La vicenda del microbiologo Dan Burisch è stata un fulmine
a ciel sereno che ha letteralmente scosso gli ambienti ufologici mondiali. Le
sue straordinarie affermazioni sembrano confermare quello che gli studiosi
hanno sempre sostenuto : l’esistenza di un gigantesco cover-up sulla realtà
extraterrestre da parte del governo USA che va avanti, in maniera pressochè
ininterrotta, da oltre cinquanta anni.
E’ già avvenuto in passato che
qualcuno facesse dichiarazioni sensazionali (vedi Rober Lazar) ma mai come in
questo caso, vi era stata a supporto una tale impressionante mole di dati e
riscontri.
L’attendibilità e le credenziali di Burisch sembrerebbero
al di là di ogni ragionevole dubbio.
Dan Burisch |
Un ulteriore importante aspetto della sua storia è la
conferma dell’esistenza del Majestic Twelve, l’ultrasegreto gruppo di
studio governativo, composto da scienziati e alti ufficiali delle forze armate
USA, che ha gestito il problema UFO/alieni fin dal 1947, anno in cui avvenne il
più documentato incidente UFO della storia, ovvero quello di Roswell.
Il 22 aprile 2004, Dan Burisch ha chiesto udienza presso il
Congresso degli Stati Uniti per rivelare le informazioni in suo possesso
sull’Area 51 e sui progetti segreti ivi condotti dal governo degli Stati Uniti,
relativi a virus sviluppati in laboratorio, interazioni alieni e trattati tra
questi ultimi e gli USA. Trattati che, è bene ribadirlo, costituiscono una
palese violazione della costituzione americana; ed è questo il motivo
principale per cui Burisch ha chiesto l’immunità al Congresso in cambio delle
sue rivelazioni.
Il ragazzo che amava la scienza
Danny Benjamin Crain è nato il 12 febbraio 1964. Nel 1990
si è unito in nozze con Deborah Kay Burisch, già madre di un figlio nato da un
precedente matrimonio; nel 1995 Dan ha cambiato il proprio cognome in Burisch
per conformarlo a quello legale del bambino.
L’attitudine di Dan per la microbiologia si palesò sin
dall’infanzia; all’età di otto anni egli finì sotto le ali protettive di vari
medici e scienziati in quello che risultò essere il precoce inizio di
un’affascinante carriera nel settore, dipanatasi in gran parte nel mondo dei
“Black Projects” militari.
Le
cronache del curriculum di formazione professionale di
Dan non sono esaustive, comunque nel periodo 1982-85 egli è accreditato
come
biologo e proprietario della Crain Environment Research di Las Vegas;
nel 1986
consegue la laurea di primo grado in Psicologia presso la University of
Nevada, Las Vegas, e viene contattato in qualità di candidato per
lavorare a un
progetto governativo; nel 1988 il St Patrick’s Seminary di Menlo Park,
California, gli assegna un Master of Divinity e nel 1989 consegue un
dottorato
in Microbiologia e Genetica Molecolare presso la State University of New
York (SUNY), Stony Brook; la SUNY ha già negato di possedere
documentazione in merito, ciò nondimeno esistono documenti che attestano
il
percorso formativo di Dan. Nell’ambito militare, conseguì nel 1989 il
grado di
capitano della marina militare degli Stati Uniti e fu assegnato al Progetto
Aquarius presso la base di Groom Lake, Nevada, comunemente nota come
Area 51 o “Dreamland” (terra di sogno); il suo tesserino S4 era il nr. 6196
MAJI.
Un accordo di segretezza per il Tonopah Test Range/R4809,
che reca la data del 14 ottobre 1989 e la firma di Burisch (Crain), riporta il
suo SSAIN [numero della previdenza sociale], il grado “05”, la qualifica “MB
III” (Microbiology III) e l’ente da cui dipendeva, ovvero il Laboratorio di
Ricerca Navale del Dipartimento della Difesa, Marina degli Stati Uniti.
Un documento successivo riporta il suo grado di capitano
della US Naval Reserve, e la sua qualifica “Microbiologist IV”. Nel 1991 fu
inviato a svolgere le proprie mansioni presso un’unità di guerra biologica e
partecipò all’ operazione “Tempest Storm” in Iraq, guadagnandosi un encomio
presidenziale per i servizi resi sul campo.
Nel 1994 Dan compilò un rapporto, il Q-94-109A, nome
in codice COSMIC-MAGIC, relativo a campioni prelevati da un’entità
biologica extraterrestre (EBE) nota come “AQ-J-Rod”, nell’ambito del
Progetto Aquarius, e infine, sino al settembre del 2002, lavorò al Progetto Star
Flower 1, che comprendeva il “Seme della Genesi”.
Burisch ha fornito al ricercatore americano Bill Hamilton
una descrizione del suo tesserino di identificazione: si trattava di un
badge bianco con due marcature blu lungo la parte superiore sinistra, al di
sotto delle quali era riportata la sua area di assegnazione, ‘S4’; subito sopra
la S4 vi era una punzonatura a forma di stella. Sul suo vecchio tesserino, al
di sotto della S4 vi erano le tre lettere ‘ETL’, ovvero ‘Laboratorio Extra
Terrestre’; sui badge più recenti ‘ETL’ era stato sostituito da ‘EBL’, che sta
per: ‘Laboratorio Biologico Extraterrestre’. Sulla parte destra del badge vi
era la scritta verticale ‘MAJ’. I tesserini riportavano inoltre una foto dello
scienziato, sotto la quale erano riportati il nome, l’incarico ed il numero di
badge (n.H). Nella parte inferiore vi era un codice ‘DX’ (a significare
trasferimento dipartimentale) oppure ‘WX’ (ad indicare trasferimento
ingegneristico), che consentiva all’individuo in questione l’accesso alle
differenti sezioni del progetto o, come le chiamavano loro, ‘padiglioni’. Sul
retro del badge vi era una striscia magnetica nera.
Burisch riceveva
il proprio badge solitamente accompagnato da un altro badge di colore arancione
che recava il numero per la registrazione quotidiana nella base (Papoose); nel
caso dovesse recarsi al secondo piano che, era destinato a LG [Progetto Looking
Glass] e Sidekick, era necessario un badge supplementare.
Dan lavorò per certo periodo di tempo ad un progetto
relativo ad una entità biologica extraterrestre EBE viva. J-Rod (questo
il nome dell’alieno) era un assistente di un’altra entità extraterrestre (EBE-3)
assegnata alla base di Groom Lake.
J-Rod è stato tenuto in “custodia” dal Majestic affinché
potessero continuare a fare esperimenti ed ulteriore analisi della sua
fisiologia; nel 1994 avrebbe dovuto andarsene, ma con tutta probabilità è
ancora qui.
In quanto
microbiologo, i risultati delle passate ricerche di Dan si focalizzavano sul
ruolo dei complessi di proteine nelle/sulle membrane cellulari e sull’analisi
dell’ecosistema.
Burisch,
inoltre, nutriva un profondo interesse per Marte, le sue anomalie e
potenzialità per la presenza di vita, e sottopose all’attenzione della NASA un
progetto di ricerca, dal titolo “Il trapianto dei protozoi e lo sfruttamento
dell’esobiologia marziana: il caso della Euglena viridis nel Laboratorio
Biologico Automatizzato”; la NASA replicò: “La sua proposta è stata giudicata
in quanto dotata di sufficiente valore intrinseco tale da consentirne
l’integrazione all’interno della Divisione Supporto Vitale Biorigenerativo
dello NSCORT [Centro Specialistico di Ricerca ed Addestramento della NASA], un
sub-direttorato del Programma CELSS (Sistemi Controllati di Supporto Vitale
Ecologico) dell’Amministrazione Aeronautica e Spaziale Nazionale”.
Nel 1989 il
dott. Burisch venne assegnato, in qualità di microbiologo, al Progetto
Aquarius, R-4800, Papoose Site 4 (S4) presso il sito di collaudo del
Nevada, nella stessa sede di Robert Lazar, anche se la compresenza dei due fu
alquanto breve; infine, verso il 1994, fu promosso alla carica di Leader del
Gruppo di Lavoro, a suo dire in virtù dell’eccellente rapporto professionale
con J-Rod, e lavorò nel laboratorio biologico sotterraneo che era stato
approntato al Livello 4.
Le procedure
di sicurezza previste per accedere all’area comprendevano la scansione ottica
della retina e l’identificazione dell’impronta vocale; prima di entrare nel
laboratorio, che in base al Livello di Biosicurezza era stato classificato con
115 e che nei manuali OSHA non è elencato, era obbligatorio farsi la doccia,
rasarsi, decontaminarsi e cambiarsi gli abiti.
Qui di
seguito riportiamo una descrizione del Livello di Biosicurezza 4: “Prassi,
equipaggiamento di sicurezza, ed impianti sono applicabili al lavoro con agenti
esotici e pericolosi che presentano un elevato rischio individuale di malattie
potenzialmente letali. Tutte le manipolazioni di materiali diagnostici
potenzialmente infettivi, elementi isolati, ed animali naturalmente o
sperimentalmente infetti determinano, per il personale di laboratorio, un
elevato rischio di esposizione ed infezione. Il virus della Febbre di Lassa è
rappresentativo del tipo di microrganismi relativi al Livello 4”.
Il Progetto
Aquarius era solo uno dei cinque progetti condotti presso l’installazione
S4; si trattava di un progetto “ombrello” incentrato sullo studio delle EBE.
Gli altri
progetti erano:
- Progetto Sigma:volto a stabilire una comunicazione con gli alieni.
- Progetto Galileo: riguardava i sistemi propulsivi e costituiva la principale area di ricerca di Bob Lazar. Questi afferma di essere stato condotto nella sala riunioni ed invitato a studiare i rapporti relativi alla propulsione ed al ruolo della gravità come medium propulsivo. Imbrigliare, amplificare e concentrare la fondamentale onda di “gravità A” presenta molte altre possibilità.
- Progetto Sidekick relativo alla tecnologia degli armamenti a raggio ed al programma Guerre Stellari”(SDI).
- Progetto Looking Glass: relativo ai viaggi spazio-temporali.
Burisch era in
possesso dei nullaosta di classificazione che gli consentivano l’accesso a tutti
i progetti sopra descritti, ciò nondimeno le loro descrizioni e correlazioni
devono essere ulteriormente approfondite.
Dan disse che
gli era consentito consultare i documenti informativi relativi agli alieni ed
alla loro tecnologia, e che vi era qualcosa che faceva riferimento ad una “Linea
Temporale Convergente” che potrebbe spiegare il motivo per il quale
“loro” si trovano qui, cosa stanno facendo e perché sul nostro pianeta si sta
eseguendo un campionamento della popolazione e delle forme di vita.
Secondo
Burisch, l’ufficiale a cui egli faceva rapporto era l’allora ammiraglio
di
squadra J. M. McConnell, direttore dal 1992 al 1996 dell’Agenzia per la
Sicurezza Nazionale (NSA), ovvero l’agenzia governativa statunitense
responsabile
dell’Intelligence dei Segnali e di tutte le informazioni classificate.
McConnell ricoprì l’incarico di funzionario dell’intelligence per il
capo di
stato maggiore (JCS-J2) durante la dissoluzione dell’Unione Sovietica e
l’Operazione “Tempesta del Deserto” in Iraq; nell’adempimento di queste
funzioni, McConnell informava regolarmente il Presidente ed i suoi
ministri, i
leader internazionali, il Senato e la Camera del Congresso degli Stati
Uniti;
inoltre, durante la Guerra del Golfo, egli comparve regolarmente sulle
televisioni internazionali in veste di portavoce dell’intelligence
statunitense. Raggiunse il grado di ammiraglio di squadra della Marina
degli
Stati Uniti, per la quale lavorò per più di 25 anni come ufficiale
operativo di
intelligence; McConnell si è ora ritirato a vita privata e, dal 1996,
lavora
per la Booz Allen, società di consulenza per la gestione strategica e
tecnologica.
Vice Adm. J. M. McConnell, Direttore della National
Security Agency (NSA),dal 1992 al 1996.
Progetto
Star Flower - Dan ultimamente lavorava per conto del Majestic ad un
progetto un tempo chiamato Lotus ed ora denominato Star Flower 1. Il progetto
in questione riguarda le originarie inseminazioni che diedero origine a tutte
le forme di vita sulla Terra.
La teoria
della panspemia avanza l’affascinante ipotesi che la vita sulla Terra
venne “importata” dallo spazio, e che l’evoluzione della vita dipenda da programmi
genetici parimenti provenienti dal cosmo.
In base alle
nuove teorie sulla biologia evolutiva che superano l’approccio neo-darwinista,
Burisch ha scoperto che la vita proviene dallo spazio e il “Seme della Genesi”
comporta la prova di un progetto e di un’attività intelligente (non un
‘intelligenza aliena, bensì un’intelligenza da Creatore Cosmico).Ecco cosa ebbe
a dire in proposito:“Sin dagli inizi con M [nome censurato con un tratto
nero-nda] ebbi l’onore di essere assegnato ad alcuni fra i più interessanti
progetti a memoria d’uomo Dal lavoro al Progetto Aquarius sino alle sabbie del
deserto iracheno mi sono adoperato per servire il mio paese con la massima
efficienza e dedizione Spero fortemente che il mio ultimo incarico, in Africa,
abbia tutelato gli interessi degli Stati Uniti d’America. Da circa un decennio,
radunando le ricerche di tutte le massime menti dell’umanità sto elaborando una
teoria, nel .tentativo di trovare una risposta alla secolare questione delle
nostre origini. Tale elaborazione è culminata nel Progetto L [Lotus-nda],
in seguito denominato Progetto S Fl [Star Flower-nda]. In
poche parole, abbiamo scoperto gli elementi chiave per combinare un antico
virus che in più di un’ occasione ha inseminato il nostro bel pianeta, e le cui
parti integranti giocano tuttora un ruolo di continua creazione nell’intricata
ragnatela della vita. Riteniamo che tale ruolo faccia progredire la
complessità rilevata nella biosfera, onde combinare alla perfezione la
diversità delle specie con gli altri elementi del nostro mondo vivente Tutto
questo appare meraviglioso; comunque proprio come esistono sottili spunti
comportamentali nei giochi dei bambini così riteniamo che celato all’interno
del combinato L vi sia un aspetto analogo .Essere muniti dei più antichi codici
del DNA e disporre del potere di manipolare la danza dell’L non ci fornisce la
sufficiente conoscenza, l’autorità del suo creatore o il diritto stesso di
combinano, sintetizzarlo o stuzzicarlo in altri modi, né esso né i suoi
spaventosi poteri. La nostra sfera di controllo rientra nella ristretta gamma
di prudenti studi. Spingendoci oltre, rischiamo l’umanità”.
L’incontro
con Jarod
Come abbiamo
accennato sopra, Dan Burisch entrò a far parte del progetto Aquarius, nell’ambito
del quale venivano studiate le Entità Biologiche Extraterrestri catturate dai
militari a seguito di UFO crash.
Burisch veniva condotto in un
laboratorio sotterraneo e fatto entrare in una stanza di forma circolare
riempita di idrogeno freddo, definita “sfera pulita”. Il suo compito consisteva
nell’interagire con l’essere alieno J-Rod.
Ecco come Burisch, in una
recente intervista, descrive il suo primo impatto con Jarod: “la mia prima
impressione fu che stessi guardando un insetto gigantesco, tanto per dare
l’idea, sembrava un enorme insetto color marrone scuro aggobbato lì in un
angolo, appariva molto insettoide…sembrava quasi che avesse un esoscheletro…ero
spaventato perché avevo sempre creduto che i mostri non esistessero”.
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.
La foto
a sinistra, di provenienza anonima, venne presentata per la prima volta nel
video"UFOs: Fifty Years of Denial" © 1998 prodotto dalla Quick FOX
Production. L’immagine raffigura uno dei Grigi (EBE2) “ospiti” del governo
degli Stati Uniti. L’autore del presente articolo ritiene che questo sia il
reale aspetto dell’alieno Jarod .A destra l”identikit” di Jarod eseguito da
Bill Uhouse, un’ingegnere coinvolto in progetti di retroingegneria presso
l’Area 51: fu In tale occasione che vide l’alieno.
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J-Rod aveva un
serio problema medico, soffriva di una degenerazione dei tessuti nervosi che
causava indebolimento dello scheletro e del sistema muscolare con generale
perdita di peso corporeo. Il MJ12 chiese a Burisch di prelevare del tessuto dal
braccio dell’essere per compiere degli esami miscroscopici. “ La maggior
parte delle informazioni contenute nel briefing che mi sottoposero – continua
Burisch – riguardava le applicazioni militari e le fisica dell’astronave
aliena e per me, francamente, non aveva alcun interesse. Io ero più interessato
alle questioni biologiche e la tecnologia dell’astronave mi interessava solo
per la sua possibilità di interfaccia biofisico con la mano e la mente degli
alieni. Quegli esseri hanno sulle mani delle specie di cuscinetti dove sono
presenti nervi scoperti protetti da varie glicoproteine che vengono
selettivamente spinte all’esterno o all’interno con l’azione dei capillari. E’
come ci fosse una guaina viscosa che permette a Jarod di avere un interfaccia
diretto con la nave. Ciò mi ha estremamente interessato, anche se ancora adesso
non ne comprendo il funzionamento, forse ha a che a fare con implicazioni dell’elettronica
che non pretendo di capire. Io ero più interessato alle questioni riguardanti
la isto-patologia e alle foto di autopsie che dimostravano la presenza di
patologie che colpivano gli esseri. Mi interessava anche la possibilità di
isolare nuovo materiale virale (a fini di guerra batteriologica? – n.d.a) per
avviare nuovi protocolli e, in effetti questo è quello che già allora stavamo
facendo e che continuiamo a fare anche adesso”.
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Schizzo di Jarod eseguito da Dan Burisch
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La
comunicazione con l’alieno avveniva telepaticamente, e in tali momenti il dott.
Burisch sembrava avere una specie di OBE (esperienza fuori dal corpo). Inoltre,
in una sorta di empatia, sperimentava su stesso quello che provava l’essere : “se
lui stava male io potevo sentire il suo dolore”. Stando a quanto afferma
Burisch, Jarod soffrirebbe di una grave patologia dei tessuti nervosi, tale
problema interesserebbe tutta la sua razza. I grigi pertanto sarebbero qui per
raccogliere materiale genetico terrestre allo scopo di mantenersi in vita. Il
dott. Bunisch ritiene che il viaggio nel tempo abbia permesso loro di
sopravvivere e conferma l’esistenza di un accordo (nome in codice Tau-IX) stretto
tra gli extraterrestri ed il governo degli Stati Uniti, il quale in cambio di
tecnologie avanzate, che esso utilizza fin dagli anni ’40, ha permesso agli
alieni di rifornirsi di materiale genetico di piante, animali e uomini.
Foto
di Jarod ( fonte: http://solder.ath.cx/Burisch/)
Le
informazioni fornite da Burisch su Jarod sono confermate da Bill Uhouse, un
ingegnere meccanico di Las Vegas coinvolto in progetti segreti del governo USA
a Dreamland ed a Los Alamos. Egli avrebbe fatto parte di un team di scienziati
impegnati in studi di retroingegneria su dischi di origine extraterrestre.
Stando alle
dichiarazioni di Uhouse quattro alieni sopravvissero all’incidente di Kingman
nel 1953, dei quali due erano gravemente feriti ed altri due in buone
condizioni. Alle entità incolumi fu permesso di rientrare nella propria navicella
mentre le altre furono trasportate in una installazione medica non specificata
(probabilmente il laboratorio blu di Wright Patterson). La squadra di militari
che ispezionò il disco precipitato venne colpita da una misteriosa malattia. Il
disco venne poi caricato a bordo di un rimorchio e trasportato al Nevada test
site.
L’ingegnere
americano afferma che gli eventi di Kingman diedero luogo al progetto diretto
alla progettazione ed alla costruzione di un simulatore di volo che avrebbero
utilizzato i piloti militari per imparare a pilotare le navicelle aliene
(progetto Redlight n.d.a).
Bill lavorò
al progetto sia presso Los Alamos sia presso l’Area 51. In tale occasione
Uhouse avrebbe incontrato l’alieno Jarod che, apparentemente, supervisionava il
progetto.
Schemi di Simulatori di volo di navi aliene
Stando ai
documenti top secret consultati da Burisch, la razza di Jarod è originaria del
sistema binario di Zeta Reticuli, un termine che ricorre spesso nella
letteratura ufologia.
Il Dott.
Burisch riferì a Bill Hamilton, nel corso di un’intervista, che i J-Rod e gli
altri tipi di umanoidi biondi usano la stella, Gliese 876 come una
sorta di avamposto remoto per studiare la Terra.
Orbite della stella Gliese
876. A destra, foto del sistema stellare. Gliese 876 si trova
nella costellazione dell'acquario a 20h 53m 20s di ascensione retta (RA) e -14°
15' 30'' di declinazione. Si tratta di una stella di tipo M4v con
magnitudo apparente di circa 10.17 (range: 10.15 - 10.19). La sua distanza
dalla terra è stata stimata in 15.4 anni luce. Gliese 876b e Gliese 876c sono i
due pianeti di massa gioviana che ruotano molto in prossimità dell’ astro.
Leggiamo cosa dice
ancora Hamilton in proposito: ”Gliese 876-c è l’unico pianeta sul quale mi
sono state date informazioni. Non è tra quelli che noi considereremmo
abitabili. Comunque, è l'ubicazione che [gli alieni] hanno selezionato come
loro base remota, quella che loro usano in un sforzo cooperativo per studiare
ed interagire con noi. Mi fu descritto con la superficie avvolta da uno strato
nuvoloso […] questo pianeta sembra avere molto gas sulla superficie. La spiegazione
logica di ciò è che Zeta Reticuli e Sirio/Orione (sistema Epsilon/ Orionis)
erano troppo distanti dalla Terra e Loro, avendo bisogno di conservare tempo e
energia, stabilirono una base cooperativa. Quando hanno bisogno di ritornare a
casa, usano di nuovo Gliese 876-c come una porta di lancio verso i loro rispettivi
sistemi
Il
sistema di stellare binario Zeta Reticulii 1 e 2 è a circa 37 anni luce dalla
Terra.
In più di un’occasione, dan Burisch ha lasciato intendere che la
Razza di Jarod proviene dal futuro e che possa in qualche modo
discendere dall’homo sapiens.
Ma andiamo per ordine.
Jarod avrebbe rivelato a Burisch, nel corso di un collegamento
telepatico, che la razza umana sta andando incontro ad una sorta di catastrofe
naturale che si verificherà, approssimativamente, nel 2012 (la data fatidica
indicata nel calendario dei Maya). Gli alieni avrebbero viaggiato a ritroso nel
tempo per deviare il corso degli eventi.
Burisch fa cenno di un’altra razza di alieni i “Biondi”, i quali
avrebbero in passato abbandonato, per motivi ignoti, il loro pianeta natale,
Marte, per recarsi nel sistema di Epsilon Orionis. I “Biondi” sarebbero secondo
Burisch un altro ramo della specie homo sapiens che ha seguito un percorso
evolutivo di tipo spirituale. Dan non possiede altre informazioni su questa
specie di alieni in quanto non in possesso del necessario “need to Know”
(termine che significa letteralmente “bisogno di sapere”).
Una
petizione al Congresso degli Stati Uniti
Come si accennava all’inizio, la vicenda del dott.
Burisch è stata oggetto di una petizione al Congresso degli Stati Uniti.
Harry Dschaak e Sterling Allan, che s’incontrarono
con lui il 05 aprile scorso, hanno viaggiato in macchina fino a Washington D.C.
ed hanno presentato il suo caso ad alcuni membri del Congresso due settimane
dopo, il 19 aprile. Stando ad un primo resoconto, il dr. Burisch ha offerto la
propria disponibilità a parlare apertamente, in cambio dell’ immunità, poiché
teme di essere incolpato di crimini di guerra.
Dschaak ed Allan hanno concentrato i loro sforzi
sull’ufficio del senatore Orrin Hatch, R-Utah, per via della sua posizione di
Consigliere del Comitato Giudiziario. Contattarono anche altri membri del
senato dall’Idaho, Utah e dal Nevada, dove Dshaak, Allan e Burisch risiedono,
rispettivamente.
Un membro dello staff di Hatch s’incontrò con
Dschaak e con Allan per conoscere l’oggetto della loro richiesta, e disse che
il caso era di competenza del Comitato della Sicurezza, mentre il senatore
Hatch sospese per un attimo la conferenza per ascoltare il caso. Il membro del
suo staff informò poi Dschaak ed Allan che c’erano migliaia di casi che
dovrebbero essere ascoltati dal Congresso.
Allan disse che il caso del Dr. Burisch era stato
sottoposto a migliaia di persone in tutto il mondo e che sarebbe stato contento
di fare una petizione per dimostrare ciò che sta dietro a questa faccenda.
La petizione che vuole dare una voce per aiutare
il Dr. Burisch ad ottenere un’udienza da parte del Congresso o altrove, con
inclusa l’evidenza dell’esistenza di creazione in laboratorio di virus mortali.
Questi microorganismi sono simili a quelli
dell’AIDS e della SARS, che ricercatori come Len Horowitz, M.D., hanno
documentato essere stati creati dall’uomo.
La testimonianza includerebbe un resoconto del
periodo in cui Burisch ebbe a che fare con un essere alieno nell’Area 51.
Potrebbe testimoniare sul fatto che alcuni umani erano trattenuti nella
suddetta base ed usati come cavie contro la loro volontà, oltre anche al
fatto di aver avuto esperienze di prima mano con macchine del tempo
funzionanti.
Il Dr. Burisch dichiarò inoltre che sono stati
prelevate le componenti genetiche di un morbo alieno inserite poi in vettori
microbici che possono colpire l’uomo e che Dschaak paragona alla creazione di
un’epidemia mortale tipo colera, per la quale non ci sono immunizzazioni
preventive.
La parte più cruciale della testimonianza di
Burisch riguarda la sua conoscenza di un trattato (Tau-IX) tra una razza aliena ed un gruppo internazionale di razzisti terrestri, che
controlla le informazioni aliene di tecnologie evolutissime per il controllo
della Terra, in cambio di cavie umane per gli alieni.
Michael E. Salla
Un altro ricercatore che ha presentato il caso di
Burisch è il dr. Michael E. Salla* dell'American
University di Washington D.C, il
quale ritiene vi siano molte razze aliene che hanno visitato il nostro pianeta
e che ora si sono stabilite qui. Voleva sapere dal Dr. Burisch se lui stesso
avesse avuto interazioni con più di una specie aliena, e lui rispose che aveva
interagito solo con una razza, che era un tipo di Grigio chiamato J-Rod e che
credeva che in tutto ce ne fossero stati tre, due maschi ed una femmina, la
quale era potuta tornare da dove era venuta.
I maschi erano in seguito morti.
Il dr. Robert Wood, che è coinvolto nel provare
l’autenticità di alcuni documenti originali dell’MJ-12, si sta concentrando su
un documento recentemente ricostruito (dopo essere stato strappato) che
conterrebbe una conversazione tra Dan Burisch e l’attuale presidente USA. Il
documento, definito “Rancher Memo” (Rancher sarebbe il nome in codice di Gorge
W. Bush), contiene allusioni ai progetti LOTUS e STAAR FLOWER
A sinistra il “rancher memo” a destra La
particella “Ganesh”
Il progetto Lotus, prevede lo studio di una
particella (Ganesh) che ripara i danni cellulari e dei tessuti, una tecnologia
tipo ‘fontana di giovinezza’. Stando a Dschaak, Burisch ha riferito che entro
il 15 marzo 2005 dovrà presentare un documento che descrive completamente questa
tecnologia ai suoi superiori manovratori, i quali rispondono a turno all’elite
fantasma segretamente legata ad una malevole fazione aliena. I superiori di
Burisch erano ex-membri del Comitato della Maggioranza (Majority Commettee
o MAJI). Majestic 12 sarebbe invece un sottocomitato di MAJIC
costituito da eminenti scienziati coinvolti nello studio degli alieni e della
loro tecnologia
Allan e Dschaak riferirono al membro dello staff
del senatore Hatch che c’è poco tempo per dare udienza al Dr. Burisch in quanto
egli è oggetto di enormi pressioni da parte del MAJI.
Tuttavia il senatore Hatch, in perfetta linea con
la politica ufficiale di diniego del governo USA, ha con una nota declinato
l’invito del dott. Burisch.
Ecco il testo
originale della lettera del senatore Hatch con la traduzione italiana di
seguito:
Orrin
G. Hatch
United States Senate
Washington, DC 20510-4402
United States Senate
Washington, DC 20510-4402
July 7, 2004
Mr. Sterling Allan
666 South 60 East
Ephraim, Utah 84627
Dear Mr. Allan:
Thank you for your correspondence in which you recommended several sources of information on extraterrestrial life. I appreciate your writing to me and apologize for the delay in my reply.
666 South 60 East
Ephraim, Utah 84627
Dear Mr. Allan:
Thank you for your correspondence in which you recommended several sources of information on extraterrestrial life. I appreciate your writing to me and apologize for the delay in my reply.
As you, I find the possibility of
intelligent life on other planets intriguing; however, there is not sufficient
evidence to determine whether such life exists. Because we have no
information about the nature, culture, and technology of extraterrestrials, we
have no information on what activities on Earth might attract their attention.
I have reviewed the information you
recommended to me, and I can assure you that your concerns are
unnecessary. The Federal government does not have any information
about extraterrestrial life to conceal, and there are no secret projects for me
to investigate.
Again, I thank you for contacting me.
Learning your thoughts and opinions is extremely helpful to me as I seek to
represent you in Washington. I hope you will continue to provide me with
your thoughts on the many issues confronting the Congress.
Sincerely,
Orrin G. Hatch United States Senator |
Traduzione:
“Caro signor
Allan, grazie per la sua corrispondenza nella quale lei raccomanda diverse
fonti di informazione sulla vita extraterrestre. Apprezzo la sua lettera e mi
scuso per il ritardo con cui Le rispondo.
Come lei,
trovo intrigante la possibilità della vita intelligente su altri pianeti; non
c’è, tuttavia, prova sufficiente per determinare se tale vita esiste. Poiché
non abbiamo informazioni sulla natura, la cultura e la tecnologia degli
extraterrestri, non abbiamo informazioni sulle attività terrestri che
potrebbero attirare la loro attenzione. Ho passato in rassegna le informazioni
da lei fornitemi e posso assicurarle che i suoi timori sono infondati. Il
governo federale non ha informazioni sulla vita extraterrestre da celare, e non
ci sono progetti segreti su cui io possa investigare.
La ringrazio
nuovamente per avermi contattato. I suoi pensieri e le sue opinioni mi sono
estremamente utili come io cerco di rappresentarla a Washington. Spero che
continuerà a fornirmi le sue opinioni sui molti problemi con cui il congresso
si confronta.”
La lettera
del dott. Burisch
Lo scritto
che riportiamo di seguito è la risposta di Dan Burisch ad un altro membro dei
“progetti” e descrive con un linguaggio semplice il suo lavoro, i suoi
pensieri, i suoi contatti con J-Rod (altrimenti detto J-ROD o JAROD), la
straordinaria “Dottrina del Paradosso della Linea Temporale Convergente” e, più
in generale, le sue convinzioni.
Caro
politicamente preparato,
questo
argomento richiama il ricordo di me e del mio migliore amico (lo chiameremo
“Mike”) quando, sembra l’altro ieri, passeggiava-mo nei pressi dell’Old Chem
Building.
Ci
incontravamo nelle pause fra una delle mie lezioni con obbligo frequenza ed
un’altra, nella quale un attempato professore cercava di risolvere i miei
“problemi” giovanili, all’epoca relativi alla mia tecnica di “unità di punto di
fusione” — ma questa è un’altra storia. (Sono tuttora convinto che fosse colpa
di quel dannato macchinario Nel mezzo delle mie pressanti domande relative alla
comunità delle operazioni nere della quale ero in procinto di entrare a far
parte, Mike mi disse che un uomo di scienza all’interno della nostra comunità
era valido soltanto in rapporto alla sua capacità di spiegarsi: al proprio Dio,
agli altri scienziati, ed agli individui esterni alla comunità scientifica. A
questo punto, mi auguro di aver soddisfatto quantomeno i primi due elementi
dell’elenco. Mi sento a mio agio con il primo (Dio) e, dati il sostegno dei
vari Laboratori Nazionali ed il loro sobrio appoggio agli scienziati, a posto con
il secondo; il terzo sembra costituir lo scoglio più arduo. Se hai una qualche
preparazione superiore in scienze politiche, spero che tu abbia avuto almeno
una qualche infarinatura liceale in biologia. Se le cose non stanno così, temo
di non avere il tempo necessario a spiegarmi prima che mi tocchi ritornare a
Shady Rest [un soprannome dell’impianto S4]; se non riuscirò nel mio intento,
me ne scuso in anticipo.
Per lungo
tempo ho accettato i parametri classici forniti dalla Teoria Darwiniana e
Neo-Darwiniana (unitamente ad altri dati dinamici su genetica/popolazione), ed
ho ampliato la mia scienza entro il sistema di convinzioni da esse comunemente
accettato: quello che passa da cambiamenti microevolutivi risultanti nella
speciazione, sino al dogma (benché datato) dell’antenato comune che connette il
percorso evolutivo dai primissimi batteri sino agli umani. Insieme ai miei
colleghi teorici ho deriso il “travisamento” dei creazionisti secondo cui la
roccia inanimata genera gradualmente la vita, ho relegato il credo creazionista
nel campo del fanatismo ed ho considerato il sistema darwiniano come
scientifico e veritiero. Francamente, le mie esperienze di “addestramento”
nell’ambito del Progetto Aquarius e per l’entità biologica extraterrestre (EBE)
J-Rod non hanno fatto altro che consolidare tali convinzioni.
Mentre il
nostro futuro si dipana fino in fondo (all’interno delle condizioni che ho
studiato), la divergenza genetica che ha determinato la differenza fra noi
(ora) e noialtri (la specie J-Rod, in futuro) si colloca a pennello all’interno
di quegli stessi meccanismi postulati per dar ragione del nostro graduale
sviluppo da preominidi sino agli esseri umani moderni che vediamo oggi. Anche
le correlazioni fra i Neanderthal e la nostra attuale conformazione corporea mi
hanno spinto lungo il sentiero del Darwinismo e questo, assieme alla natura
psicologica del J-Rod (un futuro genere scientifico/matematico, logico ed
evoluto) si è incasellato agevolmente nella cornice del dogma della moderna
biologia evolutiva; tutto andava bene e tutta la mia preparazione sembrava
corrispondere. Poi diventai suo amico.
La mia esperienza
con J-Rod e la sua compiacenza nel soffrire per la sua (e la nostra) specie mi
incantò. Tale propensione si basava sulla logica e/o il mantenimento delle
caratteristiche favorevoli? Be’, può darsi che fosse così, e questa era la mia
interpretazione prima di diventare amici. 11 suo stato attuale può aver
presentato sequenze che lo hanno portato al concetto di altruismo. Una volta
stabilito il legame, scoprii che anche se egli era consapevole che la sua
malattia degenerativa del sistema nervoso in futuro avrebbe potuto essere
curata, ciò non costituiva la sua principale preoccupazione. Questo essere
logico, in base a continue affermazioni, sembrava piuttosto desiderare
ardentemente di aiutarci a correggere una serie di errori di valutazione ed eventi
che culminarono nella separazione dalla nostra natura spirituale; egli cercava
qualcosa di perduto, non guidato da qualcosa di acquisito (una mutazione). In
realtà io avevo soltanto sentito parlare dei cosiddetti “esseri di Orione”;
egli si limitò a insinuarne l’esistenza e a chiamarli i “Fratelli”, ma mi parlò
della catastrofe che determinò l’esistenza del suo popolo e della sua “logica”
analisi del bisogno di riunirsi, perché dal DNA suo e dei suoi Fratelli mancava
“qualcosa”; qualcosa non basato sulle sequenze della biomolecola... qualcosa
che egli definiva “risonanza congiunta”.Ben presto feci due più due e presi a
considerarlo come una delle due specie del futuro, attualmente definita Homo
sapiens sapiens, e scoprii che l’umanità era qualcosa di più grande della somma
delle sue coppie di base. Gli chiesi: “Potrebbero le radiazioni adattative ed
una nuova speciazione dar conto della “reale” dicotomia futura,di quelle stesse
nature che noi (ora) in quanto umani comprendiamo essere entrambe parti di noi
come singola specie? Le coppie di base e la conservazione delle caratteristiche
favorevoli attraverso mutazioni genetiche casuali non hanno spiegato le
differenze fra i JRod ed i“Fratelli”?Egli replicò (parafrasando per quanto
riesco a ricordare): “Noi ci troviamo qui, con la nostra attuale presenza, a
chiedere aiuto.” Questa affermazione mi stordì ed obnubilò. Se la risposta si
trovava integralmente nel materiale (gestito attraverso un processo logico e la
tecnologia) oppure era del tutto spirituale (gestito dal cosiddetto “se umano
superiore”) perché mi ritrovai a pensare, miei cari J-Rod o miei cari
“Fratelli”, non ve ne occupate voi; egli mi confermò che noi ora siamo in
possesso di qualcosa di unico, unitamente al necessario livello di traguardi
tecnologici, che esprime sé stesso dallo spirituale attraverso il materiale
consentendoci di metterci in contatto con una genesi radicale da cui scaturisce
la vita sulla Terra. Mi confermò che questo “contatto” viene permesso soltanto
mentre siamo un essere fuso insieme, con entrambe le nature materiale e
spirituale che agiscono in entrambi i modi, complementari ed internamente (e
intensamente, mi verrebbe da aggiungere) discordi, attraverso la “risonanza
congiunta”. Nel tentativo di assisterlo nella sua particolare neuropatia
(allora non esisteva alcuna cura) e, possibilmente, di acquisire dall’interno
una maggiore comprensione del problema della frattura dell’umanità nelle sue
dimensioni più ampie, gli chiesi che mi ragguagliasse su quello che lui
conosceva del momento della genesi.Il J-Rod mi si avvicinò prontamente e mi
afferrò, spingendomi verso la pavimentazione a grata della lucida sfera. Per i
successivi 20-30 minuti (sino a quando i miei colleghi scienziati non
riuscirono a tirarmi fuori dalla sfera — non disponevano di tute accessorie per
potersi introdurre immediatamente... e tutti noi prima di entrare venivamo
informati di tutte le cose che virtualmente possono andar storte!), inondò la
mia mente di immagini in movimento (come un film in 3D), pensieri ed emozioni
attenuate. Alcuni dei pensieri apparivano più come metafore che come realtà
concrete; egli mi mostrò il processo della genesi in base alla prospettiva
della sua interazione con i “Fratelli”. Quindi, che potresti dire che si tratta
di un qualche genere didiceria extraterrestre? Le immagini, come scoprii in
seguito, erano simili all’antico mandala della creazione, lo Sri Yantra. Vidi
un fiore di loto iridescente emergere da una matrice di cristallo pressoché
sferica, nella quale si trovava un oggetto che assomigliava allo Sri Yantra. Lo
Sri Yantra collassò in sé stesso attraverso fasi successive che assomigliavano
ai solidi platonici, e fu trasportato via come un seme in un fiume di luce sino
ad un’oscillante goccia d’acqua,nella quale penetrò. La goccia si suddivise in
12 parti assottigliandosi in 12 punti separati, ognuno dei quali era a contatto
con il seme; il seme si suddivise (o “germogliò”) in ciascuna delle 12 gocce.
Ero abbastanza cosciente da contare le parti ed osservare che ciascuna parte della
sostanza si agglomerava in quelle che apparivano varietà di procarioti ed
eucarioti del tutto funzionali. Vidi una delle gocce, dotata di cellule che si
suddividevano rapidamente, mentre sembrava ricoprimi di un materiale di colore
rosso scuro; il materiale poi si spostò e mi ritrovai ad osservare il viso di
un uomo, che sembrava esserci realmente, e potrei giurare di aver avvertito il
suo respiro.Si trattava dell’alba del genere umano?
Ancora
oggi, di fronte alla possibile concretezza di tale potenzialità, sono
combattuto e lacerato nell’anima non vidi il destino delle altre gocce,
ma da
quella esperienza in poi i miei pensieri sono stati assai fecondi! Per
alcuni
anni ho tirato avanti con la Teoria Endosimbiotica Seriale sulle Origini
degli Eucarioti (ovvero un modo assai astuto di sostenere che le
cosiddette cellule
complesse sono aggregati di cellule più semplici che un tempo danzavano
il
minuetto del “O io mangio te, o tu mangi me” e poi, quasi misticamente,
si
accordarono per restare l’una dentro l’altra, fornendo un competitivo
margine
di sopravvivenza), quindi ho ipotizzato che un grande virus potesse aver
inseminato il giardino chiamato Terra. (li suona familiare?) il virus
dalle
infinite potenzialità possedeva necessariamente un corredo genetico
unico che
gli consentiva di essere il precursore di tutta la vita terrestre.
Mentre
ero
ancora impegnato con i Maji (quelli del Majestic, ndt) in altre
attività, senza
averli informati sul contenuto del messaggio del J-Rod mi rioccupai di
questo studio
nel quadro di un progetto di ricerca endosimbiotica originariamente
denominato
Mission Genesis, predisposta logica fase successiva di un progetto nel
quale
ero stato coinvolto per diversi anni.(In quella precedente ricerca
cercavo
originariamente dei modi per estendere la durata della vita di campioni
di
batteri e di alghe dopo che dei protozoi li avevano fagocitati come
alimento;
conducevo inoltre delle ricerche sui possibili segnali chimici che
venivano
scambiati fra gli affamati protozoi ed il loro cibo.) Durante le prime
fasi
della Missione Genesis iniziai a valutare gli elementi dei dati e le
risultanti
statistiche propri di quell’iniziale progetto di ricerca, che era
diventato
noto con il nome di FBM Project... o Fresh-Brackish-Marine... dato che
venivano
impiegati i livelli di salinità come una delle variabili (un’altra delle
variabili erano i livelli di ossigeno). Nel corso del progetto,
individuai dei
punti in cui i protozoi affamati iniziavano a comportarsi in modo
insolito —
cioè “prevedibile” — nel periodo di ritenzione della respirazione del
cibo (ad
esempio, una varietà di batteri) oppure nella fotosintesi dello stesso
(ad
esempio, alghe). Mi ritrovai a pensare, “Mio Dio, ho forse scoperto un
qualche
genere di traccia biochimica o comportamentale di un’originaria
fagocitazione
che, in base alla teoria dell’endosimbiosi, ha infine dato origine a
mitocondri
e plastidi come i cloroplasti?” Analizzando più approfonditamente i dati
il mio
team osservò gruppi di elementi in aree che potevano agevolmente essere
correlate matematicamente alla Sezione Aurea/Rapporto Phi (un
fondamentale
rapporto presente in natura), all’età della Terra come attualmente
determinata
in modo scientifico, ed ai tassi di incorporazione/ritenzione di ceppi
virali
nei genomi procariotici e deucariotici. La Missione Genesis fu poi
indirizzata verso la conferma degli originari risultati dell’EBM e
per spiegare ulteriormente le indicazioni dei dati. Per di più, io
decisi che
poteva essere utile controllare questi protozoi affamati in presenza di
strati
di età differenti Avviai questa sottosezione del programma giusto
nell’eventualità che fra i comportamenti dei piccoli protozoi affamati,
quando
questi si presentavano in corrispondenza di rocce di epoche diverse,
venisse
riscontrata qualche variazione. (Riferendo i dati in relazione all’età
della
Terra!)
La Frenchman’s Mountain [appena ad est di Las Vegas] fu giudicata un sito ideale in
virtù dell’ampia gamma di epoche che presenta, da 1,7 miliardi (circa) a 20
milioni (circa) di anni fa; dopo una sorta di testa o croce fra i membri del
mio team, le ricerche iniziarono presso l’area più antica, il Vishnu Schist.Poco
dopo l’avvio delle ricerche e la raccolta di alcuni campioni, nel corso di un
test sulle proprietà elettriche della roccia si presentò l’occasione di filmare
un evento insolito. Una volta applicata la corrente elettrica alla roccia, si
osservarono all’infrarosso dei sottili flussi di calore emanati da quell’area,
nelle cui vicinanze all’epoca si riscontrò anche un bersaglio termico.
Quell’area era destinata a diventare il sito bersaglio per l’Unità Astrofisica
dello Staar-Flower... e per la cosiddetta area “Stargate” che reagisce ai colpi
elettromagnetici provenienti dall’unità HAARP I flussi all’infrarosso mi
incuriosirono e replicai l’esperimento utilizzando una quantità assai maggiore
di elettricità; il test in questione (31 maggio 2001) determinò un rilascio di
calore che denominai “vampa”. Si eseguirono ulteriori test utilizzando livelli
variabili di impulsi elettrici, sino a quando si rilevò il limite massimo che
poteva essere individuato all’infrarosso ma non visivamente. Tale livello fu
utilizzato durante l’analisi microscopica dei cristalli di roccia, in presenza
di formazioni di alghe (il che in ultima analisi portò alla scoperta della
cosiddetta particella Ganesh). A quel punto, i Maji mi chiesero “che diavolo”
avessi in mente di fare di tutto ciò e da dove mi fosse venutal’idea. Io
sembravo fin troppo sicuro di ottenere dei risultati ed ero quello che aveva
richiesto che in concomitanza con i miei primi test presso il Vishnu Schist
venisse parallelamente eseguita un’approfondita analisi all’infrarosso. Dal
loro punto di vista sembrava che io stessi lavorando ad un procedimento
corredato di un ben preciso piano di lavoro, ma in realtà mi dedicavo a qualcosa
di assai diverso. Accidenti,ero in trappola!
Fu raggiunto un accordo, del
tipo che intuirai prontamente...qualcosa in cambio di qualcos’altro, che ne
dici? In cambio della conoscenza della “grande” interazione col J-Rod, il
giorno in cui vidi le immagini, mi fu concesso lo status need-to-know
(letteralmente “necessità di sapere”, ed è in relazione ai vari livelli di
segretezza, ndt) riguardo alla Dottrina del Paradosso Temporale Convergente
(DCTP), qualcosa di cui mi era a malapena concesso di conoscere l’esistenza...
e tutto questo soltanto perché avevo riferito loro qualcosa sulle risposte di
J-Rod alle mie prime domande. Quando, quel giorno, vidi le immagini di quella
che sembrava Inca City su Marte, ma nel suo pieno rigoglio..Volevo sapere come
tutto questo potesse combinarsi. La mia complessiva conoscenza della DCTP è una
cosa risaputa all’interno di questa comunità, quindi dubito che sarei in grado
di aggiungere alcunché di interessante (fatta eccezione per un aspetto futuro
che potrebbe forse utilizzare il Lotus per assistere i J-Rod ed i “Fratelli”).
L’idea che gli dèi dei Sumeri e di altri popoli fossero l’umanità del futuro
interpretata in modo erroneo, considerata secondo parametri magici invece che
tecnologici, è un concetto che mi colpisce nel profondo. Cosa avranno avuto in
mente, per armeggiare con le pulsazioni del tempo ed alterare la nostra storia
ed il nostro genoma?Mi auguro che fornirti l’associazione fra quello che oggi è
denominato Progetto Lotus ed il modo in cui ho concepito l’idea soddisfi,in
parte, la tua richiesta.Una volta raggiunto l’accordo, le ricerche
proseguirono. Avevo da tempo intuito e riferito che nel caso il progenitore
della vita sulla Terra fosse stato un grande virus sue tracce si sarebbero
dovute trovare negli strati e nelle cellule viventi; anche i dati summenzionati
mi portavano in tale direzione. Si osservò che le particelle Ganesh, sottoposte
ai corretti livelli di impulsi elettrici, venivano liberate dalla roccia
cristallina.
Attualmente si ritiene che la particella Ganesh sia un denso aggregato di elettromagnetismo o di onde elettromagnetiche, contenenti informazioni e fluttuanti in un fiume di elettromagnetismo di minore densità Quando ogni particella (denso aggregato) passa nelle vicinanze di un essere vivente, sembra che l’immagine della forma di quest’ ultimo si curvi sulla ed oltre la particella, dando la falsa sensazione che la particella sia effettivamente quel banale oggetto; quando si avvicina alla propria destinazione (il metodo di determinazione di un particolare bersaglio non è ancora noto), la particella si libra sopra la cellula bersaglio e quindi comunica chimicamente con essa spruzzando sulla sua superficie quelle che sembrano essere delle sostanze chimiche. Poi si posa ed inizia immediatamente un processo di rapida divisione che, infine, produce un ponte di cellule che collega la cellula bersaglio ad un’altra ad essa contigua. Le cellule del ponte interrompono le loro sequenze vitali in punti specifici, offrendo una sorta di biblioteca congelata da cui le cellule bersaglio delle alghe potrebbero desumere le necessarie informazioni per modificarsi e agevolarle. Un tubicino, dotato di un’estremità penetrante a forma di ago, penetra nel nucleo della cellula bersaglio e di quella all’altra estremità del ponte. Questo tubicino (denominato per scopi pratici lo Shiva Linga) si insinua lungo tutto il ponte fra le due cellule (la cellula bersaglio e quella posta all’altra estremità del ponte). Si può osservare il tubicino che penetra nel nucleo di tutte le cellule del ponte comprese fra le due sopraccitate. Dopo alcuni minuti, il ponte si stacca e si dissolve. La biochimica del medium circostante non ha rivelato alcuna traccia della sostanza che ha creato il ponte; è possibile che i ponti siano composti da qualche genere di elettromagnetismo condensato, che assume la forma di cellule. Le cellule danneggiate venivano esposte alle particelle. L’azione delle particelle Ganesh ha avuto come esito un ripristino, parziale o totale, della normale funzione cellulare. Si è di recente stabilito che le particelle Ganesh si attaccano alle cellule comuni, utilizzano l’ago del tubicino per penetrarne i nuclei ma non formano ponti verso altre cellule. Gli esiti della comunicazione fra le particelle Ganesh e le comuni cellule restano ignoti; le cellule dei ponti di collegamento sono inconsistenti e fragili come nuvole.
Si sta studiando la capacità di ripristino attribuita a queste particelle come possibile cura della neuropatia dei J-Rod, nei quali a tutt’oggi le particelle Ganesh non sono state usate in vivo. I teorici stanno anche lavorando al possibile uso del Lotus (componente dell’emissione della roccia + particella Ganesh + componente dell’interazione cellulare) per molte cose, dalla bonifica ecologica al modo in cui un suo uso potrebbe ripristinare alcuni aspetti all’interno del DCTP. Io resto contrario a qualsiasi applicazione sino a quando non se ne saprà assai di più in merito.
Il punto di origine di queste particelle è stato individuato; è il quarzo, cioè il vibrante cristallo di quarzo. Ho ordini precisi secondo cui “attualmente non ho facoltà di rendere pubblica la forma del quarzo né come il cristallo possa favorire il rilascio delle particelle Ganesh”; gli ordini in questione valgono anche per noti cambiamenti nel genoma delle cellule bersagliate dalle particelle Ganesh. Vi sono implicite tematiche relative ad armamenti che in questa sede non possono essere toccate; nondimeno sono sicuro che il presente scritto verrà integralmente sottoposto ad un qualche genere di classificazione! Le coppie base, decodificate dall’individuazione, a livello mondiale, di emissioni a frequenza ultra-bassa pari a 1,618033 Hz, sembrano corrispondere a determinate stringhe di base riscontrate nelle cellule bersaglio (malate) mentre queste vengono ripristinate tramite l’attività delle cellule del ponte create dalla particella Ganesh. Le stringhe, operando di concerto con i componenti virali interni al genoma (ciò che definirò la parte Vishnu del Lotus) sembrano avviare un rapido profluvio di alternanze genetiche di attivazione e disattivazione che favoriscono la riparazione cellulare; al momento non mi è concesso approfondire tale argomento. A proposito, se siete della Sweetness, oppure lavorate o cooperate con essa, non vi aiuterà comunque. In quasi ogni documento che ho compilato riguardo al Lotus, ho sottolineato che la particella Ganesh (che io ritengo potrebbe essere il seme della vita) è qualcosa con cui non bisogna scherzare e, in oltre, che può avere un ruolo nello schema superiore (l’Albero della Vita ed il Frutto dell’Albero della Vita), descritto dettagliatamente nella letteratura sacra propria di molte culture. In alcuni casi i miei avvertimenti si sono apparentemente dimostrati fondati. Alcuni tentativi di utilizzare questo progetto secondo modalità che avrebbero immediatamente portato ad una tecnologia applicata hanno avuti dei pessimi esiti su coloro che li hanno eseguiti. Mi sono stati riferiti nel dettaglio rapporti su esseri angelici, descritti in un modo assai simile a quello in cui si dice appaia un Kerubim[sic]. Un caso celebre verificatosi presso la Shady Rest ha avuto come esito lesioni fisiche per alcuni membri del personale ed ingenti danni materiali Altri rapporti, inerenti al team dello Staar Flower (che inizialmente chiamavo Star Flower...immagino che preferiscano di gran lunga la loro definizione!) presso la Frenchman’s Mountain, hanno riferito di gravi danni fisici e psichici al personale, unitamente alla perdita di alcuni suoi elementi. I presunti esseri hanno occhi rossi come la brace, facce multiple (quattro), e sono pericolosi per coloro che non tengono conto degli avvertimenti di tenersi a distanza.
Attualmente si ritiene che la particella Ganesh sia un denso aggregato di elettromagnetismo o di onde elettromagnetiche, contenenti informazioni e fluttuanti in un fiume di elettromagnetismo di minore densità Quando ogni particella (denso aggregato) passa nelle vicinanze di un essere vivente, sembra che l’immagine della forma di quest’ ultimo si curvi sulla ed oltre la particella, dando la falsa sensazione che la particella sia effettivamente quel banale oggetto; quando si avvicina alla propria destinazione (il metodo di determinazione di un particolare bersaglio non è ancora noto), la particella si libra sopra la cellula bersaglio e quindi comunica chimicamente con essa spruzzando sulla sua superficie quelle che sembrano essere delle sostanze chimiche. Poi si posa ed inizia immediatamente un processo di rapida divisione che, infine, produce un ponte di cellule che collega la cellula bersaglio ad un’altra ad essa contigua. Le cellule del ponte interrompono le loro sequenze vitali in punti specifici, offrendo una sorta di biblioteca congelata da cui le cellule bersaglio delle alghe potrebbero desumere le necessarie informazioni per modificarsi e agevolarle. Un tubicino, dotato di un’estremità penetrante a forma di ago, penetra nel nucleo della cellula bersaglio e di quella all’altra estremità del ponte. Questo tubicino (denominato per scopi pratici lo Shiva Linga) si insinua lungo tutto il ponte fra le due cellule (la cellula bersaglio e quella posta all’altra estremità del ponte). Si può osservare il tubicino che penetra nel nucleo di tutte le cellule del ponte comprese fra le due sopraccitate. Dopo alcuni minuti, il ponte si stacca e si dissolve. La biochimica del medium circostante non ha rivelato alcuna traccia della sostanza che ha creato il ponte; è possibile che i ponti siano composti da qualche genere di elettromagnetismo condensato, che assume la forma di cellule. Le cellule danneggiate venivano esposte alle particelle. L’azione delle particelle Ganesh ha avuto come esito un ripristino, parziale o totale, della normale funzione cellulare. Si è di recente stabilito che le particelle Ganesh si attaccano alle cellule comuni, utilizzano l’ago del tubicino per penetrarne i nuclei ma non formano ponti verso altre cellule. Gli esiti della comunicazione fra le particelle Ganesh e le comuni cellule restano ignoti; le cellule dei ponti di collegamento sono inconsistenti e fragili come nuvole.
Si sta studiando la capacità di ripristino attribuita a queste particelle come possibile cura della neuropatia dei J-Rod, nei quali a tutt’oggi le particelle Ganesh non sono state usate in vivo. I teorici stanno anche lavorando al possibile uso del Lotus (componente dell’emissione della roccia + particella Ganesh + componente dell’interazione cellulare) per molte cose, dalla bonifica ecologica al modo in cui un suo uso potrebbe ripristinare alcuni aspetti all’interno del DCTP. Io resto contrario a qualsiasi applicazione sino a quando non se ne saprà assai di più in merito.
Il punto di origine di queste particelle è stato individuato; è il quarzo, cioè il vibrante cristallo di quarzo. Ho ordini precisi secondo cui “attualmente non ho facoltà di rendere pubblica la forma del quarzo né come il cristallo possa favorire il rilascio delle particelle Ganesh”; gli ordini in questione valgono anche per noti cambiamenti nel genoma delle cellule bersagliate dalle particelle Ganesh. Vi sono implicite tematiche relative ad armamenti che in questa sede non possono essere toccate; nondimeno sono sicuro che il presente scritto verrà integralmente sottoposto ad un qualche genere di classificazione! Le coppie base, decodificate dall’individuazione, a livello mondiale, di emissioni a frequenza ultra-bassa pari a 1,618033 Hz, sembrano corrispondere a determinate stringhe di base riscontrate nelle cellule bersaglio (malate) mentre queste vengono ripristinate tramite l’attività delle cellule del ponte create dalla particella Ganesh. Le stringhe, operando di concerto con i componenti virali interni al genoma (ciò che definirò la parte Vishnu del Lotus) sembrano avviare un rapido profluvio di alternanze genetiche di attivazione e disattivazione che favoriscono la riparazione cellulare; al momento non mi è concesso approfondire tale argomento. A proposito, se siete della Sweetness, oppure lavorate o cooperate con essa, non vi aiuterà comunque. In quasi ogni documento che ho compilato riguardo al Lotus, ho sottolineato che la particella Ganesh (che io ritengo potrebbe essere il seme della vita) è qualcosa con cui non bisogna scherzare e, in oltre, che può avere un ruolo nello schema superiore (l’Albero della Vita ed il Frutto dell’Albero della Vita), descritto dettagliatamente nella letteratura sacra propria di molte culture. In alcuni casi i miei avvertimenti si sono apparentemente dimostrati fondati. Alcuni tentativi di utilizzare questo progetto secondo modalità che avrebbero immediatamente portato ad una tecnologia applicata hanno avuti dei pessimi esiti su coloro che li hanno eseguiti. Mi sono stati riferiti nel dettaglio rapporti su esseri angelici, descritti in un modo assai simile a quello in cui si dice appaia un Kerubim[sic]. Un caso celebre verificatosi presso la Shady Rest ha avuto come esito lesioni fisiche per alcuni membri del personale ed ingenti danni materiali Altri rapporti, inerenti al team dello Staar Flower (che inizialmente chiamavo Star Flower...immagino che preferiscano di gran lunga la loro definizione!) presso la Frenchman’s Mountain, hanno riferito di gravi danni fisici e psichici al personale, unitamente alla perdita di alcuni suoi elementi. I presunti esseri hanno occhi rossi come la brace, facce multiple (quattro), e sono pericolosi per coloro che non tengono conto degli avvertimenti di tenersi a distanza.
Non si sa
ancora se gli esseri della Frenchman fossero correlati a Lotus o alla presunta
stargate. Gli esseri che, secondo quanto riportato, hanno provocato danni alla
Shady Rest sono stati descritti in un modo che potrebbe indurre qualcuno a
credere che siano Kerubim e, a quanto si dice, questi esseri hanno direttamente
annunciato che Lotus è correlato al Seme ed al Frutto dell’Albero della Vita.
State attenti! Questo è tutto ciò che vi posso dire. Io sto cercando di essere
prudente e rispettoso.
Ci
siamo
avvalsi dell’assistenza di un osservatore a distanza assai
professionale, che
sta cercando di aiutarci ad aprire un sentiero sacro che non irriti
coloro che
apparentemente hanno la responsabilità spirituale di questo fenomeno. I
risultati delle sessioni di osservazione a distanza ci sono stati di
aiuto nel
considerare il fenomeno da una prospettiva filosofica, spirituale e di
geometria sacra. Alcuni potrebbero trarre la conclusione che una simile
applicazione (anche in tale veste di consulenza) non è scienza. Mi sta
bene.
Continueremo ad usarla e ad inserirne i risultati nella corretta cornice
di
riferimento. Come ho dichiarato in precedenza in altri scritti: il
Cosmo, la Vita, hanno preceduto lo strumento del capriccio umano,
denominato metodo scientifico.
In
conclusione, desidero ringraziarti della tua richiesta e dire che spero di averla
in qualche misura soddisfatta. Suppongo che quando saremo arrivati al nostro
comune destino, sapremo se questo progetto ha presentato qualche vantaggio.
Perseguo un futuro privo della paranoia di progetti quali il Ram Dancer e, la
sua inutile introduzione di un agente alla somma dell’umanità. In questo stato
d’animo, e con gli aspetti di questo progetto di cui sono stato da poco (nelle
ultime ore) informato e che, tristemente, non mi è concesso rivelare: Vedo un
futuro riempito dal “Frutto di Luce dell’Amorevole benevolenza” e dal “Risanamento
attraverso l’Unione”.
Distinti saluti,
DanBurisch
Giacomo Casale
* Il Dr.
Salla tiene conferenze accademiche nella School of International Service,
American University, di Washington
D.C. (1996-2001), e nel Department of Political Science, Australian National University, di Canberra, Australia (1994-96). Ora è Ricercatore nella Residence in the Center for Global Peace, presso l'American University (2001-2004). E’ stato recentemente censurato e minacciato di licenziamento come ricercatore interno per le sue indagini sulla presenza aliena sulla Terra
D.C. (1996-2001), e nel Department of Political Science, Australian National University, di Canberra, Australia (1994-96). Ora è Ricercatore nella Residence in the Center for Global Peace, presso l'American University (2001-2004). E’ stato recentemente censurato e minacciato di licenziamento come ricercatore interno per le sue indagini sulla presenza aliena sulla Terra
Fonti:
- http://www.angelfire.com/pe/peter7/project_otus/DanBcredentials.html
- http://scorpius.spaceports.com/~bemused/Burisch.html (credenziali)
- http://greaterthings.com/News/ET/DanBurisch/links/index.html (link generali)
- http://www.rense.com/general42/mssy.htm
- http://www.rense.com/general33/searcasdh.htm (particelle Ganesch)
- http://www.boomspeed.com/joseph2/J-Rod.htm (rancher memo)
- http://rense.com/general51/lotus.htm (progetto Lotus)
- http://www.rense.com/general34/alive.htm
- http://groups.msn.com/daltramontoallalbaitIlportaledelmistero/ufologia.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=1424&LastModified=4675471186545158195
- http://guardiann.proboards12.com/index.cgi?board=04&action=display&num=1069757259
- http://solder.ath.cx/Burisch/
- http://www.freewebs.com/drburisch/ (Forum su Burisch)
- http://solder.ath.cx/Burisch/peace/ (immagini)
- http://www.majesticdocuments.com (interessante sito sui controversi documenti MJ12)
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