Quanto “pesa” l’antimateria? E se si lascia cadere un pezzo di antimateria, questa “cade verso l’alto”?
Nessuno finora è mai stato capace di rispondere a queste domande: alcuni fisici ritengono che materia e antimateria dovrebbero avere lo stesso peso, ma altri, soprattutto basandosi sul fatto che nell’Universo c’è uno squilibrio (dovuto alla maggiore diffusione ella materia) che potrebbe portare l’antimateria a “precipitare” verso l’alto, esibendo quindi una sorta di anti-gravità.
Nel nuovo studio che compare su Nature Communication, gli scienziati della University of California di Berkeley e i loro colleghi dell’esperimento Alpha (Antihydrogen Laser Physics Apparatus) del Cern riportano la prima misura diretta dell’effetto della gravità sull’antimateria: in particolare, sull’anti-idrogeno in caduta libera.
Nessuno finora è mai stato capace di rispondere a queste domande: alcuni fisici ritengono che materia e antimateria dovrebbero avere lo stesso peso, ma altri, soprattutto basandosi sul fatto che nell’Universo c’è uno squilibrio (dovuto alla maggiore diffusione ella materia) che potrebbe portare l’antimateria a “precipitare” verso l’alto, esibendo quindi una sorta di anti-gravità.
Nel nuovo studio che compare su Nature Communication, gli scienziati della University of California di Berkeley e i loro colleghi dell’esperimento Alpha (Antihydrogen Laser Physics Apparatus) del Cern riportano la prima misura diretta dell’effetto della gravità sull’antimateria: in particolare, sull’anti-idrogeno in caduta libera.
Gli scienziati hanno prima catturato antiprotoni e antielettroni e poi li hanno uniti per formare atomi di anti-idrogeno, che sono stati tenuti in una “trappola” magnetica e studiati per qualche secondo.
Il meccanismo è stato poi spento e dal modo in cui gli atomi uscivano dalla “trappola” gli scienziati hanno potuto capire in che modo la forza di gravità agiva su di essi.
L’anti-idrogeno non si comportava in modo strano e gli scienziati hanno stimato che il suo peso non poteva eccedere più di 110 volte quello dell’idrogeno.
Inoltre, sul “senso” di caduta, non si poteva escludere che l’anti-idrogeno potesse cadere verso l’alto, ma comunque la sua accelerazione non poteva superare oltre 65 volte la comune forza di gravità.
Si tratta di range molto ampi e, anche se si è ancora lontani dalla risposta definitiva (l’incertezza nei risultati è stata 100 volte la misura attesa) l’esperimento indica la strada per arrivare a fare chiarezza in modo inequivocabile sulla questione.
Secondo gli scienziati arriveranno dati più precisi alla riapertura di Alpha, che ora è in fase di aggiornamento, nel 2014. [lastampa.it].
Fonte
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.