La Nasa in Sardegna per seguire le fasi finali di una delle più importanti missioni aerospaziali di sempre. E' l'annuncio della Regione. Domani la sonda Cassini si tufferà dentro Saturno, dopo averne attraversato gli anelli e fino a perdere il segnale concludendo così la sua missione ventennale. Al centro dell'attenzione il Radiotelescopio di San Basilio: i segnali radio della sonda verranno captati proprio in Sardegna dal Sardinia Deep Space Antenna (Sdsa).
CAGLIARI - Dopo aver sfrecciato per sei mesi fra gli anelli di Saturno, la sonda Cassini è ora vicinissima al 'suo' pianeta che aveva già raggiunto13 anni fa. Adesso è pronta a tuffarsi nell'atmosfera giallastra del pianeta degli anelli: sarà una discesa rapidissima, il cui inizio è previsto poco prima delle 14 di domani. Tutto durerà una manciata di minuti, ma sarà un gran finale degno di una missione storica, nella quale l'Italia ha avuto un ruolo di primo piano. L'Asi ha infatti organizzato la missione al fianco di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Inaf.
All'interno di questo network internazionale di ricerca si inserisce il Radiotelescopio di San Basilio che diventa parte integrante del Deep Space Network della Nasa e fornirà servizi di comunicazione e navigazione anche per le sonde interplanetarie europee, specializzandosi in particolare per quelle marziane, in vista della Human Exploration del pianeta.Ingegneri e dirigenti della Nasa, guidati dal deputy director di Nasa Scan Badri Younes, sono stati ricevuti oggi dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci insieme al presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) Nicolò D'Amico, al portavoce del presidente di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Andrea Zanini, al delegato del rettore dell'Università di Cagliari Massimo Vanzi."Siamo molto orgogliosi del ruolo della Sardegna a livello mondiale in una missione così importante, a conferma delle grandi professionalità su cui possiamo contare. La presenza della Nasa oggi qui da noi dimostra che abbiamo fatto bene a credere come Giunta nelle potenzialità dell'aerospazio: continueremo a sostenerlo, sempre più convinti che in questo settore la nostra regione possa collocarsi in una posizione di vera e propria eccellenza", dice Paci. "Siamo una piccola isola, dobbiamo stare nei network internazionali di ricerca, di innovazione, di sviluppo, di formazione del capitale umano. E questo significa anche avere prospettive in termini di sviluppo e occupazione: per le professionalità che lavoreranno proprio a San Basilio, per tutte quelle che gravitano nel settore aerospazio e anche in termini di attrazione di investimenti, con le imprese che iniziano a insediarsi qui da noi, ricordiamo l'investimento di Avio a Villaputzu".
"L'attenzione che la Nasa pone alle performance del radiotelescopio Srt e dei nostri laboratori di sviluppo aprono grandi prospettive e sono indicative dell'eccellenza accademica e scientifica che esiste in Sardegna", sottolinea il presidente Inaf D'Amico. "È il risultato di un investimento che nasce da lontano fatto da Asi, Inaf, Miur, dalla Regione Sardegna con tantissima attenzione e con il forte coinvolgimento dell'Università di Cagliari. Questa è un'iniziativa densa di prospettive per il territorio e siamo sicuri che avrà un grande successo".
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