I giapponesi presentano il Seamless Autonomous Mobility, basato su tecnologie dell’ente spaziale americano. Mette insieme logica umana e intelligenza artificiale
I
problemi maggiori alla guida derivano dai comportamenti imprevedibili:
svolte non segnalate, frenate improvvise, precedenze non date. Fa parte
della natura umana agire (a volte) senza seguire le regole e senza una
logica precisa. La macchina non lo comprende; uno dei grandi limiti
dell’intelligenza artificiale è l’incapacità di analizzare quelle
situazioni dov’è necessaria creatività.
Gli imprevisti
Un limite che le case automobilistiche stanno cercando di superare con l’utilizzo del deep learning, l’auto apprendimento. La vettura in futuro si servirà di migliaia di dati per scegliere prendendo spunto da situazioni già vissute da tutte le auto connesse alla rete. Su una strada differente è la strategia di Nissan. La casa giapponese ha presentato in questi giorni al Cebit di Hannover (fino al 24 marzo) il sistema di guida autonoma Seamless Autonomous Mobility (SAM). Si tratta di una tecnologia derivata da un sistema Nasa che prevede l'affiancamento della logica umana all'intelligenza artificiale di bordo. In caso di imprevisti o di situazioni a rischio, l’auto decide autonomamente se affrontare il problema da sola o richiedere l’intervento del conducente.Come funziona
Un esempio concreto: strada a
due corsie in entrambi i sensi di marcia, linea continua tra le due
carreggiate. Un auto in doppia fila sulla corsia blocca fisicamente il
passaggio. Per abitudine, se non arriva nessuno dall’altro senso di
marcia si sorpassa velocemente il mezzo in doppia fila, anche a rischio
di commettere un’infrazione. Tecnicamente si può fare, ma occorre anche
una scelta etica. E in questo caso l’auto a guida autonoma passa la
palla al conducente, che deciderà se effettuare o meno la manovra.
L’esordio a Londra
La
guida autonoma di Nissan ha esordito, per una dimostrazione, sulle
strade di Londra lo scorso febbraio. La Nissan Serena, lanciata in
Giappone l’anno scorso, è già dotata del sistema di guida assistita
ProPilot. Lo stesso sistema verrà installato sul nuovo suv Qashqai,
presentato a Ginevra in questi giorni, e sulla prossima generazione
dell’elettrica Nissan Leaf (in arrivo). Il ProPilot più che guida
autonoma è guida assistita, cioè permette di procedere in autostrada
rimanendo autonomamente all’interno della singola corsia.
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