Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Saturday, May 18, 2013
Siamo tutti extraterrestri? A Tradate dicono di sì
TRADATE La vita, la storia dell'uomo in una meteorite: si può dire che anche l'uomo che vive sulla terra è in realtà un po' un extraterrestre. La tesi promossa dal Gat di Tradate è tanto complessa quanto affascinante: il Carbonio è l'elemento chimico fondamentale per la vita per il quale si ipotizza che sia piovuto sulla Terra dallo spazio esterno, veicolato da certi particolari tipi di meteoriti (le condriti carboniose) e, forse, dai nuclei cometari. Un filo conduttore che verrà illustrato dalla conferenza pubblica organizzata dal Gruppo Astronomico Tradatese lunedì 20 maggio alle 21 al CineTeatro Grassi di Tradate. Il tema proposto dal presidente Cesare Guaita è: I meteoriti e la vita, ultime scoperte. Le condriti carboniose sono meteoriti che contengono tutti i mattoni principali (a base di Carbonio) per la costruzione degli esseri viventi: innanzitutto gli amminoacidi, poi gli zuccheri e, addirittura le basi per la costruzione del DNA.
È come se l'uomo fosse piovuto da cielo, dallo spazio. «Per la costruzione del DNA - dice il presidente del Gat - è indispensabile la disponibilità di Fosforo capace di legarsi col Carbonio. Questo tipo di Fosforo è elemento rarissimo sulla Terra e praticamente inesistente nel mare, luogo dove sbocciarono le prime forme di vita». Allora da dove è piovuto questo Fosforo? «Per quanto sembri incredibile -prosegue il dottor Guaita- sembra proprio che anche il Fosforo 'biologico' sia di provenienza meteorica. A portarlo sulla Terra non furono però le condriti carboniose, ma i meteoriti metallici (costituiti da Ferro con 5-20% di Nichel) apparentemente lontanissimi dalla vita come la intendiamo noi». Per capire questo punto basilare, bisogna ricordare che gli studiosi del GAT stanno scrutando da anni molti tipi di meteoriti al SEM, (Microscopio Elettronico a Scansione) e che questo studio ha permesso di fare una osservazione di grande interesse, proprio su meteoriti ferrosi. «Abbiamo potuto dimostrare - insiste lo scienziato - che praticamente tutti i meteoriti ferrosi contengono una piccola percentuale di Fosforo (0,5-1%) che si lega in maniera speciale col Nichel ed il Ferro: questo composto, denominato Shreibersite, a contatto con l'acqua libera del Fosforo capace di legarsi al Carbonio, quindi in grado di entrare nella catena del DNA».
P. Vac.
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