Statistiche

Wednesday, September 12, 2018

Astronomia, Plutone potrebbe riconquistare lo status di pianeta

Declassato nel 2006 dall'IAU ora uno studio vuole riabilitarlo


Astronomia, Plutone potrebbe riconquistare lo status di pianeta

Roma, 11 set. (askanews) – A 12 anni dal suo declassamento a ‘pianeta nano’, Plutone potrebbe riottenere il suo status di pianeta. A proporre il suo reintegro nel novero dei pianeti del Sistema Solare è un recente studio, curato dallo Space Institute dell’Università della Florida, illustrato nell’articolo “The Reclassification of Asteroids from Planets to Non-Planets”, pubblicato sulla rivista di scienze planetarie Icarus.
Plutone era ancora il nono pianeta del Sistema Solare quando New Horizons, il 19 gennaio 2006, iniziò il suo viaggio quasi decennale per incontrarlo. Ma pochi mesi dopo, il 24 agosto, – si legge su Global Science, il quotidiano online dell’Agenzia spaziale italiana – il target della sonda fu retrocesso di status dall’Unione Astronomica Internazionale (Iau), che lo classificò come ‘pianeta nano’.
Il team della ricerca, guidato dal planetologo Philip Metzger, non ritiene convincente la motivazione per cui la Iau ha retrocesso Plutone. Nel 2006, infatti, gli astronomi della Iau hanno ridefinito i parametri che qualificano un corpo celeste come pianeta; nello specifico, un pianeta deve ‘pulire’ la sua orbita, vale a dire che deve essere la più ampia forza gravitazionale presente in essa. Dato che Nettuno esercita un’influenza gravitazionale su Plutone e che quest’ultimo divide la sua orbita con gas e oggetti ghiacciati della Fascia di Kuiper, gli esperti della Iau hanno optato per la classificazione come ‘pianeta nano’. Quindi, al suo arrivo nell’orbita di Plutone (14 luglio 2015), New Horizons ha analizzato un obiettivo dallo status differente rispetto a quando era partita. Tuttavia, lo studio condotto dall’Università della Florida confuta questa designazione, sostenendo che lo standard utilizzato dalla Iau per definire i pianeti non è supportato dalla letteratura scientifica. Gli autori, infatti, hanno consultato le pubblicazioni degli ultimi 200 anni e hanno trovato un solo studio, risalente al 1802, che classifica i pianeti con lo stesso parametro utilizzato dalla Iau e definito dominanza orbitale.
La Iau, secondo i ricercatori, ha impiegato un concetto che da oltre due secoli a questa parte non è stato più usato per definire gli oggetti celesti per eccellenza della scienza planetaria, estromettendo quello che esperti del ramo considerano uno dei più complessi ed interessanti pianeti del Sistema Solare. Tra l’altro, vi sono oltre 100 esempi recenti relativi all’utilizzo della parola pianeta, da parte dei planetologi, in una modalità che viola la classificazione della Iau ma che è utile da un punto di vista funzionale.
Gli autori ritengono che la definizione di un pianeta dovrebbe essere basata sulle sue proprietà intrinseche, piuttosto che su quelle che possono subire dei cambiamenti come le dinamiche di un’orbita, e concludono che Plutone è più vitale di Marte ed è secondo solo alla Terra per la complessità della sua geologia. In ogni caso, dall’arrivo di New Horizons in poi, Plutone è costantemente sulla cresta dell’onda e, come se volesse prendersi una rivincita, continua ad esercitare il suo fascino su comunità scientifica e grande pubblico.

Fonte

Commento di Oliviero Mannucci: A me della classificazione della IAU non me ne mai fregato una cippa. Per me Plutone è sempre stato un pianeta e per sempre lo rimarrà. Mandate i cani antidroga alla IAU e vediamo che sostanze girano quando questi sedicenti astronomi si riuniscono.

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.