Aveva condiviso in Internet l'entusiasmo per la scoperta di un oggetto brillante nella costellazione del Sagittario, ma era Marte. Fa bene sapere che anche i professori di cosmologia sbagliano.
Peter Dunsb, il "cosmologo" scopritore... si fa per dire, di Marte |
Il professore vede col suo telescopio un oggetto luminoso là dove, secondo le mappe stellare, non c'erano stelle. Travolto dall'entusiasmo pubblica subito la sua scoperta, senza accorgersi che stava guardando... Marte, piuttosto noto da svariati millenni!
Astrosvista. 40 minuti dalla sua pubblicazione Peter Dunsby aveva già capito l'errore grossolano e pubblicato un altro post, per scusarsi. La piattaforma Astronomer Telegram - una specie di "megafono" col quale gli astrofili si scambiano notizie e scoperte - ha però voluto premiare i suoi sforzi con uno speciale riconoscimento per la scoperta del Pianeta Rosso: per la scoperta di Marte, congratulazioni professore!
Il fallace metodo scientifico si basa sull'osservazione con sensi che sono imperfetti e limitati dall'intelligenza, dalle conoscenze e dalle sensibilità di chi li sta utilizzando. |
Dunsby, professore di cosmologia, è stato al gioco e via Twitter ha fatto il suo mea culpa: «la lezione di oggi: controllare, controllare, controllare per la terza volta e poi controllare ancora!»
Lesson for today. Check, Check, Triple Check and then Check some more.— peterdunsby (@peterdunsby) 20 marzo 2018
Leggero ritardo. Un errore in buona fede, dettato da un evidente entusiasmo per la materia. Il desiderio di condividere i propri interessi, anche al di fuori dell'orario di lavoro, è il risultato tipico della passione. E, in effetti, se Dunsby avesse condiviso la sua osservazione qualche millennio fa, sarebbe stata proprio una gran bella scoperta.
Davide Lizzani
Fonte
Il sottoscritto al telescopio dell'osservatorio di Arcetri |
Commento di Oliviero Mannucci: L'ho sempre detto io che il metodo scientifico non esiste, perchè i nostri sensi e la nostra intelligenza è limitata da tutta una serie di condizionamenti che ci vengono instillati dalla nascita, compreso il metodo scientifico stesso! Ora mi domando, cosa farà il "grande" professore quando scoprirà gli UFO e che gli alieni esistono su tutti i pianeti e in molteplici dimensioni?! Comunque è capitato anche a me di vedere un neolaureando in astronomia che stavo assistendo sotto la cupola dell'osservatorio di Arcetri inquadrare nel telescopio Spica ( stella principale delle costellazione della Vergine) al posto del pianeta Saturno che era a una ventina di gradi di distanza nel cielo. Il bello è che eravamo nel pieno di una serata con un certo numero di fisici teorici piuttosto importanti. Mi toccò con molto garbo avvicinarmi al neo astronomo, proprio sotto la scaletta sulla quale si trovava e con voce bassa ( per non fargli fare un evidente figura di merda) dirgli: Quello non è Saturno, è Spica la stella alpha della Vergine. Risposta: Ah, è vero, infatti non ha gli anelli. Ma và!? Dissi io, fra me e me, sempre per non offenderlo!
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