A riferirlo è Salvatore Giusa, presidente del Centro Ufologico Siciliano da lui fondato nel Comune etneo di Riposto nove anni fa. «In questi ultimi mesi – dichiara – si sono registrati numerosi avvistamenti in tutta l’isola, ed in particolare nei cieli del paesino nisseno ed in quelli dei centri del versante jonico messinese»
L’estate 2017, che ormai volge al termine, ha registrato un po’ in tutta la Sicilia numerosi avvistamenti ufologici. Lo comunica tramite un’apposita nota il ripostese Salvatore Giusa (nella foto principale), presidente del Centro Ufologico Siciliano (C.U.S.) da lui fondato nove anni fa.
«Quest’estate – fa sapere Giusa – sono stati diversi i casi di avvistamenti tra Palermo, Caltanissetta, Catania e Messina. A volte sono stati anche immortalati in foto e filmati amatoriali inviati al nostro organismo.«La maggiore concentrazione di essi si è avuta a Sommatino, piccolo centro della provincia di Caltanissetta, dove diversi abitanti del luogo hanno segnalato i vari avvistamenti alla nostra coordinatrice responsabile per quella zona, Giusi Ferrara.
«Interessanti anche gli avvistamenti di queste ultime settimane nel Messinese. Hanno riguardato, in particolare, una sfera dorata avvistata nelle sere del 12 e del 17 agosto. Per quanto riguarda il 12 ci è pervenuto un video, mentre per l’avvistamento del 17 due persone attendibilissime (di cui una di mia personale conoscenza ormai da parecchi anni) hanno provveduto a realizzare la relativa ricostruzione grafica corredata dalla seguente relazione: “Intorno alle ore 22,30 di sabato 12 agosto 2017 ero seduto insieme ad un’altra persona sul terrazzo di casa mia, a Francavilla di Sicilia (ME), dirimpetto al quale si staglia il panorama del vicino Comune di Motta Camastra. Ad un tratto abbiamo visto dei vapori luminosi bluastri (e quindi non certo sprigionatisi dai soliti incendi estivi) effondersi sul crinale dei monti alla sinistra (dal nostro punto di visione) del suddetto paesino, probabilmente provenienti da qualche lembo del territorio retrostante, in cui ricadono i Comuni di Graniti, Mongiuffi Melia, Roccafiorita e Limina (questi ultimi tre rientranti nella cosiddetta “Valle del Ghiodaro”, limitrofa alla nostra Valle dell’Alcantara). Il bagliore di questi vapori tendeva ad aumentare sino a che, ad un tratto, da essi è fuoriuscito un oggetto particolarmente luminoso di color giallo oro, dalle dimensioni della luna ma con sporgenti diverse punte che lo rendevano simile ad una stella. Dopo essere rimasto immobile una decina di secondi poco sopra la montagna, l’oggetto ha iniziato a rimpicciolirsi sempre più sino a scomparire repentinamente, come se si allontanasse con un volo a traiettoria orizzontale. Un paio di minuti dopo, nei pressi dell’area dell’avvistamento (quindi poco sopra il crinale della montagna) è apparsa in cielo la luna, che durante il manifestarsi del fenomeno (ossia il diffondersi del vapore bluastro e la successiva comparsa dell’oggetto luminoso) era coperta dalle nuvole. Quanto avvistato fa pensare al decollo di un’astronave aliena, accompagnato dal rilascio di quei fumi o vapori bluastri cui si accennava, che probabilmente aveva stazionato in qualche angolo di territorio tra la Valle dell’Alcantara e la limitrofa Valle del Ghiodaro (quindi tra i Comuni di Graniti e Limina), dove peraltro sono presenti ampi spazi di natura incontaminata abbastanza distanti dai centri abitati”.
«Non è comunque detto – prosegue il presidente del C.U.S. – che l’oggetto luminoso avvistato nelle serate del 12 e del 17 agosto sia lo stesso, anche se tra i due avvistamenti ci sono delle similitudini (in particolare la colorazione dell’oggetto e le sue modalità di movimento)».
Salvatore Giusa, che ha all’attivo diverse pubblicazioni in materia ufologica, articoli per riviste specializzate, collaborazioni con la Rai e l’organizzazione di numerosi eventi convegnistici cui sono intervenuti autorevoli ufologi di livello nazionale ed internazionale, ha cominciato ad accostarsi ai fenomeni alieni alla tenera età di otto anni. «Passavo davanti ad un’edicola – ricorda al riguardo – e vidi che su un giornale c’era scritto a caratteri cubitali: “Visto un Ufo sull’Etna”. Chiesi quindi a mio padre di comprarmi una copia di quel giornale, che costituisce il primo documento di quell’immenso archivio (fatto di pubblicazioni, foto, video e testimonianze varie) che oggi mi ritrovo grazie soprattutto alle tantissime persone di tutta l’isola che si rivolgono a me, in qualità di presidente del Centro Ufologico Siciliano, ogni qualvolta vedono qualcosa di “strano”».
E come tutti gli ufologi seri, Salvatore Giusa non è affatto un “credulone” in quanto il suo approccio alla complessa ed affascinante materia è improntato alla massima razionalità. «Quando si parla di U.F.O. – sottolinea sempre Giusa – bisogna innanzi tutto capire che si è in presenza dell’acronimo delle espressioni inglesi “Unidentified Flying Object”, ossia “oggetto volante non identificato”, o “Unknown Flying Object”, ossia “oggetto volante sconosciuto”. Gli avvistamenti ufologici riguardano dunque dei fenomeni aerei ignoti all’uomo, ma ciò non significa che si ha automaticamente a che fare con equipaggi alieni ed esseri extraterrestri. Nel corso della mia esperienza di ufologo, ad esempio, mi è spesso capitato di dover “deludere” degli avvistatori, perché ciò che avevano visto nei cieli non erano altro che dei palloni sonda di costruzione assolutamente umana o delle semplici “lanterne cinesi” utilizzate nelle feste».
Rodolfo Amodeo
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