Quando l’Apollo 11 scese dal buio dello spazio, toccando il suolo lunare per la prima volta il 20 luglio 1969, tre uomini coraggiosi divennero immortali, tre astronauti ricordati per sempre per un singolo atto che consegnava le loro carriere alla storia.
Erano Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, nomi che tutti associamo a quella prima missione sulla luna. Dietro di loro, però, sulla Terra, c’era una squadra di ingegneri, scienziati, supervisori ed esperti che alla fine hanno consentito il successo della missione spaziale.
19.000 ore di audio dell’Apollo 11
Oggi, per la prima volta, la NASA ha rilasciato oltre 19.000 ore di audio di questa missione storica, con la registrazione originale di ogni voce su quelle tracce.Nella versione rilasciata dalla NASA sono incluse le versioni digitalizzate di ogni conversazione, dal banale suono del conto alla rovescia, alla famosissima frase di Armstrong: “Questo è un piccolo passo per l’uomo; un grande passo per l’umanità”.
Le registrazioni sono disponibili sul sito dedicato all’archivio della missione della NASA e ora anche su Archive.org.
Il progetto
Il lavoro di digitalizzazione delle registrazioni, che rappresentano ancora solo il 25% di tutte quelle del progetto Apollo, è durato cinque anni e ha visti impegnati i ricercatori e i volontari della University of Texas di Dallas e del NASA Johnson Space Center. Per ascoltare integralmente le 19.000 ore di audio, sarebbero necessari più di due anni.
Alcune di queste conversazioni erano già state diffuse, ma quelle in cui gli esperti discutevano di dettagli tecnici e a volte anche delle loro vite erano rimaste conservate in camere di sicurezza climatizzate, dove potevano essere riprodotte solo grazie a un registratore a nastro conservato presso il Johnson Space Center della NASA.
Alcune di queste conversazioni erano già state diffuse, ma quelle in cui gli esperti discutevano di dettagli tecnici e a volte anche delle loro vite erano rimaste conservate in camere di sicurezza climatizzate, dove potevano essere riprodotte solo grazie a un registratore a nastro conservato presso il Johnson Space Center della NASA.
Oltre alle 19.000 ore di audio digitalizzato, i ricercatori hanno reso disponibili anche le trascrizioni di ogni conversazione, caricandole sul database e arricchendole di metadati per facilitare le future ricerche.
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Pochi lo sanno, ma a bordo dell'Apollo 11 c'era anche un "romano" come me. Michael Collins, pur essendo statunitense perchè nato da genitori statunitensi, in realtà è nato a Roma... guardate qui sotto!
La targa in questione si trova in Via Tevere, nel Quartiere Pinciano, e ricorda l'astronauta statunitense Michael Collins (Roma 1930), che in questa casa è nato dal momento che è figlio di un militare statunitense che si trovava a Roma al momento della sua nascita.
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Commento di Oliviero Mannucci: Pochi lo sanno, ma a bordo dell'Apollo 11 c'era anche un "romano" come me. Michael Collins, pur essendo statunitense perchè nato da genitori statunitensi, in realtà è nato a Roma... guardate qui sotto!
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