ANSA/ SPAZIO: OBIETTIVO NASA, TRA VENTI ANNI UOMO SU MARTE
AGENZIA SPAZIALE USA RILANCIA ESPLORAZIONI PIANETA ROSSO
Valeria Robecco
(ANSA) - NEW YORK, 7 MAG - Tra venti anni l'uomo arrivera' su
Marte: e' questo l'obiettivo della Nasa, e a spiegarlo ad un
gruppo di esperti riuniti a Washington e' il capo dell'agenzia
spaziale statunitense Charles Bolden. ''La missione di portare
l'uomo su Marte e' oggi l'ultimo traguardo per l'umanita' nel
sistema solare, ed anche una priorita' per l'America'', ha
affermato Bolden durante la conferenza di tre giorni alla George
Washington University dedicata alla conquista del pianeta rosso:
''Tutto il nostro programma di esplorazione e' orientato al fine
di raggiungere tale obiettivo''.
Ad essere convinto dell'importanza della missione e' anche il
presidente Usa, Barack Obama, che ha gia' proposto al Congresso
di stanziare 17,7 miliardi di dollari alla Nasa per l'anno 2014.
Nonostante gli attuali vincoli di bilancio, l'amministrazione
Obama resta impegnata per far si' che gli Stati Uniti continuino
a svolgere un ruolo dominante nell'esplorazione del pianeta
rosso.
Dopo il rover Curiosity, atterrato su Marte lo scorso sei
agosto, la comunita' scientifica ha cominciato a prendere piu'
sul serio la promessa fatta dal presidente americano nel 2010,
ossia che entro venti anni circa l'uomo avrebbe messo piede su
Marte. ''L'interesse non e' mai stato cosi' elevato'', ha
spiegato il capo della Nasa, precisando che nelle prossime
settimane verranno scelti venti astronauti per essere formati ad
un volo spaziale di lunga durata.
Nel corso della conferenza sono stati analizzati anche i
limiti: ''Ci sono dei gap tecnologici al momento che rendono
difficile mandare l'uomo su Marte'', ha detto Bolden, precisando
che secondo lui il progetto e' attuabile entro il 2030. Per
esempio, bisognera' progettare un veicolo capace di viaggiare
per almeno sette mesi fino a Marte. Inoltre secondo gli esperti
saranno necessarie oltre 40 tonnellate di materiale, tra
ossigeno, provviste e imballaggi vari, per permettere un
ambiente a misura d'uomo. Oltre a robot necessari come riparo
per proteggere gli astronauti dalle radiazioni, pari a circa
cento volte quelle terrestri.
Pascale Ehrenfreund, scienziato all'Astrobiology Institute
della Nasa, ha dichiarato che considerando una missione con un
soggiorno di qualche centinaia di giorni sulla superficie del
pianeta rosso, il rischio di esposizione alle radiazioni e'
''accettabile''. ''Questi ragazzi sanno che vanno incontro ad un
rischio enorme, ma si sa, soprattutto per i primi viaggi, questo
fa parte del gioco'', ha aggiunto James Reuther, vice direttore
tecnologico dell'agenzia spaziale Usa.
Nel frattempo diversi rivali puntano a battere sul tempo la
Nasa: tra questi il miliardario americano Dennis Tito,
determinato a diventare il primo viaggiatore privato ad andare
nello spazio. Il suo progetto e' quello di compiere l'impresa
tra soli cinque anni, nel 2018, limitandosi pero' a volare
intorno al pianeta e non atterrando su di esso.
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