Lo riporta il New York Times a un mese e mezzo dalla nuova politica
della Marina americana sugli oggetti volanti non identificati che
autorizza i piloti a comunicare episodi inusuali
WASHINGTON. "Wow, cos'è
quello? Guarda come vola", esclamò un pilota di caccia a inizi 2015
quando vide uno strano oggetto sfrecciare a pelo sulle onde
dell'Atlantico. Questa è solo una delle tante testimonianze, riportate
dal New York Times, dei piloti della Marina militare americana sugli strani fenomeni degli Unidentified Flying Object o Ufo.
Secondo il rapporto del Times, gli avvistamenti sarebbero
iniziati nell'estate del 2014 fino al 2015, quando i piloti dei caccia
iniziarono a riferire sempre più frequentemente di aver avvistato gli
oggetti a quasi 30mila piedi nel cielo, 9,140 km, mentre stavano
eseguendo delle manovre di addestramento tra la Virginia e la Florida. A
volte, hanno raccontato, raggiungevano velocità apparentemente
supersoniche.
Gli oggetti erano strani. Nell'arco di questi due anni si avvistavano
tutti i giorni sui cieli della costa orientale americana. Uno di loro
era come una trottola che si muoveva velocemente contro vento. L'altro,
una "sfera con un cubo dentro", ricorda uno dei piloti che ci entrò
quasi in collisione alla fine del 2014, durante una missione nei pressi
di Virginia Beach.
"Queste cose potrebbero stare lì fuori
tutto il giorno", ha detto il tenente Ryan Graves, un pilota di Super
Hornet F/A-18, che ha servito la Marina per 10 anni e ha riportato i
suoi avvistamenti al Pentagono e al Congresso.
Il tenente Graves (nella foto) non si riesce ancora a spiegare quello
che ha visto. Nell'estate del 2014, lui e il collega Danny Accoin,
lavoravano a bordo della Naval Air Station Oceana, che stava ultimando
le esercitazioni prima di salpare per il Golfo Persico. I due piloti
hanno iniziato a intercettare gli strani oggetti. "La nostra è una
missione molto complessa: ci alziamo a 30mila piedi per poi scendere in
picchiata. Trovare qualcuno là sopra non è divertente", racconta Graves
che ricorda come l'oggetto fosse ovunque: a 30mila piedi, a 20mila, fino
al livello del mare. "Potevano fare quello che volevano: accelerare,
frenare e superare la velocità supersonica".
I piloti hanno raccontato al Times che quello che gli risultava
più strano era il fatto che questi Ufo accelerassero a velocità
supersonica, frenassero all'improvviso e repentinamente cambiassero
direzione: "Qualcosa che va al di là dei limiti fisici di un
equipaggio".
Ad oggi non esiste alcuna spiegazione ufficiale per gli avvistamenti. Nessuno, né i piloti intervistati dal Times
né i funzionari del Dipartimento della Difesa, specula sulla
possibilità che tali avvistamenti possano avere a che fare con esseri
extraterrestri. Nessuno ha voglia di sembrare pazzo. Droni senza licenza
forse, si è ipotizzato. Fatto sta che gli incontri sono diventati
talmente frequenti da costringere la Marina americana a emanare nuove
linee guida su come denunciare "fenomeni aerei inspiegabili".
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