La segnalazione è stata raccolta dall’Aeronautica militare e risale all’8 febbraio 2016
ALPAGO. Una luce che taglia il cielo, disegnando una traiettoria a zig
zag. Era l’8 febbraio del 2016 e un uomo residente a Pieve d’Alpago ha
notato, in pieno pomeriggio, una strana luce nel cielo, a circa due km
di altezza dal suolo. Solo questo. Una luce. Si tratta della seconda
segnalazione che arriva dalla Conca dell’Alpago e che viene raccolta
dall’Aeronautica militare, l’organismo istituzionalmente incaricato di
valutare tutti gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati.
Nel 2016 l’Aeronautica ne ha registrati quattro: tre in Veneto e uno in
Emilia Romagna. Attenzione però, perché non spetta ai militari
esprimersi sull’attendibilità dell’avvistamento: la loro indagine
tecnica ha lo scopo di garantire la sicurezza del volo nei cieli
nazionali. Se l’oggetto di cui viene segnalata la presenza non è un
pallone sonda, un aeroplano tracciato dai radar o un altro genere di
fenomeno noto, viene classificato come Ufo. «Significa solo che non è
stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale di
quel fatto», fanno sapere dall’Aeronautica. Insomma, vedere una luce che
procede a zig zag, com’è successo a Pieve d’Alpago l’8 febbraio 2016, o
«numerosi oggetti di forma circolare a trecento metri dal suolo», com’è
accaduto a Spinea (Venezia) il 23 settembre e il 4 dicembre sempre del
2016, non sono la prova che E.T. abbia fatto un tour nel nostro Paese.
Ma un alone di mistero rimane, anche considerando l’altro avvistamento,
risalente al 2012. Era il 7 aprile, vigilia di Pasqua. Zio e nipote
erano andati a cena da amici a Caneva, in provincia di Pordenone. Al
ritorno, lungo la strada provinciale 61 che da Caneva sale verso il
Cansiglio, appena superata una curva a gomito i due si erano trovati
davanti un ostacolo. Il nipote, che era al volante, ha pensato si
trattasse di un cinghiale, o magari un cervo, ma quell’essere camminava
su due gambe, non su quattro. Ed erano nodose, come i rami di un albero.
L’essere era alto, almeno tre metri, con le braccia lunghe e una testa
non proprio rotonda. E due incredibili occhi azzurri. Il ragazzo alla
guida ha dato un colpo di clacson e l’individuo è scappato. Quattro anni
dopo, a Pieve d’Alpago, un cittadino vede in pieno pomeriggio una luce
procedere a zig zag nel cielo. Coincidenze? Impossibile dare una
risposta.
Quello di Pieve d’Alpago è il terzo avvistamento di Ufo segnalati
all’Aeronautica. Il primo era capitato a Feltre, l’11 settembre 2010,
quando venne avvistato un oggetto quadrato con figura centrale stellata
muoversi in direzione orizzontale, ovest-est.
Fonte
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