Come sarà vivere su Marte? Negli ultimi anni la domanda è passata dall'essere la fissazione di scienziati e pochi visionari ad argomento di conversazione (quasi) comune. Ormai nessuno si stupisce quasi più del fatto che ci sia chi progetta razzi per futuri viaggi verso il pianeta rosso. Ed è notizia da accogliere positivamente quella recentemente diffusa dall'Agenzia spaziale italiana che, su Marte, ha individuato acqua salata nel sottosuolo.
Insomma, se fino a qualche anno fa la vita marziana era argomento da romanzieri come Isaac Asimov e per film non sempre di serie A, oggi è argomento di studio e progettazione. È con questo spirito che la Nasa ha lanciato un concorso per la progettazione di abitazioni virtuali da realizzare con stampanti 3D. Concorso che ora è giunto al termine con la selezione di 5 progetti che si sono aggiudicati parte del premio di 100.000 dollari.
In realtà, come ha spiegato Monsi Roman, direttore del Centennial Challenges, il programma della Nasa che punta a coinvolgere direttamente le persone nel tentativo di sviluppare soluzioni innovative ai problemi che interessano l'Agenzia, i 18 team che si sono affrontati in questo concorso non si sono limitati a immaginare e progettare delle abitazioni ma hanno costruito dei veri e propri habitat che permetteranno agli esploratori del futuro di vivere e lavorare su altri pianeti siano essi Marte, la Luna o chissà che altro.
Ecco quindi i cinque progetti selezionati:
1. Team Zopherus di Rogers, Arkansas, premiato con 20.957 dollari
2. AI. SpaceFactory di New York premiato con 20.957 dollari
3. Kahn-Yates di Jackson, Mississippi - 20.622 dollari
4. SEArch+/Apis Cor di New York - 19.580 dollari
5. Northwestern University di Evanston, Illinois - 17.881 dollari
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