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Tuesday, March 16, 2021

Scienza e pseudoscienza: "Il confine sta nel metodo" ( Quale, quello che si basa sull'osservazione di un fenomeno che non è oggettivo ma soggettivo?)

 

Ecco l'ennesima crociata medioevale e "talebana" portata avanti da chi ancora non ha capito che un metodo scientifico non può esistere, almeno a livello umano, perchè l'essere umano è soggetto all'errore e sempre lo sarà.

Questo l'articolo:  Previsioni astrologiche, contatti con extraterrestri, fenomeni paranormali, teorie complottiste (e qui l’elenco sarebbe lungo, dai terrapiattisti ai negazionisti dello sbarco sulla Luna o dei cambiamenti climatici) sono temi che non di rado trovano spazio sui giornali o in televisione, con una significativa amplificazione sui social media. Sono teorie pseudoscientifiche che non faticano ad attecchire, nonostante ne sia stata dimostrata l’infondatezza. Nel suo ultimo libro, Breve storia delle pseudoscienze (Hoepli 2021), lo storico della scienza Marco Ciardi conduce il lettore alle origini del fenomeno, illustrando i modi e i tempi – spesso molto distanti non solo dal punto di vista cronologico, ma anche sociale e culturale – in cui tali teorie hanno preso forma. E mettendo in evidenza il loro percorso evolutivo, in una visione organica che unisce le une alle altre.L’autore prende in esame discipline tradizionali come l’astrologia che – sviluppatasi enormemente in Europa dal Medioevo fino al Rinascimento – si basava sul principio che gli astri potessero influire non solo sui fenomeni naturali ma anche sul carattere degli uomini. Proprio l’interazione tra macrocosmo e microcosmo, tra pianeti, regioni dello Zodiaco e organi umani divenne un principio fondamentale anche per la medicina dell’epoca. Al tempo stesso l’astrologia si legò al sapere alchemico che via via cedette il passo alla chimica moderna, grazie al lavoro di uomini come Paracelso nel Cinquecento e Lavoisier nel Settecento. Sono discipline queste, come la visione creazionista del mondo, che “hanno avuto un senso e una dignità in un determinato periodo storico”. La scienza però, nel tempo, ha compiuto molti passi in avanti.

Confutazione di Oliviero Mannucci: Il signore in questione deve vendere il suo libro e questo lo capisco, ma che si racconti tante cose inesatte in un volume di così poche pagine, questo no! 

Astrologia: forse il signore in questione non sa che non esiste solo l'astrologia occidentale, ma anche quella orientale. Io ho avuto modo di interpellare diversi astrologi che praticano l'astrologia Vedica, che si basa quindi sui dettami delle antiche scritture Vediche. Interpellando alcuni di loro, che chiaramente non mi conoscevano prima, non mi sono fatto dire subito il futuro, ma prima il passato. 4 su 5 hanno raccontato la mia vita e gli eventi fondamentali in maniera molto precisa pur non sapendo nulla del sottoscritto, dopo ho chiesto il futuro, non solo lo hanno indovinato, ma.....mi hanno dato indicazioni piuttosto precise con tutte le variabile che sarebbero scaturire dalle mie azioni. Perchè l'astrologia Vedica al contrario di quella occidentale, fotografa la situazione del consultante al momento del consulto, e tenendo conto del principio di azione e reazione o karma, ti indica per il futuro un quadro di massima che può migliorare o peggiorare con le azioni del consultante. Quindi, come vediamo, l'autore del libro qui commette un primo errore. E comunque, ricordiamolo, Galileo Galilei, il fondatore del cosidetto "metodo scientifico sperimentale" a cui Ciardi con il suo libro fa un ode, faceva oroscopi a pagamento. Ora se tutti gli astrologi sono dei "bufalari" anche Galielo lo era, e questo conferma quanto detto sopra, non esiste nessun metodo scientifico umano e mai potrà esistere, perchè l'osservazione del fenomeno dal quale poi scaturisce la sua replicabilità e infine l'enunciazione della legge, è fatta con dei sensi imperfetti, e....cosa ancora più importante, coperta dal Velo di Maya presente nelle antiche scritture Vediche e ripreso da Schopenauer successivamente, che impedisce di vedere la "realta". Quindi tutto il resto del discorso del metodo scientifico cade di conseguenza. Oltretutto, molti esperimenti non sempre si riesce sempre a replicarli con identici risultati.

Contatti con gli extraterrestri: Ma di cosa sta parlando questo signore se non sa cosa dice? Lo invito a documentarsi in maniera approfondita sui vari siti CIA.gov, NSA.gov, FBI.gov dove nel settore FOIA ( Fredoom Of Information Act ) ci sono centinaia e centinaia di documenti desecretati che parlano di incontri di umani ed alieni e della collaborazioni di alcuni di essi con i militari americani. Quindi anche in questo caso, l'autore del libro ha scritto quello che ha scritto senza essersi documentato scientificamente sull'argomento. Il sottoscritto, segue il Protocollo CE5 del Dr.Greer, che è seguito in tutto il mondo da tantissimi gruppi di ricerca e da dei risultati molto tangibili, altro che chiacchiere!

Fenomeni Paranormali: invito l'autore di questo libro a prtecipare alle sessioni paranormali che di tanto in tanto tengo con il mio team e a non scappare come hanno fatto alcuni scettici quando si sono resi conto che il fenomeno è reale. Se la fanno ( intendo quella robina marrone più o meno solida e maleodorante ) letteralmente nei calzini, quando si trovano di fronte a certe cose che noi misuriamo con strumenti e riprendiamo con telecamere e macchine fotografiche. 

Teorie complottiste: i complottisti più agguerriti sono proprio coloro che escludono certi fenomeni perché non rientrano nel loro modo ristretto di vedere le cose. Vengono citati i terrapiattisti o i negazionisti delle missioni lunari e io ci metto anche i negazionisti sulla della visita extraterrestre e dei fenomeni paranormali e chi condanna l'astrologia senza sapere che l'astrologia non è solo quella occidentale. Quindi caro Ciardi, anche lei è in buona compagnia. Ce lo vedo bene con i terrapiattisti e i negazionisti delle missioni lunari.

Alchimia: ma stiamo scherzando, Ciardi lei conosce approfonfitamente la materia dal poterla annoverare tra le bufale? Hermes Trismegisto, Aristotele, Platone, Empedocle erano degli alchimisti. Non mi sembra si stia parlando di cretini, come quelli che scrivono certi libri senza sapere di cosa stanno parlando. Nel mondo arabo abbiamo Abu Mus al-Sufi, conosciuto in occidente con il nome di Geber, poi abbiamo Al Razi, in Cina Ko Hung, in India Al-Biruni, poi  c'è Abū Ali al-Husayni o meglio conosciuto come Avicenna. Poi voglio citare Teófilo Presbítero, Nicolas Flamel, Paracelso, San Alberto Magno, San Tommaso d'Aquino, Roger Bacon, Trevisano, George Ripley, Arnau de Vilanova, Juan de Peratallad,  Enrique Cornelio Agrippa di Nettesheim, John Dee, Edward Kelley, Isaac Newton e ci vogliamo mettere anche Leonardo da Vinci e tanti altri, che con le loro ricerche, i loro studi hanno gettato le basi della chimica moderna e non solo di quella. Quindi vede caro Ciardi, lei è proprio un complottista, un terrapiattista, che vuole ridurre tutto all'assolutismo di un metodo scientifico umano che di fatto non esiste e che tanti danni ha fatto nel passato e nel presente, e che viene spacciato da persone cieche come lei, di essere l'unico modo di fare scienza.

Ma andiamo avanti con l'articolo e con le cunfutazioni degli argometi trattati in esso:

Si prenda – una su tutti – l’omeopatia a cui l’autore dedica un capitolo. Nasce alla fine del Settecento, quando la diagnostica medica era ancora basata sulla teoria dei quattro umori (sangue, flemma, bile gialla, bile nera) e le terapie più frequenti erano i salassi, le purghe e i diuretici. Curarsi non era affatto un’esperienza piacevole allora. Per trattare la malaria, per esempio, si usava la china, sebbene non fossero note le ragioni del suo benefico effetto. Per questo Samuel Hahnemann (1755-1843), medico della Sassonia, decise di studiare gli effetti della sostanza in un individuo sano, rilevando la comparsa di febbre, brividi e debolezza dopo la somministrazione, dunque di sintomi molto simili a quelli di chi contraeva la malattia. Hahnemann ritenne, a quel punto, che la china riuscisse a curare la malaria, perché capace di indurre una patologia simile in grado di eliminare quella in corso.Chiamò “omeopatia” il nuovo approccio terapeutico. A quel punto diventava fondamentale esaminare i sintomi del paziente – indipendentemente dalla causa della malattia – per individuare le sostanze capaci di produrre quegli stessi sintomi in un individuo sano. Ma in che quantità somministrare quelle sostanze al malato? I preparati, infatti, in molti  casi sembravano essere dannosi e niente affatto curativi. Hahnemann si convinse che fosse necessaria una dose blanda del rimedio: una piccolissima quantità della sostanza curativa doveva essere diluita in una parte molto più grande di acqua o alcol, secondo uno specifico rapporto di 1 a 100. Questo procedimento andava ripetuto per almeno 30 volte. Ebbene, negli anni successivi venne dimostrato in realtà che le convinzioni del medico sassone non avevano fondamento scientifico: gli studi di John Dalton, Joseph-Louis Gay-Lussac, Amedeo Avogadro e Jean-Baptiste Perrin contribuirono a far capire, numeri alla mano, che in un prodotto portato alla trentesima diluizione non rimane più nulla della sostanza iniziale. “Solo acqua”.

Confutazione di Oliviero Mannucci:  Caro Ciardi, ma che dice? A fine anni '90 io ebbi una encefalite virale, finì in coma, fui portato in ospedale, mi risvegliai intubato. Mi avevano iniettato di tutto, io raramente prendo medicinali, mi fecero anche un iniezione nella colonna vertebrale. Bè sono stato mesi con chiazze rosso scuro sul collo, gonfie come zampogne. Come l'ho curate? Indovini un po'? Mi rivolsi ad un Omeopata, che mi prescrisse una serie di medicine che io presi, ed ebbi dei grandi miglioramenti. Non è più un segreto per nessuno che molti medici di famiglia praticano l'omeopatia con successo. Provi prima di dire quello che ha detto! 

Ma andiamo avanti con l'articolo e con le confutazioni:

Nello stesso modo, chiaro e articolato, Marco Ciardi nel volume discute di molte altre discipline, dal mesmerismo, alle teorie del complotto fino al mito di Atlantide. Illustra come nacque la convinzione che potessero esistere gli alieni e gli ufo. Parla di spiritismo e fenomeni paranormali. Sempre contestualizzando l’argomento in una prospettiva storica e aiutando, così, il lettore a capire come tali teorie siano poi state smentite con l’acquisizione di nuove conoscenze.

Non mancano, di capitolo in capitolo, le riflessioni più generali. Le discipline pseudoscientifiche, osserva per esempio l’autore, hanno la caratteristica di rimanere sempre uguali a se stesse. Non esiste avanzamento del sapere o evoluzione della conoscenza. L’alchimia, l’astrologia, l’omeopatia continuano a fondarsi sugli stessi principi che ne sono stati all’origine, secoli fa. “Il paradosso dunque – si legge – è che le pseudoscienze, che in genere si presentano come saperi contro il dogmatismo e la chiusura della scienza contemporanea, sono quanto di più fondamentalista possa esistere. Non cambiano mai. Non a caso, si rifanno a una concezione del sapere di tipo magico, nella quale l’autorità e la tradizione contano più di qualsiasi cosa”. Ciò al contrario del sapere scientifico che, invece, mette costantemente in dubbio se stesso ed è in continua evoluzione. Il confine tra scienza e pseudoscienza è dunque una questione di metodo e non di contenuto, sottolinea l'autore, e va sempre interpretato nel contesto storico del tempo, non secondo parametri di valutazione contemporanei.

Confutazione di Oliviero Mannucci: Molte discipline accetate oggi come "scientifiche" un tempo non lo erano affatto. Einstein ad esempio, dovette lottare non poco, con i "scienziati" del suo tempo per fare accettare le sue teorie ad oggi quasi tutte confermate e disse: 

"UNA COSA NON SI PUO' FARE FINO A CHE NON ARRIVA UNO SPROVVEDUTO CHE NON LO SA E LA REALIZZA"

A proposito degli UFO rispose ad un giornalista che gli domandava di esprimersi sull'argomento: 

" LA GENTE HA INDISCUTIBILMENTE VISTO QUALCOSA"

A proposito dell'Alchimia Jung dice: 

  "Quando ci si addentra nella psicologia del pensiero alchimistico in genere, si osservano rapporti che, se considerati puramente dall'esterno, sembrano assai remoti dal materiale storico. Se però tentiamo di comprendere questo fenomeno dall'interno, prendendo cioè come base la psiche, ci poniamo allora da un punto di vista centrale che costituisce un punto di convergenza di molte linee, per quanto lontane appaiano esteriormente. Lì intravediamo quell'anima, quella psiche umana che, a differenza della coscienza, si trasforma appena nel corso dei secoli, e in cui una verità vecchia di duemila anni è ancora una verità di oggi, cioè viva, efficace. Lì troviamo anche quei fatti psichici fondamentali che rimangono gli stessi attraverso i millenni, e che saranno ancora gli stessi fra mille anni. In tale ottica, i tempi moderni e il presente ci appaiono come episodi d'un dramma cominciato nel grigiore di un'epoca primordiale e che di lì si estende attraverso i secoli fino a un lontano futuro. Questo dramma è un'aurora consurgens: "la presa di coscienza dell'umanità". [Psicologia e alchimia, 1944]. [1]

 

A proposito dell'Astrologia  Honorè de Balzac si esprime così:


“L'astrologia è una scienza immensa che ha regnato sulle più grandi  intelligenze.”

 

A proposito dell'Omeopatia Silvio Garattini dice:

 “La capacità del medico  omeopata di ascoltare  e di conversare con il paziente è una caratteristica che i medici della medicina ufficiale dovrebbero apprendere.”

Quindi caro Ciardi, il suo libro complottista e terrapiattista o cervellopiattista ( tanto è uguale ) proprio non ha ne capo ne coda, scritto in maniera frettolosa e senza sapere i fodamentali. La prossima volta, si documenti meglio, prima di scrivere un concentrato così alto di sciocchezze! Tanti saluti!

L'articolo era di Monica Panetto

Fonte 

 

 

 


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