Vi sembra di aver fotografato un oggetto volante luminoso e non ve ne eravate accorti al momento dello scatto? Ufo o riflesso? Vi spieghiamo come capirlo!
Misteri – A chi non è mai capitato di scattare fotografie digitali ad un panorama o ad un tramonto con il cellulare o una fotocamera, e poi dopo riscontrare un punto luminoso? Punto o macchia luminosa di cui non vi eravate accorti al momento dello scatto.
Ritengo sia accaduto a tutti, specialmente quando si fotografano
tramonti o lampioni, insegne pubblicitarie o anche semplici paesaggi con
il Sole ad un’estremità dell’inquadratura. Quasi sempre si tratta di
foto con magnifici effetti, che troppo spesso fanno urlare “all’ufo a mia insaputa”.
Al nostro centro (Cisu, Centro Italiano Studi Ufologici www.cisu.org) arrivano quasi giornalmente foto con soggetti del genere, scattati da persone che hanno ritrovato queste strane luci nelle immagini scattate dal cellulare. E’ molto probabile che queste foto abbiano immortalato un ‘Lens Flare’ invece di un vero oggetto volante, identificato o non identificato che sia. Di cosa si tratta? Cerchiamo di spiegarlo in parole povere.
Un Lens Flare è un semplice riflesso causato dalla luce che entra nel sistema di lenti dell’obbiettivo.
Questa si riflette e diffonde all’interno delle varie parti che
compongono la lente. E questo accade quasi sempre, quando la luce è
intensa. Uno zoom, dato che è composto da più lenti, aumenta la probabilità di provocare questi riflessi.
Ci sono inoltre altri ostacoli alla produzione di una foto nitida, a
partire dal diaframma, che spesso da’ al riflesso una forma geometrica.
Un esagono, a volte.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che la sensibilità dei sensori ottici,
abbinati ad una elettronica di controllo troppo spesso non di prima
categoria, innesca ulteriori ‘disturbi’, a volte portando in
“saturazione” i segnali, creando come un abbagliamento nel risultato
visivo.
Esiste un semplice metodo per renderci conto se quella macchia o lucetta o disco luminoso, è qualcosa che si poteva vedere anche senza la fotocamera, oppure che si è creata lasciando riflettere e rimbalzare la luce all’interno della lente dell’obbiettivo, come biglie nel gioco del biliardo, con netti angoli di incidenza.
Partiamo dal presupposto che mentre abbiamo scattato la foto non stavamo puntando a qualcosa di luminoso che volava. Quindi, se c’è l‘assenza di una contemporanea osservazione visiva, proponiamo una spiegazione della foto, che peraltro risulta sempre bellissima dal punto di vista artistico.
Il metodo che useremo è di natura ottico-geometrica, e chiunque può utilizzarlo per verificarne la consistenza e dedurre la natura della causa.
La procedura, come illustrata nell’immagine, è la seguente:
- per prima cosa dobbiamo individuare (incrociando le due diagonali dell’immagine) il centro geometrico della fotografia;
- poi tracciamo una retta che unisca ciascuna delle luci anomale con quel centro geometrico, e la prolunghiamo per la stessa distanza;
- a questo punto ci troveremo posizionati sopra quella che è stata la fonte luminosa simmetrica rispetto al centro della ripresa, ed ecco l’origine del “lens flare”.
Si tratta di un fenomeno molto frequente, quando si scattano foto “controluce” con fotocamere digitali, ed in alcuni casi l’effetto è indubbiamente spettacolare. Se poi tutto questo non accade, ovvero se dopo il tracciamento delle rette non riusciamo a trovare il punto luminoso dell’origine dei riflessi, inviateci la foto per un’analisi approfondita, e cercheremo di capire se avete fotografato un genuino ufo luminoso.
Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it
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Stefano Innocenti
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