Il 16 settembre 1994, alla scuola elementare Ariel in Zimbabwe,
decine di bambini hanno assistito all’atterraggio di un disco volante
nel cortile della scuola durante l'intervallo, notando anche due strani
esseri mentre uscivano dalla navicella.
Di tutti i racconti sugli avvistamenti Ufo, quello avvenuto in una
scuola in Zimbabwe è ricco di particolari così vividi che un regista
americano ne sta addirittura girando un film. Due settimane fa, il 17
settembre, è caduto il ventunesimo anniversario di quest'avvenimento, che ha destato grande attenzione in tutto il mondo prima di svanire da sotto i riflettori. Ariel Phenomenon, film diretto da Randall Nickerson,
racconta l'avvistamento di una navicella aliena da parte di alcuni
bambini della scuola elementare Ariel, nello Zimbabwe nordorientale. Il
film comprende anche le interviste agli allora piccoli testimoni, che ne
erano stati profondamente segnati e che lo ricordano ancora nei minimi
particolari, così come alcuni filmati girati subito dopo l'incontro nel
1994, che mostrano i bambini mentre discutono di quanto hanno visto con
lo psichiatra di Harvard John E. Mack.
Secondo Mack, che aveva parlato a lungo con i testimoni, il racconto
dell'avvenimento era autentico. I bambini avevano descritto un velivolo a forma di disco mentre atterrava vicino alla scuola, poi due strani esseri
si erano avvicinati agli scolari. Anche Tim Leach, capo dell’ufficio
per lo Zimbabwe della Bbc, aveva intervistato i bambini subito dopo il
fatto.
IL REGISTA RANDALL NICKERSON NEI DINTORNI DELLA SCUOLA ELEMENTARE DOVE AVVENNE L'ATTERRAGIO UFO |
Il regista Nickerson, dopo aver intervistato Leach prima della sua
morte, aveva dichiarato che l’evento gli aveva fornito una nuova
prospettiva sulla vita, l’universo e ogni cosa. «Non me lo sarei perso
per niente al mondo», aveva esclamato.
Il dottor Mack (1929-2004) nella sua carriera aveva dovuto
affrontare molte critiche, dal momento che nel suo lavoro si era
imbattuto in molte persone che sostenevano di aver visto degli alieni.
Mack riteneva che questi incontri andassero oltre la semplice esperienza
fisica e questa sua idea non veniva del tutto accettata. Nel sito del
John E. Mack Institute si legge appunto che «l’interesse di Mack per gli
aspetti trasformazionali di queste esperienze straordinarie e la sua
proposta secondo cui l’esperienza potrebbe essere più trascendentale che
fisica, e nondimeno reale, è stata ampiamente riporta dai media come
semplice conferma degli incontri con gli alieni».
IL DOTTOR JOHN MACK PARLA CON UNA DELLE PICCOLE TESTIMONI DEL CONTATTO ALIENO NELLA ARIEL SCHOOL DI RUWA, ZIMBABWE. |
Un importante caso di critica era avvenuto nel 1994 quando Daniel C.
Tosteson, preside di facoltà dell'Harvard Medical School, aveva
effettuato una revisione paritaria e confidenziale del lavoro di Mack
sull'avvistamento in Zimbabwe.
Nel momento in cui il suo lavoro era giunto all'attenzione del pubblico,
aveva suscitato delle controversie. Ma dopo quattordici mesi
d'inchiesta, Harvard aveva poi rilasciato una dichiarazione, assicurando
che Mack «rimane un membro rispettabile della facoltà di medicina di
Harvard». Il preside di facoltà aveva poi riaffermato «la libertà
accademica di Mack di studiare ciò che voleva e di esprimere le sue
opinioni senza impedimenti». Ma non senza una postilla. Tosteson ha
aggiunto un'indicazione, esortando «il dottor Mack, nel suo entusiasmo
nello studiare questo gruppo di individui [persone che credono di essere
stati rapiti dagli alieni, ndr], a stare attento a non violare in alcun
modo gli elevati standard per la condotta della pratica clinica e
l’investigazione clinica, che sono stati il marchio di questa facoltà».
Nel 2014 un altro giornalista aveva approfondito l’episodio avvenuto
nella scuola in Zimbabwe, citando alcuni scienziati: Sean Christie,
reporter del Mail and Guardian, aveva riportato che «gli
astronomi dell’intera regione hanno affermato che ‘lo spettacolo
pirotecnico’, visibile fino in Zambia e Botswana [al tempo del presunto
incontro alieno alla scuola Ariel], è stata una pioggia di meteore».
Anche un'esperta locale di Ufo, Cynthia Hind, aveva riferito di aver
registrato decine di racconti su una palla di fuoco, simile a una
capsula affiancata da due capsule più piccole.
UNO DEGLI INCREDIBILI DISEGNI FATTI DA UNO DEI PICCOLI TESTIMONI |
Una volta Christie ha intervistato una delle scolare, che aveva deciso
di rimanere anonima, raccogliendo un racconto alquanto strano e
inquietante. La bambina aveva raccontato che l’evento era accaduto
mentre gli studenti erano nel cortile durante l'intervallo. Il fatto
strano è che quando avevano raccontato agli insegnanti quello che
avevano visto, questi ultimi avevano detto loro di non parlarne e di non
prendere in considerazione il fatto. «Ma il giorno successivo la scuola
ha ricevuto numerose chiamate dei genitori, che volevano sapere perché i
loro figli fossero spaventati. È così anche gli insegnanti hanno
iniziato a dare di matto», aveva detto la bambina.
Randall sta ancora cercando finanziamenti per concludere la produzione di Ariel Phenomenon.
Alla squadra si è unito anche Christopher Seward, tecnico del montaggio
che ha vinto diversi premi e che ha lavorato nei film di Michael Moore,
come Fahrenheit 9/11, Sicko e Fat, Sick and Nearly Dead.
fonte inglese e immagini
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