Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Saturday, December 16, 2017
“Ho visto Ufo, Alieni e basi segrete in Antartide”
Il 2 Gennaio 2015, una e-mail inaspettata giunse alla ricercatrice UFO Linda Moulton-Howe; il messaggio era stato inviato da un presunto ingegnere della US Navy, un ex Sottufficiale di volo in prima classe ora in pensione.
La lettera che ha ricevuto la Moulton-Howe, racconta di svariati salvataggi e di voli con gli aerei in Antartide, avvenute tra gli anni 1983 e il 1997 dall’anonimo ufficiale della Us Navy che si riferisce a se stesso come “Brian”.
“Brian” sostiene che è a conoscenza di una collaborazione, tuttora in atto, tra esseri umani e alieni e che l’Antartide è una importante sede e campo di ricerca per queste attività.
Tra gli scopi delle operazioni alle quali ha partecipato Brian, vi erano diverse osservazioni di dischi volanti di colore argenteo, che sorvolavano a forte velocità le montagne Transantartiche. Lui e il suo equipaggio avrebbero anche avvistato antiche rovine di una città presumibilmente Aliena e un grande buco nel ghiaccio a circa cinque – dieci miglia dal Polo Sud geografico (cerchio rosso sulla mappa) e che quest’area geografica doveva essere una “No Fly Zone”, ovvero una zona di non sorvolo da parte degli aerei dell’USAF e della Us Navy ( presumibilmente questa No Fly Zone vale anche per velivoli di altre nazioni) .
Il racconto dell’ufficiale narra inoltre di un caso in cui, per necessità di emergenza, dovette entrare col suo velivolo all’interno della “No Fly Zone” Aliena e di aver visto quello che lui ed il suo equipaggio non avrebbero dovuto vedere: un ingresso di una base di ricerca scientifica umano-aliena creata sotto il ghiaccio. ( vedi foto satellitari ).
Foto satellitare postata su google earth, nella quale si vede bene uno strano passaggio,
una caverna di proporzioni enormi ( 90 metri di larghezza per 30 di altezza )
Inoltre, una dozzina di scienziati sono scomparsi per due settimane nei pressi della Marie Byrd Lande e, quando sono riapparsi, Brian ed i lsuo equipaggio ricevettero l’ok da parte della Us Navy per intraprendere una missione di recupero. Brian dice che il team di scienziati non parlavano, erano muti e scioccati – “le loro facce sembravano spaventate” – racconta Brian nella lettera inviata a Linda.
La decisione di condividere le sue esperienze in Antartide ha spinto Brian a contattare Linda Moulton-Howe. Nella seguente lettera, riprodotta integralmente qui di seguito, il resoconto completo di quei fatti:
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A: earthfiles@earthfiles.com
Oggetto: Antarctica UFO
Data: 2 Gennaio 2015
Ciao Linda
Io sono un pensionato ingegnere aeronautico della Marina degli Stati Uniti, pilota di un aereo LC 130 che si è ritirato dopo 20 anni di servizio nel 1997. Ho avuto voglia di scrivere a lei dopo aver meditato per un lungo periodo di tempo, ed ecco quindi la mia decisione di scriverle e raccontarle la mia esperienza sul continente antartico, testimone di avvistamenti di dischi volanti e di cui mi è stato detto di non parlare. Ho servito il mio paese nei miei 20 anni in marina con un squadrone chiamato Antartic Development Squadron Sei o VXE-6 come era anche conosciuto. Ho operato con questo squadrone dal 1983, poi mi sono ritirato nel mese di marzo del 1997. Essendo un ingegnere di volo, ho potuto volare per più di 4000 ore in tale veste e ho visto cose che la maggior parte delle persone non possono nemmeno immaginare, di ciò che si trova sul continente dell’Antartide.
Quelle lande sembrano più aliene che terrestre. Le nostre operazioni in questa terra ghiacciata avevano inizio a fine settembre e si concludevano alla fine di febbraio di ogni anno; fino a quando lo squadrone è stato dismesso nel 1999.
Durante il mio servizio nella squadra, ho volato per quasi ogni parte del continente antartico tra cui il Polo Sud per più di 300 volte. La stazione McMurdo, che si trova a 3,5 ore di volo dalla stazione del Polo Sud, è stata il la base dello squadrone durante le nostre operazioni annuali. Tra queste due stazioni vi è una catena montuosa chiamata Trans Antartica. Con quello che abbiamo chiamato “Severe Clear Weather”, viaggiando da McMurdo al Polo Sud, le Trans Antarctica sono visibili da altitudini di volo a circa 25.000 – 35.000 piedi. In diversi voli da e per la base McMurdo-Polo Sud, l’equipaggio ha visto veicoli non identificati, ovvero, dischi volanti che sfrecciavano intorno alle cime delle Trans Antartica, quasi esattamente nello stesso punto ogni volta che si volava tra questa zona. Questo è molto insolito per il traffico aereo laggiù, a causa del fatto che gli unici aerei in volo sul continente, erano i nostri, ovvero quelli dello squadrone VXE-6. Ogni aeromobile sapeva dove l’altro aereo doveva eseguire il suo piano volo.
Un altro problema unico con la stazione del Polo Sud è che al nostro aereo non è stato mai permesso di volare sopra una certa area che si trovava a 5 miglia dalla stazione Mc Murdo. Il motivo dichiarato era a causa di una zona di campionamento dell’aria in quelle coordinate. Questo non aveva alcun senso per nessuno di noi della squadra, perché in 2 occasioni diverse abbiamo dovuto volare sopra questa zona. Una volta a causa di una evacuazione medica del campo australiano chiamato Davis Camp. È stato sul lato opposto del continente e abbiamo dovuto fare rifornimento al Polo Sud e l’aerea di volo era diretta a Davis Camp passando proprio sopra la stazione di campionamento dell’aria. L’unica cosa che abbiamo visto passando raramente oltre questo campo, era un grande buco nel ghiaccio, come se ci fosse l’entrata di una enorme base. Si potrebbe volare con uno dei nostri LC130 sopra questa cosa.
È stato dopo questa missione che siamo stati richiamati e informati da agenti dell’intelligence provenienti da Washington DC, che ci hanno detto di non parlare di questa zona, quella che abbiamo sorvolato e dove si vede il grande buco nel ghiaccio.
È stato dopo questa missione “Medevac” che siamo stati informati da alcuni “spettri” (agenti dell’intelligence presumo) da Washington DC che ci hanno detto di non parlare della zona che abbiamo sorvolato
Una volta ci siamo avvicinati con l’aereo al “The air sampling Camp”- la zona di campionamento dell’aria – ma abbiamo avuto alcuni guasti elettrici sul velivolo, delle misteriose anomalie. Poi mi è stato detto di partire immediatamente da questa zona e riferire al nostro comandante di squadrone appena tornati a McMurdo. Inutile dire che il nostro comandante è stato mandato via, esonerato dall’incarico della missione come anche il nostro equipaggio. Quindi tutti via dal Polo Sud per oltre un mese. C’erano altre volte in cui abbiamo visto cose che erano fuori dal comune.
In un campo periferico (vicino a Marie Byrd Land) abbiamo lasciato alcuni scienziati e le loro attrezzature. rimanendo sempre in comunicazione con McMurdo per 2 settimane. Il nostro equipaggio ha volato di nuovo al campo per scoprire se gli scienziati erano a posto con le provviste e se era tutto ok. Ma stranamente non abbiamo trovato nessuno lì dove li avevamo lasciati e nessun segno di qualsiasi loro presenza. La radio era attiva e ho provato a chiamare McMurdo per verificare che funzionasse correttamente. Abbiamo lasciato il campo e siamo tornati a McMurdo come ordinato dal nostro Comandante. Una settimana dopo, uno scienziato ha comunicato a Mc Murdo di tornare di nuovo fino al campo per andarli a prendere. Appena caricato il team di scienziati, tutti erano muti, non parlavano all’equipaggio dell’aereo e sembravano spaventati.
Non appena siamo atterrati a McMurdo, gli scienziati sono stati messi su un altro dei nostri aerei e portai via in volo verso Christchurch in Nuova Zelanda. Non abbiamo mai sentito parlare di nuovo di loro, spariti completamente. La loro attrezzatura, che abbiamo portato indietro dal campo, è stata messo in quarantena e rispedita negli Stati Uniti, scortata dagli stessi agenti dell’Intelligence che ci avevano interrogato circa il nostro volo sopra la zona del campionamento di aria. Dove appunto c’è il grande buco nel ghiaccio.
Potrei andare avanti e su molte cose e altre situazioni che ho osservato durante il mio tour con il VXE-6. Molto spesso abbiamo avuto delle discussioni tra gli equipaggi di volo sulle basi UFO al Polo Sud e alcuni membri dell’equipaggio avevano sentito da alcuni degli scienziati che in quella zona, dove si trova il campionamento d’aria e il grande buco, che ci sono EBE (Entità Biologiche Extraterrestri) che lavorano e interagiscono con gli scienziati. Si tratta di una enorme base aliena dove gli Umani vi collaborano.
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Brian, ora sessantenne, si è laureato in un college dell’Iowa con il grado di Ingegnere con la specializzazione in Tecnologia di manutenzione aeronautica e un certificato di aviazione. Nel 1977, si è arruolato nella Marina degli Stati Uniti ed è stato per venti anni in servizio fino al suo pensionamento nel 1997. Ha fornito documenti al sito di Earthfiles della ricercatrice Multon Howe – con i suoi documenti DD-214 e altri certificati di servizio tra cui la Medaglia al valore dell’Antarctic Service Medal, conferita a lui il 20 novembre 1984 come prova del suo tempo in servizio.
Fonte
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