti, però, c’è la proposta di pensare a come sostituire l’impianto celebrale dell’uomo.
Si afferma l’idea che l’uomo è un essere limitato e, quindi, necessariamente, deve trasformarsi in un computer o, meglio, in un cyborg, dando vita a degli ibridi.
Pensiamo al film di Robert Longo, Jhonny Mnemonic, nel quale il protagonista, Johnny, è un ricordante, un corriere-dati che è stato ingaggiato per trasportare software illegale, senza fare domande, in una bolla di memoria inserita chirurgicamente nel proprio cervello, la cui installazione gli ha inoltre provocato la perdita di gran parte dei propri ricordi passati.
Oppure ai cyber-alieni di Star Trek, i borg, umanoidi provenienti da differenti razze, catturati e modificati attraverso impianti cibernetici che hanno potenziato le loro capacità fisiche e mentali, ma che hanno anche annullato la loro volontà individuale.
Scenari descritti recentemente anche da Daniel Wilson, autore di Robopocalypse, in un articolo apparso sul Wall Street Journal, alla vigilia dell’uscita del suo attesissimo Amped. Il termine sta appunto a indicare gli “amplificati”: quelli cioè con le capacità cerebrali amplificate dalle tecniche che fino a ieri sembravano solo fantascienza.
Veramente gli ibridi rappresentano un futuro così eccitante e una nuova frontiera per la scienza? Kevin Warwick considera i cyborg in termini di upgrade mentali, con un cervello in parte umano e in parte artificiale.
I cyborg saranna avanzati nel comunicare, nella conoscenza, nel movimento, come pure dei sensi extra. E saranno, addirittura, capaci di pensare in più di tre dimensioni. Ma che cosa ne sarà del vissuto affettivo, artistico e spirituale del cyberman?
La tecnologia non è in grado di rispondere, nè di interpretare il grande mistero della persona umana e della sua esistenza. A questo, dunque, conviene restare con il vecchio e debole uomo che è ancora alla ricerca delle sue origini e del suo destino, di un compimento, di un’anima.
Fonte
Sono tre le rivoluzioni che domineranno i prossimi decenni: quella informatica, quella biologica e quella delle telecomunicazioni.
Tutte e tre stanno già modificando profondamente i modi del pensiero e dell’agire, e quindi del vivere.
Dobbiamo prendere coscienza che l’uomo postmoderno è a una svolta storica: è penetrato nel mistero della genetica e sa di poter modificare i viventi grazie alle tecniche di bioingegneria.
Ciò costituisce un fatto irreversibile che non ha precedenti nella storia. Ora l’elite degli illuminati al potere si prepara ad inaugurare l’era del cyberman. La medicina hi-tech sta trasformando sempre più l’uomo in una macchina.
Nell’estate del 2004, arrivò la notizia dello scienziato inglese Kevin Warwick, professore di cibernetica all’Università di Reading, in Gran Bretagna, che provò sul proprio corpo – già nel lontano 1998 – l’effetto dei chip elettronici, scoprendo che poteva lanciare il suo pensiero in rete.
Gli esperimenti ripresero in più momenti, fino a quando, nel 2002, Warwick, grazie a un centinaio di microelettrodi innestati nelle terminazioni nervose del braccio, fa viaggiare il suo sistema nervoso in internet, comunicando telegraficamente con la moglie e manovrando un robot a migliaia di chilometri di distanza.
Adesso è la volta del professor Frank Guenther, capo del dipartimento Cognitive and Neural Systems dell’Università di Boston. Lo scienziato americano ha aperto il cervello di un uomo e ci ha infilato dentro un sofisticato microchip. L’apparecchio serve a trasformare in linguaggio i pensieri del volontario, impossibilitato a parlare dopo un incidente terribile.
Questa specie di elettrodo viene piazzato sotto la calotta cranica, al confine della zona della corteccia cerebrale predisposta al linguaggio. L’apparecchio rivela gli impulsi del cervello e li trasferisce via radio a un microcomputer esterno che trasforma l’ordine in un programma di sintesi vocale, tipo quelli usati negli ultimi iPhone.
Risultato: il paziente che non poteva parlare adesso parla. Tempo rilevato tra la trasmissione degli impulsi e l’ascolto della voce elettronica: 50 millisecondi.
La domanda che segue è quanto meno logica: una volta che l’impianto sarà lì bello e piazzato, più o meno gentilmente infilato sotto pelle, giusto un pelino sotto, tra la calotta e il cervello vero e proprio: chi ce lo potrà più togliere dalla testa?
E poi, questo trasmettitore, sarà in grado solo di inviare segnali o anche di riceverli, con il rischio di manovrare l’individualità e la volontà delle persone?
Un passo verso la creazione di una “super-specie”
I neuroimpianti potranno presto essere impiegati anche per aiutare a sviluppare tra i cosiddetti normodotati qualità e tecniche oggi conquistabili solo a fatica. L’elettrodo che ci sveglia quando l’attenzione cala. L’elettrodo che sviluppa udito e vista. O quello che favorisce le sinapsi e quindi ci aiuta a leggere più velocemente il mondo.Basterà un impianto a renderci dunque più intelligenti? E saremo costretti a denunciare o no di essere portatori di questi “bypass del cervello”? Dovremo fare domanda a qualche autorità (più o meno) etica per essere esonerati dall’installazione di questi impianti? Queste sono le domande che nessuno, da questo momento in poi, riuscirà più a toglierci dalla testa.
Gli aspetti positivi di questa tecnologia sono innegabili, poichè la neurotecnologia offre possibilità concrete per aiutare le persone paraplegiche o audio-video lese. Tra i grandi limiti, però, c’è la proposta di pensare a come sostituire l’impianto celebrale dell’uomo.
Si afferma l’idea che l’uomo è un essere limitato e, quindi, necessariamente, deve trasformarsi in un computer o, meglio, in un cyborg, dando vita a degli ibridi.
La fantascienza ci ha già messo in guardia
Film e romanzi sci-fi hanno spesso descritto scenari abitati da cyberuomini, a metà strada tra l’uomo e la macchina.Pensiamo al film di Robert Longo, Jhonny Mnemonic, nel quale il protagonista, Johnny, è un ricordante, un corriere-dati che è stato ingaggiato per trasportare software illegale, senza fare domande, in una bolla di memoria inserita chirurgicamente nel proprio cervello, la cui installazione gli ha inoltre provocato la perdita di gran parte dei propri ricordi passati.
Oppure ai cyber-alieni di Star Trek, i borg, umanoidi provenienti da differenti razze, catturati e modificati attraverso impianti cibernetici che hanno potenziato le loro capacità fisiche e mentali, ma che hanno anche annullato la loro volontà individuale.
Scenari descritti recentemente anche da Daniel Wilson, autore di Robopocalypse, in un articolo apparso sul Wall Street Journal, alla vigilia dell’uscita del suo attesissimo Amped. Il termine sta appunto a indicare gli “amplificati”: quelli cioè con le capacità cerebrali amplificate dalle tecniche che fino a ieri sembravano solo fantascienza.
Si parla ormai di transumanesimo
Si tratta di un vero e proprio movimento tecnofilosofico che crede nella trasformazione della razza umana nei cyborg. L’ibrido uomo-macchina, infatti, viene visto come la realizzazione di un’umanità superiore, più potente e con più capacità dei quella attuale.Veramente gli ibridi rappresentano un futuro così eccitante e una nuova frontiera per la scienza? Kevin Warwick considera i cyborg in termini di upgrade mentali, con un cervello in parte umano e in parte artificiale.
I cyborg saranna avanzati nel comunicare, nella conoscenza, nel movimento, come pure dei sensi extra. E saranno, addirittura, capaci di pensare in più di tre dimensioni. Ma che cosa ne sarà del vissuto affettivo, artistico e spirituale del cyberman?
La tecnologia non è in grado di rispondere, nè di interpretare il grande mistero della persona umana e della sua esistenza. A questo, dunque, conviene restare con il vecchio e debole uomo che è ancora alla ricerca delle sue origini e del suo destino, di un compimento, di un’anima.
Fonte
Rendlesham Forest UFO sighting 'new evidence' claim
New evidence has been gathered to
back up claims a UFO landed near a US airbase in Suffolk, a former
deputy commander has claimed.
He says he now has statements from radar operators at RAF Bentwaters and nearby Wattisham airfield that an unknown object was tracked at the time.
Col Halt claimed it was seen by himself and base security staff.
The 75-year-old, who was deputy commander at the Bentwaters base and now lives in the US state of Virginia, said some former service people had not wanted to speak until they retired but had now provided written statements to him.
The Ministry of Defence told the BBC it no longer deals with reports of UFOs.
Rendlesham Forest UFO mystery: who, what, where?
- United States Air Force security personnel John Burroughs and Jim Penniston were the first to report sightings of strange lights on 26 December 1980
- Col Halt recorded a running commentary into a dictation device of their efforts to find the source of the lights
- RAF Bentwaters was an airbase used by the United States Air Force during the Cold War until 1993
- Other suggestions as to what was seen at Rendlesham include military project testing, a helicopter carrying a dummy Apollo capsule, light from the Orford Ness lighthouse and pranks by airmen
- In 1983, the News of the World ran a front page story which proclaimed: "UFO LANDS IN SUFFOLK, And that's OFFICIAL"
"At Wattisham, they picked up what they called a 'bogie' and lost it near Rendlesham Forest.
"Whatever was there was clearly under intelligent control."
UFO researcher John Hanson said he found Col Halt to be a reliable witness and there had been a "concerted effort to hide the truth".
He said the evidence of the UFO being picked up by radar seriously undermined the suggestion by the government at the time that the reported phenomena was due to witnesses seeing the light from Orfordness lighthouse and misinterpreting what they saw.
Source
Brasile, gli ‘extraterrestri’ di Quixada: molti sanno, ma non hanno voglia di parlarne
Venerdì sera scorso Globo Reporter (Brasile) ha passato un dettagliato servizio sulla vicenda di Quixada, paese del Cearà (Stato del nord-est del paese), i cui abitanti affermano di avere ripetutamente contatti con extraterrestri. Le testimonianze, dettagliate, anche di artigiani, professori, ingegneri e avvocati, sono impressionanti. Qui il link.
Il Brasile non è certo nuovo a questo genere di cose. In passato ci furono persino interventi dell’esercito in aree isolate del Mato Grosso, del Minas Gerais e dell’Amazzonia.
Tempo fa scelsi il Maranhao, Stato del nord del Brasile, il quale confina col Cearà, come meta preferenziale per alcuni miei viaggi, per via delle sue caratteristiche selvagge e di forte tradizione culturale. Si tratta di un’area in gran parte disabitata dove, nelle zone rurali, è ancora molto facile imbattersi in carri trainati da buoi. La natura è incontaminata e mozza il fiato. Le coste sono molto frastagliate, ricche di foci di fiumi e lagune. Le maree molto grandi. Si tratta di luoghi davvero incredibili.
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La barriera corallina si estende molto al largo e, sebbene potrebbe essere una meta prelibata per i subacquei, vive del tutto indisturbata a causa di forti correnti che impediscono la navigazione sicura in quelle acque. L’area è resa ancora più interessante dai numerosi relitti lasciati da chi ha osato incrociare in quelle acque. Gli unici che si avventurano al largo sono esperti navigatori locali e pescatori. E sono proprio questi ultimi ad avermi informato di avvistamenti molto strani che avvengono in quelle acque ormai da anni. Alcuni di questi avvistamenti sono molto ravvicinati.
Mauricy – @MauroVillone
Tra di essi un pescatore molto esperto, Mauricy, appassionato del mare e del suo lavoro. La sua è una professione complessa che richiede notevoli conoscenze. Non si tratta solo di andare in mare con una barca e gettare una rete. Bisogna conoscere l’oceano, le maree, le onde, i venti, le imbarcazioni, le vele, i motori, le tempeste, le stagioni, i pesci, i compagni di lavoro, la luce, i giorni, le notti, il buio e, soprattutto, se stessi e la solitudine. “Spesso – mi racconta Mauricy – quando mi trovo in mare aperto sono preso da un’euforia mistica che non mi so spiegare. E spesso non ho nessuna voglia di tornare sulla terraferma. Come se volessi perdermi per sempre nel buio e nell’oceano”.
Le maree qui possono essere enormi. Durante la bassa marea ci si può avventurare per chilometri e chilometri su pianure e dune di sabbia di solito nascoste dall’oceano, occorre solo calcolare bene i tempi per il ritorno in modo da non farsi sorprendere dal repentino ritorno dell’acqua, quando la marea risale molto velocemente. Il tutto in un silenzio così totale da permettere di sentire il fruscio di coppie o gruppi di uccelli che passano velocissimi. Sono spesso uccelli straordinari dai piumaggi improbabili, dal bianco puro al rosso vermiglio.
In questo paradiso i pescatori professionisti, come Mauricy, possono ancora permettersi di vivere del loro lavoro e farlo volentieri, con molto amore. Passano in mare aperto diversi giorni e diverse notti di seguito.
“In queste notti – ci racconta Mauricy – è ormai una consuetudine da anni, per noi pescatori, vedere spessissimo all’orizzonte delle piccole luci che si spostano. Non sappiamo cosa siano e non possono essere altre barche poiché si vedono sopra l’orizzonte. Non sono stelle poiché sono in movimento e non possono essere aerei poiché si spostano avanti e indietro e a destra e a sinistra. Nemmeno elicotteri poiché non si sente alcun rumore e d’altra parte non avrebbe alcun senso una flotta di elicotteri al largo di un posto ai confini del mondo e in mare aperto di notte.”
Una sera lo convincemmo a raccontarci di più su questa storia. E lui continuò: “Di queste cose non ne parlo troppo volentieri con nessuno perché mi fanno paura e perché temo di essere preso per pazzo o per un mitomane. Più di una volta, anche di recente, è successo che quelle luci si siano avvicinate. Sebbene in genere in mare non abbiamo paura di niente, nemmeno del buio – come vi dicevo addirittura a volte siamo come rapiti dal desiderio di non tornare – quando accadono certe cose ci spaventiamo parecchio, perché non sappiamo cosa siano. Due o tre volte ci è successo di trovarci impietriti dal terrore quando le luci ci hanno raggiunti, nel silenzio totale. Una luce grande, accecante, come proveniente dal di sotto di un qualcosa di volante, ha stazionato per un certo tempo nel silenzio assoluto, non saprei dirti quanto, forse qualche minuto, sopra la nostra barca. Eravamo in cinque o sei uomini abituatissimi a stare per interi giorni e notti in mare. Terrorizzati. Io sono rimasto paralizzato, non riuscivo più a muovermi. Ricordo solo che uno o due di noi si sono buttati in acqua in preda al panico. Forse qualcun altro si è rifugiato sottocoperta o sul ponte della barca coprendosi la testa. Orribile. Nessuno sa di cosa si tratti. Non ne possiamo parlare con nessuno perché ci prenderebbero per pazzi, lo dico a voi perché mi fido e vi interessano queste cose. Ma a parlarne con la polizia non ci penso nemmeno.”
“Di cosa pensi potrebbe trattarsi Mauricy?” – gli chiedo.
“Non ne ho la minima idea, ma posso dirti un’altra cosa. Nelle foreste qui intorno, specie in passato era abbastanza consueto per i contadini trovare carcasse di animali, specialmente cani, abbandonate, con la scatola cranica integra, ma completamente svuotata attraverso un piccolo foro. Nessuno sapeva cosa pensare anche perché chi vive qui è gente umile e non certo intellettuali o ricercatori. Puoi chiedere in giro e te lo confermeranno, anche se nessuno ne parla troppo volentieri.”
È così. Molti sanno di questi ritrovamenti, ma non hanno troppa voglia di parlarne.
Nella zona, a una certa distanza sul piano dei trasporti terrestri, ma vicinissimo sul piano aereo, si trova la base aerospaziale brasiliana di Alcântara, pochi chilometri a ovest della capitale del Maranhao, Sao Luis (Centro de Lançamento de Alcântara, CLA). Si tratta di una base creata nel 1989 proprio in questa zona molto poco battuta e popolata, per poter realizzare i lanci di satelliti senza dare disturbo a zone urbane vicine. Probabilmente non c’entra nulla.
Rimangono i misteri e le testimonianze assurde che probabilmente molti si affretteranno a liquidare come isteria collettiva, mentre altri le considereranno segni di un imminente contatto.
Mauro Villone
Fonte
INGEGNERE AEROSPAZIALE RIVELA: "HO INSTALLATO DISPOSITIVI CHEMTRAIL SUGLI AEREI"
Lunedi 12 maggio 2014, a Dresda, durante una manifestazione, un ragazzo
si è fatto avanti, durante la sessione aperta, ha preso il microfono e
ha detto al pubblico di aver partecipato all’installazione dei dispositivi delle scie chimiche sugli aerei.
Indovinate cosa è successo quando è andato dai rappresentanti locali,
con prove alla mano. È stato licenziato dal suo lavoro pochi giorni dopo
e non può più lavorare nel settore aerospaziale!
Di seguito la traduzione dell’intervento:
Ciao a tutti.
È fantastico vedere così tanta gente. Lasciatemi dire questo riguardo la pace. Noi che qui stiamo dimostrando per la pace, siamo quelli che usano il proprio cervello, pensano con la propria mente, processano le informazioni e traggono le proprie conclusioni. Sono convinto che questa è la vera ragione del perché, noi come movimento di pace, veniamo continuamente screditati. Io sono un ingegnere aerospaziale. Riparo aeroplani ecc. Lasciate che vi dica brevemente quello che ho fatto.
Ho lavorato presso la speciale base aerea militare di Oberpfaffenhofen dove installavo i dispositivi di IRRORAZIONE sugli aerei che servono per spruzzare sostanze tossiche nel cielo. Dopo di che sono andato dai rappresentati locali del partito dei Verdi con le prove di tutto ciò nelle mie mani. Gli dissi: “Guardate. Questi sono i fatti e queste sono le prove e sono pronto a testimoniare davanti ad una commissione investigativa”.
Tre giorni dopo, quello che è successo, è che il mio capo è venuto a trovarmi a casa mia e mi disse: “Mi dispiace ma devo licenziarti perché sto ricevendo enormi pressioni dall’alto che non posso più stare in piedi”. Fondamentalmente non ho trovato nessun altro lavoro nel settore aerospaziale. Se volete saperne di più, dovete solo venire con me. Ho tutta la documentazione qui con me.
È fantastico vedere così tanta gente. Lasciatemi dire questo riguardo la pace. Noi che qui stiamo dimostrando per la pace, siamo quelli che usano il proprio cervello, pensano con la propria mente, processano le informazioni e traggono le proprie conclusioni. Sono convinto che questa è la vera ragione del perché, noi come movimento di pace, veniamo continuamente screditati. Io sono un ingegnere aerospaziale. Riparo aeroplani ecc. Lasciate che vi dica brevemente quello che ho fatto.
Ho lavorato presso la speciale base aerea militare di Oberpfaffenhofen dove installavo i dispositivi di IRRORAZIONE sugli aerei che servono per spruzzare sostanze tossiche nel cielo. Dopo di che sono andato dai rappresentati locali del partito dei Verdi con le prove di tutto ciò nelle mie mani. Gli dissi: “Guardate. Questi sono i fatti e queste sono le prove e sono pronto a testimoniare davanti ad una commissione investigativa”.
Tre giorni dopo, quello che è successo, è che il mio capo è venuto a trovarmi a casa mia e mi disse: “Mi dispiace ma devo licenziarti perché sto ricevendo enormi pressioni dall’alto che non posso più stare in piedi”. Fondamentalmente non ho trovato nessun altro lavoro nel settore aerospaziale. Se volete saperne di più, dovete solo venire con me. Ho tutta la documentazione qui con me.
Ora torniamo al processo d’installazione. Noi spogliavamo l’aereo di
tutto e montavamo le cisterne, installavamo il cablaggio ed i
dispositivi d’irrorazione. Io ero un lavoratore civile della base
supervisionato dai militari. Quando il nostro lavoro era finito, ci
dicevano che quello era un test condotto dall’Aeronautica e
dall’Amministrazione Spaziale Tedesca. Ciò significava che, mentre
l’aereo con i dispositivi d’irrorazione sarebbe andato avanti, un
secondo aereo sarebbe seguito alle sue spalle e avrebbe condotto le
misurazioni.
In pratica: “Vogliamo solo scoprire come le particelle si comportano e si propagano”. Così, quando finivamo con le installazioni, dei militari venivano da noi e ci istruivano su come indossare vestiti protettivi e maschere per respirare, in quanto, stavano andando a riempire le cisterne con sostanze come: solfuro di alluminio e ossido di bario, insieme ad altamente tossici polimeri di nano particelle. Questo è quanto. Voglio solo dire che ci stiamo avviando verso una catastrofe ecologica e a quelli che non mi credono dico: per favore venite qui e vi mostrerò le foto che provano quello che dico. Sono disposto a testimoniare davanti a qualsiasi commissione investigativa.
In pratica: “Vogliamo solo scoprire come le particelle si comportano e si propagano”. Così, quando finivamo con le installazioni, dei militari venivano da noi e ci istruivano su come indossare vestiti protettivi e maschere per respirare, in quanto, stavano andando a riempire le cisterne con sostanze come: solfuro di alluminio e ossido di bario, insieme ad altamente tossici polimeri di nano particelle. Questo è quanto. Voglio solo dire che ci stiamo avviando verso una catastrofe ecologica e a quelli che non mi credono dico: per favore venite qui e vi mostrerò le foto che provano quello che dico. Sono disposto a testimoniare davanti a qualsiasi commissione investigativa.
Grazie.
Unexplained UFO Sightings 4th of July NORAD TRACKS UFOs! INSIDE INFO! 2015
Unexplained UFO Sightings NORAD TRACKS UFOs! INSIDE INFORMATION! A caller shares his knowledge of what NORAD knows about UFOs!
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NAVY Whistle Blower DISCHARGED FOR REPORTING UFO SIGHTING! National Security Compromised! 2015
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Compromised! During the 1970s aboard a NAVY U.S. Vessel A Navy Nuclear
Engineer has A very Close Encounter With a Massive UFO! "F-1" Shares For
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Cover it up!
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UFO Sightings BIOLOGICAL UFO ESCAPES FROM MILITARY BASE!? Purple Jelly Fish UFO 2015
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Blake: Hi Mike!
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Blake: whats your area code and I will get you in right away :)
Mike Check Original link https://youtu.be/wusesCy_es4
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Alien Saucer UFO Jumps Dimensions Over Military Base - Share This 7/11/2015
Secureteam10
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the government coverup and alien activity caught on tape. Disclosure is
coming! Stay tuned my friends.
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Leaked Russian Video Of UFO Near Space Station
Looks
like somebody inside the Russian space agency wants us to see what is
really going on up there! In this video the Progress Cargo Ship is seen
in the lower right slowly approaching the International Space Station.
But, then out of the darkness a large unknow object is seen in the
video. Leave your comments below.
http://spaceflightnow.com/2015/04/28/...
http://spaceflightnow.com/2015/04/28/...
Strange UFO Expanding And Retracting Flying Saucer Close To JFK Airport In NY July 2015 HD
A
mysterious UFO was recorded flying in the background of a commercial
Airliner. This UFO video was recorded in NY close to the JFK Airport
(John F. Kennedy International Airport). The UFO appears to be morphing
as it flies far off into the background of the plane. Upon further
inspection, this strange UFO appears to be expanding and retracting as
it flies across the sky. What do you think? Hope you enjoy this
mysterious UFO video!
Sunday, July 12, 2015
Incidente nucleare e contaminazione degli alimenti, la proposta indecente dell’Ue
Criirad lancia una petizione e chiede una mobilitazione massiccia contro il progetto Euratom
Nel 1987, all’indomani della catastrofe nucleare di Chernobyl, gli esperti di Euratom fissarono dei livelli massimi ammissibili di contaminazione radioattiva (LMA) degli alimenti, ma secondo la Commission de Recherche et d’Information Indépendantes sur la radioactivité (Criirad), ora la Commissione europea ha elaborato un progetto di regolamento che fissa i LMA da applicare agli alimenti in caso di incidente nucleare. Un progetto è in fase di esame del Parlamento europeo per un parere e del Consiglio dell’Unione europea per la decisione.
La Criirad spiega che «Vengono fissati dei limiti per 4 gruppi di radionuclidi e 5 categorie di alimenti, acqua potabile inclusa. Non è stata apportata alcuna modifica ai valori stabiliti nel 1987-1989. Se i livelli di contaminazione misurati negli alimenti non oltrepassano i LMA, gli alimenti potranno essere liberamente commercializzati all’interno dell’Ue, o importati da Paesi terzi. Livelli di rischio inaccettabili Secondo la Commissione europea, il progetto garantirebbe il rispetto del limite massimo di dose efficace di 1 mSv/anno (che corrisponde a un livello di rischio già elevato)».
Il noto centro studi francese sottolinea che «Questa affermazione è completamente falsa. Le verifiche effettuate dalla Criirad evidenziano delle dosi 10 volte superiori (fino a 100 volte nei casi estremi) e mostrano che i bambini pagheranno il prezzo più alto. Un accumulo incredibile di anomalie gravissime e tendenziose La Criirad ha esaminato attentamente il rapporto scientifico che convalida la scelta dei Livelli Massimi Ammissibili di contaminazione radioattiva».
L’organizzazione francese fa notare che «Tale documento è stato elaborato nel 1998 dagli esperti ufficiali della Commissione (esperti detti Euratom perché nominati in virtù dell’articolo 31 del trattato Euratom). L’analisi critica ha permesso alla Criirad di evidenziare tutta una serie di errori, di incoerenze e di irregolarità gravi che vanno tutti nello stesso senso: minimizzare i rischi (inducendo così a fissare dei limiti di contaminazione eccessivamente elevati)».
Criirad fa l’esempio di una incoerenza assoluta e invalidante, tra la premesse per il calcolo dei limiti e il loro campo di applicazione: «Secondo gli stessi esperti, i Livelli Massimi Assimibili del regolamento europeo sono stati definiti per l’impatto di un incidente lontano, accaduto a più di 1000 km dalle frontiere dell’Unione europea. Forti di questa premessa, gli esperti hanno considerato che la contaminazione riguarderebbe solo una piccola parte della razione alimentare dei consumatori europei (10% di alimenti solidi, 1% di acqua potabile). C’è però un problema: il regolamento si applica per ogni incidente, compresi quelli che accadrebbero in Europa! Ma in questo caso le premesse del calcolo non reggono più: la percentuale di alimenti contaminati sarebbe considerevolmente più elevata, il che impone dei limiti molto più bassi! Occorre: o ribassare in modo drastico i LMA, o elaborare un secondo documento applicabile agli incidenti nucleari che potrebbero colpire gravemente gli Stati membri dell’Ue».
Per Criirad e le associazioni no-nuke francesi «E’ urgente: il 42% dei 432 reattori nucleari in funzione nel mondo sono collocati in Europa. Quindi è molto elevata la probabilità che il prossimo incidente tocchi a noi. Visto il numero e la gravità delle anomalie evidenziate, è importante che tutte le responsabilità siano stabilite, tanto a livello degli esperti che della Commissione, tanto a livello dei parlamentari che degli Stati membri».
Per questo Criirad ha chiesto al Commissario europeo in carica per la salute pubblica e la sicurezza alimentare, di «comunicare i nominativi degli esperti Euratom autori della perizia del 1998 e del parere favorevole del 2012» e sono in preparazione iniziative innanzitutto nei confronti del Parlamento europeo, che dovrà pronunciarsi sul progetto il 6 luglio 2015.
La Criirad chiama tutti i cittadini europei a «mobilitarsi per difendere la loro salute e quella dei propri figli» e ci in vita ad informarci e firmare e diffondere, la petizione “Proteggiamo la nostra salute in caso di incidente nucleare” che chiede «una rielaborazione completa, trasparente e democratica della regolamentazione applicabile in caso di incidente».
Fonte
Nel 1987, all’indomani della catastrofe nucleare di Chernobyl, gli esperti di Euratom fissarono dei livelli massimi ammissibili di contaminazione radioattiva (LMA) degli alimenti, ma secondo la Commission de Recherche et d’Information Indépendantes sur la radioactivité (Criirad), ora la Commissione europea ha elaborato un progetto di regolamento che fissa i LMA da applicare agli alimenti in caso di incidente nucleare. Un progetto è in fase di esame del Parlamento europeo per un parere e del Consiglio dell’Unione europea per la decisione.
La Criirad spiega che «Vengono fissati dei limiti per 4 gruppi di radionuclidi e 5 categorie di alimenti, acqua potabile inclusa. Non è stata apportata alcuna modifica ai valori stabiliti nel 1987-1989. Se i livelli di contaminazione misurati negli alimenti non oltrepassano i LMA, gli alimenti potranno essere liberamente commercializzati all’interno dell’Ue, o importati da Paesi terzi. Livelli di rischio inaccettabili Secondo la Commissione europea, il progetto garantirebbe il rispetto del limite massimo di dose efficace di 1 mSv/anno (che corrisponde a un livello di rischio già elevato)».
Il noto centro studi francese sottolinea che «Questa affermazione è completamente falsa. Le verifiche effettuate dalla Criirad evidenziano delle dosi 10 volte superiori (fino a 100 volte nei casi estremi) e mostrano che i bambini pagheranno il prezzo più alto. Un accumulo incredibile di anomalie gravissime e tendenziose La Criirad ha esaminato attentamente il rapporto scientifico che convalida la scelta dei Livelli Massimi Ammissibili di contaminazione radioattiva».
L’organizzazione francese fa notare che «Tale documento è stato elaborato nel 1998 dagli esperti ufficiali della Commissione (esperti detti Euratom perché nominati in virtù dell’articolo 31 del trattato Euratom). L’analisi critica ha permesso alla Criirad di evidenziare tutta una serie di errori, di incoerenze e di irregolarità gravi che vanno tutti nello stesso senso: minimizzare i rischi (inducendo così a fissare dei limiti di contaminazione eccessivamente elevati)».
Criirad fa l’esempio di una incoerenza assoluta e invalidante, tra la premesse per il calcolo dei limiti e il loro campo di applicazione: «Secondo gli stessi esperti, i Livelli Massimi Assimibili del regolamento europeo sono stati definiti per l’impatto di un incidente lontano, accaduto a più di 1000 km dalle frontiere dell’Unione europea. Forti di questa premessa, gli esperti hanno considerato che la contaminazione riguarderebbe solo una piccola parte della razione alimentare dei consumatori europei (10% di alimenti solidi, 1% di acqua potabile). C’è però un problema: il regolamento si applica per ogni incidente, compresi quelli che accadrebbero in Europa! Ma in questo caso le premesse del calcolo non reggono più: la percentuale di alimenti contaminati sarebbe considerevolmente più elevata, il che impone dei limiti molto più bassi! Occorre: o ribassare in modo drastico i LMA, o elaborare un secondo documento applicabile agli incidenti nucleari che potrebbero colpire gravemente gli Stati membri dell’Ue».
Per Criirad e le associazioni no-nuke francesi «E’ urgente: il 42% dei 432 reattori nucleari in funzione nel mondo sono collocati in Europa. Quindi è molto elevata la probabilità che il prossimo incidente tocchi a noi. Visto il numero e la gravità delle anomalie evidenziate, è importante che tutte le responsabilità siano stabilite, tanto a livello degli esperti che della Commissione, tanto a livello dei parlamentari che degli Stati membri».
Per questo Criirad ha chiesto al Commissario europeo in carica per la salute pubblica e la sicurezza alimentare, di «comunicare i nominativi degli esperti Euratom autori della perizia del 1998 e del parere favorevole del 2012» e sono in preparazione iniziative innanzitutto nei confronti del Parlamento europeo, che dovrà pronunciarsi sul progetto il 6 luglio 2015.
La Criirad chiama tutti i cittadini europei a «mobilitarsi per difendere la loro salute e quella dei propri figli» e ci in vita ad informarci e firmare e diffondere, la petizione “Proteggiamo la nostra salute in caso di incidente nucleare” che chiede «una rielaborazione completa, trasparente e democratica della regolamentazione applicabile in caso di incidente».
Fonte
Rover's-Eye View of Marathon on Mars
Road
trip! This compilation of images from hazard-avoidance cameras on
NASA's Mars Exploration Rover Opportunity between January 2004 and April
2015 shows the rover's-eye-view of the Martian marathon covering 26.2
miles(42.2 kilometers) from its landing location. A map of the rover's
path is on the right.
Batteri su Marte per agevolare la colonizzazione umana
I batteri potrebbero produrre su Marte l'ossigeno che serve all'uomo per vivere. La NASA pensa di spedirli in scatole metalliche e metterli a contatto con il suolo usando i rover.
La NASA vuole spedire batteri su Marte per agevolare l'arrivo dell'uomo. Da tempo si parla di terraformazione del Pianeta Rosso. Al proposito sembra che la NASA stia considerando la possibilità di inviare prima un'altra forma di vita – microscopici batteri - che potrebbe modificare l'ecosistema del pianeta, rendendolo più "abitabile".
Per valutarne la fattibilità l'agenzia spaziale statunitense ha finanziato una ricerca sull'invio di batteri che potrebbero agevolare gli astronauti che in futuro atterreranno sul Pianeta Rosso. Sempre in linea teorica, i microorganismi dovrebbero essere stipati all'interno di piccole scatole metalliche ed essere depositati nel suolo marziano da un robot come per esempio il rover Curiosity. Le interazioni tra i batteri e il terreno dovrebbero poi produrre ossigeno e sviluppare – molto lentamente - un ambiente abitabile.
Al momento il progetto è in fase di incubazione e gli scienziati stanno studiando il comportamento di diversi batteri, inserendoli in piccoli contenitori noti come "Mars room" in cui sono replicate le condizioni marziane.
Elena Re Garbagnati
Fonte
I primi 4 astronauti per il 'ritorno al volo' della Nasa
Fra loro la donna 'dei record'
La Nasa ha fatto un altro passo verso il suo 'ritorno' al trasporto di uomini nello spazio, dopo l'era dello Space shuttle: sono state selezionati i primi quattro astronauti destinate a volare sulle navette costruite e gestire per la Nasa da aziende private. Sono tutti veterani e tra loro c'è anche Sunita Williams, la donna che detiene il record di permanenza in orbita. Con Sunita Williams sono stati selezionati Robert Behnken, Eric Boe e Douglas Hurley. Tutti si addestreranno sia con le capsule della Boeing sia con quelle della Space X, i cui primi lanci sono in programma nel 2017.
Fonte
La NASA ha fatto un’app per farci esplorare Marte
La NASA vuole portarvi subito su Marte, senza farvi muovere da casa. La National Aeronautics and Space Administration ha realizzato un’applicazione in stile Google Earth che permette l’esplorazione del pianeta rosso.
L’applicazione Web include una serie di strumenti per calcolare la distanza, utilizzando unità standard o altre che sono più facili da interpretare. Per esempio, grazie al software abbiamo scoperto che il cratere Poynting si estende su una superficie uguale a quella di 909 campi da calcio.
Se una caratteristica vi colpisce particolarmente potete riprodurla in 3D stampando il file STL. Un elenco di segnalibri inseriti dalla NASA rende più semplice la scoperta degli elementi più caratteristici del pianeta rosso.
Fonte
La Nasa progetta una base lunare illuminata dai Trans Formers
Un nuvo progetto dell’Agenzia spaziale Usa vuole costruire un
laboratorio permanente all’interno di un cratere lunare, usando
riflettori robotici per illuminarne il fondo e rifornire la base di
energia
Un fondo ghiacciato da cui estrarre acqua, idrogeno e ossigeno, e pareti alte quattro chilometri per difendere gli astronauti dai pericoli della superficie lunare. Sono le condizioni presenti sul fondo del cratere di Shackleton, nel polo Sud della Luna, perfette, almeno secondo la Nasa , per realizzare un insediamento umano di lunga durata. Unico problema: come portare luce, calore ed energia fino al fondo del cratere? La soluzione potrebbero essere i TransFormer, eliostati (cioè specchi robotizzati che seguono lo spostamento del sole) montati sulle pendici del cratere, che proietterebbero la luce solare dove serve, per illuminare e riscaldare la colonia. Il progetto arriva dal Jet Propulsion Laboratory, e ha vinto un finanziamento di circa 500mila dollari nell’ambito dei progetti Niac della Nasa (Innovative Advanced Concepts).
Il progetto prevede una prima fase in cui verrebbero installati i TransFormer, che una volta in funzione potrebbero proiettare un cono di luce su una squadra di rover, scaldandoli e alimentandoli lungo il percorso verso il fondo del cratere. Arrivate a destinazione, le sonde robotiche inizierebbero quindi a costruire l’habitat per gli astronauti, e le strutture di ricerca e di estrazione. Completati i lavori, una schiera di TransFormer disposti a cerchio tutto intorno al cratere permetterebbero di illuminare la base 24 ore al giorno, garantendo circa un megawatt di energia solare per ogni riflettore.
Si creerebbe così un micro-ambiente mite (mild micro-environment), in una zona altrimenti estrema, che da milioni di anni non viene raggiunta dalla luce del Sole, e le temperature si aggirano intorno ai -170 gradi . Non proprio un piano per terraformare la Luna, come lo descrive (erroneamente) la rivista Popular Science, ma comunque un progetto estremamente ambizioso, che permetterebbe di costruire un incredibile laboratorio permanente dotato di aria, acqua, luce e calore. Da qui si potrebbe studiare approfonditamente la superficie del satellite e, ipotizzano gli scienziati della Nasa, si potrebbe forse dare il via alla più grande produzione di idrogeno e ossigeno liquido al di fuori del nostro pianeta, da usare nel corso di futuri viaggi interplanetari.
Simone Valesini
Fonte
Un fondo ghiacciato da cui estrarre acqua, idrogeno e ossigeno, e pareti alte quattro chilometri per difendere gli astronauti dai pericoli della superficie lunare. Sono le condizioni presenti sul fondo del cratere di Shackleton, nel polo Sud della Luna, perfette, almeno secondo la Nasa , per realizzare un insediamento umano di lunga durata. Unico problema: come portare luce, calore ed energia fino al fondo del cratere? La soluzione potrebbero essere i TransFormer, eliostati (cioè specchi robotizzati che seguono lo spostamento del sole) montati sulle pendici del cratere, che proietterebbero la luce solare dove serve, per illuminare e riscaldare la colonia. Il progetto arriva dal Jet Propulsion Laboratory, e ha vinto un finanziamento di circa 500mila dollari nell’ambito dei progetti Niac della Nasa (Innovative Advanced Concepts).
Il progetto prevede una prima fase in cui verrebbero installati i TransFormer, che una volta in funzione potrebbero proiettare un cono di luce su una squadra di rover, scaldandoli e alimentandoli lungo il percorso verso il fondo del cratere. Arrivate a destinazione, le sonde robotiche inizierebbero quindi a costruire l’habitat per gli astronauti, e le strutture di ricerca e di estrazione. Completati i lavori, una schiera di TransFormer disposti a cerchio tutto intorno al cratere permetterebbero di illuminare la base 24 ore al giorno, garantendo circa un megawatt di energia solare per ogni riflettore.
Si creerebbe così un micro-ambiente mite (mild micro-environment), in una zona altrimenti estrema, che da milioni di anni non viene raggiunta dalla luce del Sole, e le temperature si aggirano intorno ai -170 gradi . Non proprio un piano per terraformare la Luna, come lo descrive (erroneamente) la rivista Popular Science, ma comunque un progetto estremamente ambizioso, che permetterebbe di costruire un incredibile laboratorio permanente dotato di aria, acqua, luce e calore. Da qui si potrebbe studiare approfonditamente la superficie del satellite e, ipotizzano gli scienziati della Nasa, si potrebbe forse dare il via alla più grande produzione di idrogeno e ossigeno liquido al di fuori del nostro pianeta, da usare nel corso di futuri viaggi interplanetari.
Simone Valesini
Fonte
Astronomia: New Horizons ci mostra il “cuore” di Plutone
Dopo oltre 9 anni e quasi 5 miliardi di km percorsi, la sonda New Horizons si prepara al grande incontro con Plutone, con il flyby confermato per il 14 luglio.
Ieri, gli scienziati del team della missione hanno ricevuto una nuova immagine del pianeta nano, la più dettagliata finora realizzata dal Long Range Reconnaissance Imager (LORRI) a bordo della sonda. La foto è stata scattato il 7 luglio, quando New Horizons si trovava a 8 milioni di km da Plutone, ed è la prima ricevuta dal 4 luglio, quando la sonda è andata in “safe mode”.
La superficie immortalata sarà più o meno quella che verrà vista “da vicino” nel giorno del flyby: dopo avere scoperto delle aree più scure già soprannominate la “balena” e la “ciambella”, ora Plutone ci mostra un “cuore” di circa 2000 km di lunghezza. “La prossima volta che rivedremo quest’area di Plutone, una porzione della regione verrà ritratta 500 volte meglio di come la vediamo ora,” ha dichiarato Jeff Moore, Geology, Geophysics and Imaging Team Leader NASA. “Sarà incredibile!“.
Ieri, gli scienziati del team della missione hanno ricevuto una nuova immagine del pianeta nano, la più dettagliata finora realizzata dal Long Range Reconnaissance Imager (LORRI) a bordo della sonda. La foto è stata scattato il 7 luglio, quando New Horizons si trovava a 8 milioni di km da Plutone, ed è la prima ricevuta dal 4 luglio, quando la sonda è andata in “safe mode”.
La superficie immortalata sarà più o meno quella che verrà vista “da vicino” nel giorno del flyby: dopo avere scoperto delle aree più scure già soprannominate la “balena” e la “ciambella”, ora Plutone ci mostra un “cuore” di circa 2000 km di lunghezza. “La prossima volta che rivedremo quest’area di Plutone, una porzione della regione verrà ritratta 500 volte meglio di come la vediamo ora,” ha dichiarato Jeff Moore, Geology, Geophysics and Imaging Team Leader NASA. “Sarà incredibile!“.
Commento di Oliviero Mannucci: Come vi ho già detto nei miei post precedenti, Plutone sarà una fonte di grandi sorprese, preparatevi!
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