Alieni nella sorgente. L’acqua sgorga a 2400 metri di profondità di una miniera Canadese a Timmins. Gli esami effettuati sui gas disciolti hanno potuto permettere la datazione della sorgente. E la composizione delle rocce del bacino, data la somiglianza con certe rocce del pianeta Marte, fanno ipotizzare possibili forme batteriologiche aliene sulla terra.
Alieni per la scienza?
Non è la prima volta che tali ipotesi prendono forma tra gli scienziati. Già nelle profondità del lago subglaciale Whillans, in antartico, un gruppo di studiosi americani, ha raccolto forme di vita microbica. Fu rilevato che le condizioni di vita erano simili a quelle delle lune ghiacciate di Giove e Saturno. Organismi che basano il proprio nutrimento su composti prevalentemente di ferro e zolfo. La ricerca, effettuata da 50 scienziati, ha richiesto una intera giornata di trivellazione dei ghiacci. Tali ricerche erano già state effettuate in Antartide, nei laghi di Vostok e Eliseworth. In particolare nel lago Vostok fu trovato, presente nell’ acqua, un batterio di cui nei database non si conosceva il dna. Sconosciuto o alieno?Andare a spasso nelle ere geologiche, perforando ghiacciai, esaminando le acque dei laghi subglaciali, trovando forme di vita di microbi alieni, e ipotizzando (e magari un giorno verificare) forme di vita condivise nell’universo. E’ certamente molto affascinante e porta alla luce molta conoscenza scientifica. E’ lecito chiedersi se si è poi in grado di gestire una tale impresa. Che ne facciamo dei microbi Precambriani una volta portati a contatto con l’aria e con l’atmosfera? Il tempo affascina molto noi umani, curiosi di conoscere il passato e svelare il futuro. Mentre ci dicono che tutto è qui e ora.
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