WASHINGTON -
La conferma arriva dalla Marina degli Stati Uniti: i filmati che
mostrano oggetti non identificati sfrecciare in cielo, più conosciuti
come UFO (Unidentified Flying Object) o UAP (Unidentified
Aerial Phenomena), sono autentici. I funzionari qui si bloccano, non
sanno, ammettono, cosa siano. Il "non identificati" resta altrettanto
una definizione reale. Potrebbero insomma essere tutto.
Gli 'oggetti' si possono vedere in tre clip di filmati militari classificati come "fenomeni aerei non identificati", lo ha confermato il portavoce della Marina, Joe Gradisher alla Cnn.
Gli 'oggetti' si possono vedere in tre clip di filmati militari classificati come "fenomeni aerei non identificati", lo ha confermato il portavoce della Marina, Joe Gradisher alla Cnn.
Nei video, catturati da sensori a infrarossi avanzati e che sono stati resi pubblici tra dicembre 2017 e marzo 2018 da To The Stars Academy of Arts & Sciences,
si vedono oggetti oblunghi spostarsi molto rapidamente. Nella clip del
2004, i sensori si fermano in particolare su un bersaglio in volo che
poi accelera piegando sul lato sinistro dell'inquadratura, troppo
rapidamente per consentire agli stessi sensori di riposizionarlo.
Era un "oggetto bianco, oblungo, rivolto verso nord, che si muoveva in modo irregolare", ha raccontato nel 2017 il pilota in pensione della Marina Usa, David Fravor: "Mentre mi avvicinavo... ha accelerato rapidamente ed è scomparso in meno di due secondi". L'oggetto in questione non aveva ali. Ma non era un elicottero, ha spiegato Fravor, "conosco bene la differenza tra un elicottero e quello che ho visto. Il tipo di movimento era completamente diverso. Quello che ho visto era estremamente brusco, come una pallina da ping pong che rimbalzava contro un muro". Quell'oggetto aveva "la capacità di librarsi sull'acqua, e quindi iniziare una salita verticale, da praticamente zero fino a circa 12 mila piedi, per poi accelerare in meno di due secondi, e scomparire".
Era un "oggetto bianco, oblungo, rivolto verso nord, che si muoveva in modo irregolare", ha raccontato nel 2017 il pilota in pensione della Marina Usa, David Fravor: "Mentre mi avvicinavo... ha accelerato rapidamente ed è scomparso in meno di due secondi". L'oggetto in questione non aveva ali. Ma non era un elicottero, ha spiegato Fravor, "conosco bene la differenza tra un elicottero e quello che ho visto. Il tipo di movimento era completamente diverso. Quello che ho visto era estremamente brusco, come una pallina da ping pong che rimbalzava contro un muro". Quell'oggetto aveva "la capacità di librarsi sull'acqua, e quindi iniziare una salita verticale, da praticamente zero fino a circa 12 mila piedi, per poi accelerare in meno di due secondi, e scomparire".
Gradisher ha affermato che la scelta di trasparenza della Marina nei
confronti dei UAP serve a incoraggiare i tirocinanti a segnalare
"incursioni" che potrebbero minacciare la sicurezza dei piloti. "Ci sono
incursioni frequenti nei nostri campi di addestramento di oggetti non
identificati" ha affermato Gradisher, "incursioni che rappresentano un
pericolo per la sicurezza di volo dei nostri aviatori e per le nostre
operazioni".
Le clip che sono state rese pubbliche sono solo una piccola parte dei frequenti avvistamenti di cui la Marina è in possesso. "Per molti anni i nostri piloti non hanno riportato queste incursioni a causa dello stigma associato alla terminologia 'oggetti non identificati' e per le varie teorie su cosa potrebbero essere". L'unico modo per scoprire cosa siano i UAP, ha concluso, è incoraggiare i tirocinanti a denunciarne la presenza quando li vedono.
Le clip che sono state rese pubbliche sono solo una piccola parte dei frequenti avvistamenti di cui la Marina è in possesso. "Per molti anni i nostri piloti non hanno riportato queste incursioni a causa dello stigma associato alla terminologia 'oggetti non identificati' e per le varie teorie su cosa potrebbero essere". L'unico modo per scoprire cosa siano i UAP, ha concluso, è incoraggiare i tirocinanti a denunciarne la presenza quando li vedono.
Commento di Oliviero Mannucci: Cari amici scettici, BUTAC, CICAP e scientisti dei miei capperi vari, mettetevi l'anima in pace. I video sono autentici e voi, per sostenere le vostre tesi scettiche da quattro soldi dovrete arrampicarvi sugli specchi più di quanto non abbiate fatto finora. Bye, bye!
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.