Le invenzioni selezionate per "NASA Innovative Advanced Concepts"
Roma, 5 apr. (askanews) – Robot mutaforma, sistemi di individuazione
dell’impatto di meteoriti, sciami di telescopi spaziali, tecnologie per
mappare piccoli detriti spaziali, sono alcune delle invenzioni su cui
punta la Nasa e che potrebbero un giorno potenziare l’esperienza umana e
robotica nell’esplorazione spaziale.
Sono 25 le proposte, ancora in una fase embrionale, selezionate nel
2018 nell’ambito del programma NIAC, “NASA Innovative Advanced
Concepts”. In una prima fase, – riporta Global Science, il quotidiano
online dell’Agenzia spaziale italiana – le idee, scelte per la loro
impronta innovativa e rivoluzionaria, vengono supportate con un
contributo di circa 125.000 dollari per almeno nove mesi. Da questo
periodo di “gestazione” scaturiscono studi di fattibilità che, se
promettenti, danno vita ad una seconda fase.
Tra le proposte strappate alla fantascienza, irrompe il robot
“mutaforma”, che cambia forma per adattarsi alle mutevoli condizioni
della superficie di Titano, la più grande luna di Saturno, per
traguardare la sua atmosfera e tuffarsi nei suoi mari. Si guadagna una
opportunità in prima fase anche il Biobot, un sistema che libera gli
astronauti del peso sulle spalle, lo zaino del sistema PLSS per il
supporto delle funzioni vitali, rendendoli più agili.
Tra i progetti da sviluppare figura BALLET, una piattaforma
gonfiabile per la locomozione su terreni impervi e LEAVES, un sensore
atmosferico ultraleggero disegnato per resistere alla difficile
atmosfera di Venere. Tra i 9 progetti già in seconda fase, che saranno
finanziati per 500 mila dollari circa, per due anni, spiccano una sorta
di veicolo ‘cavalletta’ per esplorare Tritone, gelido satellite di
Nettuno, e un telescopio spaziale gigante.
“Il programma NIAC offre alla Nasa l’opportunità di esplorare idee
visionarie che potrebbero trasformare le future missioni dando vita a
soluzioni migliorative o a sistemi completamente nuovi e coinvolgendo
gli innovatori e gli imprenditori americani come partner nel percorso”
spiega Jim Reuter, amministratore delegato dello Space Technology
Mission Directorate della Nasa. Servirà tutto il prossimo decennio per
assistere allo sviluppo dei progetti più promettenti e verificare i loro
passi avanti sul terreno della conoscenza.
Fonte
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.