Nel corso della sua trasmissione su Radio24, Gianluca Nicoletti è tornato sulle teorie "ufologiche" avanzate giorni fa da Marco Columbro attraverso l'aiuto di un noto biblista eterodosso 16 dicembre 2017 Raffaele Graziano Flore
Marco Columbro, in uno scatto recente (Wikipedia)
ORIGINE DELLA RAZZA UMANA
Gli extraterrestri non solo esistono ma anche noi presto entreremo tutti in contatto con loro: è questa l’idea che Marco Columbro aveva espresso alcuni giorni fa a Spy,
il settimanale diretto da Alfonso Signorini, e che ha attirato
immediatamente su di sé le attenzioni della stampa: il 67enne conduttore
originario di Viareggio, pur avendo abbracciato da tempo una sorta di
fase mistica, non aveva mai parlato così nettamente in questi termini
non solo dell’esistenza dei cosiddetti UFO ma anche del
fatto che alcuni grandi personaggi della storia (ovvero papi e capi di
governo) siano stati degli alieni. Studioso di esoterismo da
anni oltre che di medicina alternativa, lo showman e attore divenuto
celebre sulle reti Mediaset si è avvicinato a questo mondo dopo aver
detto addio alla televisione nel 2001, quando un aneurisma cerebrale
interruppe bruscamente la sua carriera. E da allora è cominciata una
ricerca che ha portato Columbro a scoprire alcuni testi fondanti dell’ufologia
e, a suo dire, a vedere per la prima volta un UFO nel 1999 nel cielo di
New York mentre usciva da una conferenza tenuta da una “contattista” di
fama. “Io con i miei amici rimanemmo esterrefatti, mentre lei disse ‘Lo
so bene, non rompere…’”: di questo e altri argomenti ha parlato di
recente anche Gianluca Nicoletti durante Melog su
Radio24, affrontando il delicato tema di quali siano le origini della
razza umana e come mai la si colleghi a forme di vita aliene.
LE TEORIE DI MARCO COLUMBRO
Nel corso di una puntata del programma condotto dal giornalista Gianluca Nicoletti su Radio24, infatti, il tema è stato l’uscita di Marco Columbro e la sua idea, in merito alla quale la presenza degli UFO nel
nostro mondo è stata accertata, provando anche a spiegare quale sarebbe
il loro disegno e quali siano state le tracce (in alcuni casi anche
clamorose) che questi ultimi avrebbero lasciato anche in tempi recenti. A
detta del 67enne viareggino, infatti, anche Papa Francesco avrebbe ammesso due anni fa che Gesù Cristo
era un alieno e a sostegno di questa tesi cita (un po’ liberamente) un
passaggio del Vangelo di Giovanni in cui il figlio di Dio afferma che
“io non sono di questo mondo”. Non solo: Columbro è anche convinto del
fatto che un altro grande Pontefice del passato, Pio XII,
fosse stato in contatto con degli alieni e che presto una conferma di
quella che appare una teoria cospirazionista arriverà nientemeno che da
Vladimir Putin. D’altronde il leader russo non è stato l’unico capo di
stato legato a questo segreto, tanto che il diretto interessato (in una
clip audio mandata in onda durante la puntata di Melog) ha raccontato l’episodio riferito dalla nipote del Presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, secondo la quale suo zio “incontrò un extraterrestre che rimase sulla Terra per un anno e mezzo”.
L'INTERVENTO DI MAURO BIGLINO
Introducendo la puntata intitolata “Più che umani, alieni”,
Nicoletti affronta la questione partendo dalla riflessione secondo cui
molti uomini di spettacolo, una volta raggiunta la fama, entrano in una
fase mistica. Per Columbro “esistono milioni di razze aliene, sono
chiamati i Nordici e hanno occhi azzurri e capelli biondi” e Gesù Cristo è stato l’UFO più celebre, tanto che lo stesso Papa Francesco ne sarebbe a conoscenza. Di conseguenza, il giornalista di Radio24 si chiede allora cime bisogna porsi di fronte a queste teorie che vogliono cercare l’origine dell’uomo nelle stelle,
girando la domanda al pubblico della trasmissione e spiegando comunque
che l’uscita di Columbro non è certo peregrina, dato che sin
dall’antichità (specie studiando delle civiltà vissute migliaia di anni
fa) si è cercato di attribuire a determinati fenomeni o imprese umane
-si pensi solamente alle piramidi egizie- una origine extraterrestre.
Nicoletti porta a beneficio degli ascoltatori quindi la tesi di Mauro
Biglino, un saggista e traduttore ebraico biblico: “Parlare degli
alieni”, spiega l’ospite, “è solo l’ultima parte del mio lavoro e non lo
cambia di una virgola, anzi non ho nemmeno mai visto una luce in
cielo…”. Biglino spiega inoltre di non sapere chi siano gli “Elohim” (dèi)
più volte citati nella Bibbia: “L’Antico Testamento non si occupa della
creazione dell’Universo, ma del patto di alleanza tra Dio e il suo
popolo” racconta lo studioso che ritorna sul tema degli Adamiti, un’etnia che speciale che gli Elohim avevano “fabbricato” per i loro fini.
L'INTERPRETAZIONE LETTERALE DELLA BIBBIA
Nella successiva parte del suo intervento a Melog su Radio24, Mauro Biglino ha
parlato a Gianluca Nicoletti anche della questione dei cosiddetti
“rettiliani” (una razza aliena che, secondo le credenze, vive confusa
agli umani e controlla il nostro pianeta occupando posti d’élite nella
società): citando un esperto in materia di apocrifi dell’Antico Testamento,
spiega che vi sono interpretazioni contraddittorie. “Se dobbiamo
credere un libro, innanzitutto leggiamolo e non dimentichiamo mai
l’interpretazione letterale” spiega Biglino a cui fa eco lo stesso
Nicoletti che aggiunge che pure gli esegeti biblici
qualche domanda se la sono fatta in merito, anche se non lo ammettono.
“CI sono dei siti di consulenza ebraica dove si parla della cosiddetta ‘ingegneria genetica’ a
cui si fa riferimento nella Bibbia” incalca ancora lo studioso
eterodosso che ricorda come si tratti di un testo scritto da un popolo
che parlava di se stesso e del rapporto che aveva con uno degli Elohim.
SIAMO FIGLI DELLE STELLE?
Un altro esempio di lettura che potrebbe essere intesa anche letteralmente è quella sull’origine di Adamo e soprattutto di Eva:
secondo Biglino, nei testi degli studiosi ebrei “che noi non seguiamo”
lei è stata creata “prendendo delle cellule da Adamo” e in seguito
quest’ultimo dice in un passo della nostra Bibbia: “Questa volta è
l’osso delle mie ossa”, ovvero nell’accezione di “finalmente me e avete data una giusta!” spiega il biblista, sottintendendo che gli stessi ebrei sottintendono che forse prima gli erano state presentare delle versioni della
prima donna che non gli piacevano. Tra il serio e il faceto, il
conduttore e il suo ospite concludono riferendosi a un’altra
figura-cardine della mitologia ebraica, ovvero quell’essere antropomorfo noto come Golem che
nasce grazie a un processo di cui l’uomo conosce molto poco, provando a
“riprodurre se stesso”: proprio come le teorie secondo cui a fabbricare
la razza umana sarebbero stati i “figli delle stelle”, concludono i due citando ironicamente anche Alan Sorrenti.
Commento di Oliviero Mannucci: In effetti caro Columbro, siamo tutti extraterrestri. Ogni individuo è un anima spirituale eterna, non appartiene a questo mondo materiale ma a quello spirituale e quindi siamo extraterrestri. Inoltre l'anima non è ne bianca, ne nera, ne rossa, ne gialla. L'anima non è comunitaria o extracomunitaria, non è italiana, ne europea, ne americana, ne africana.L'anima sfugge a queste classificazioni materiali. Ma siccome la maggior parte dell'umanità non vede al di la del proprio naso vengono perpetrate guerre di religione ( che le religioni nel loro messaggio originale non invitano a fare ), discriminazioni razziali e via dicendo. Questo perché la maggior parte dell'umanità ignora che cosa è la dimensione spirituale della vita. Ha veramente conoscenza solo chi sa distinguere l'eternità del reale dalla temporaneità dell'illusorio. Ma spesso l'illusorio viene scambiato per reale e il reale per illusorio. Un saluto, caro Marco Columbro, spero prima o poi d'incontrarti di persona per farti vedere con i miei telescopi un po' di quello che il nostro Padre Celeste ha creato in questo piccolo universo materiale in cui ci troviamo e per parlare anche di alieni.
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