Montefiascone - E' quanto emerge dagli archivi del Cisu, presieduto da Angelo Ferlicca
Montefiascone – Quattro avvistamenti Ufo a Montefiascone dal 1958 ad oggi.
E’ quanto emerge dagli archivi degli avvistamenti Ufo del Cisu (Centro italiano studi ufologici) di Viterbo e provincia, presieduto da Angelo Ferlicca.
“Il primo avvistamento di un presunto oggetto volante non identificato – spiega Angelo Ferlicca – sulla cittadina di Montefiascone risale all’8 febbraio 1958, quando un testimone vide al centro di una strada una luce di circa venti centimetri di diametro di forma rotonda che volteggiava sulla siepe e andava anche in alto spostandosi dall’inizio dell’avvistamento per circa duecento metri”.
Nell’intera Tuscia invece, al momento, sono stati oltre 200 i casi archiviati di segnalazioni di presunti oggetti volanti non identificati interessando oltre il 20% dei comuni.
“Il secondo avvistamento a Montefiascone – spiega Angelo Ferlicca – c’è stato il 27 febbraio del 1992 quando decine di persone videro delle evoluzioni di una luce bianca in cielo, intorno alle 20,30 e poi alle 23. Seguì il 24 gennaio 1995 quando alcuni testimoni videro una luce muoversi in cielo”.
Passarono dieci anni quando, il 18 febbraio 2005, un nuovo oggetto non identificato venne segnalato sulla città.
“Il testimone – riferiscono dal Cisu – mentre viaggiava sulla strada Cassia vide tre dischi luminosi sopra la basilica di Santa Margherita. Dal racconto dell’uomo gli oggetti roteavano velocemente su se stessi emanando una luce bianca abbagliante. Giunto nei pressi dell’ospedale osservò che questi oggetti roteavano sempre più forte ed erano sempre più luminosi. Poi scomparirono nel nulla”.
Anche Viterbo, i paesi intorno al lago di Bolsena e altri della provincia, sono stati oggetto di avvistamenti nel corso degli ultimi settant’anni. Ad esempio a Bolsena nel giugno 1979, due persone rimasero con l’auto in panne ad osservare un oggetto rotondo che dopo aver sostato un po’ prese ad alzarsi e volare via. Subito dopo il motore della loro auto riprese a funzionare perfettamente.
“Il primo caso di Ufo di cui siamo venuti a conoscenza – spiega Angelo Ferlicca – risale al 1937 a Tarquinia, mentre l’unico incontro ravvicinato è del 1979 sulla strada Tuscanese. Nella media nazionale, come in quella locale, circa il 95% dei casi trova una spiegazione, mentre tuttavia il 5% rimangono senza identificazione. In quest’ultima categoria può essere inserito per esempio l’avvistamento da parte di una pattuglia della polizia a Viterbo di una luce rotonda molto grande che si è alzata dal suolo scomparendo in poco tempo alla vista degli agenti”.
Misteri ancora aperti, su cui il Cisu di Viterbo sta indagando per poter dare una spiegazione utilizzando una metodologia scientifica.
Michele Mari
E’ quanto emerge dagli archivi degli avvistamenti Ufo del Cisu (Centro italiano studi ufologici) di Viterbo e provincia, presieduto da Angelo Ferlicca.
“Il primo avvistamento di un presunto oggetto volante non identificato – spiega Angelo Ferlicca – sulla cittadina di Montefiascone risale all’8 febbraio 1958, quando un testimone vide al centro di una strada una luce di circa venti centimetri di diametro di forma rotonda che volteggiava sulla siepe e andava anche in alto spostandosi dall’inizio dell’avvistamento per circa duecento metri”.
Nell’intera Tuscia invece, al momento, sono stati oltre 200 i casi archiviati di segnalazioni di presunti oggetti volanti non identificati interessando oltre il 20% dei comuni.
“Il secondo avvistamento a Montefiascone – spiega Angelo Ferlicca – c’è stato il 27 febbraio del 1992 quando decine di persone videro delle evoluzioni di una luce bianca in cielo, intorno alle 20,30 e poi alle 23. Seguì il 24 gennaio 1995 quando alcuni testimoni videro una luce muoversi in cielo”.
Passarono dieci anni quando, il 18 febbraio 2005, un nuovo oggetto non identificato venne segnalato sulla città.
“Il testimone – riferiscono dal Cisu – mentre viaggiava sulla strada Cassia vide tre dischi luminosi sopra la basilica di Santa Margherita. Dal racconto dell’uomo gli oggetti roteavano velocemente su se stessi emanando una luce bianca abbagliante. Giunto nei pressi dell’ospedale osservò che questi oggetti roteavano sempre più forte ed erano sempre più luminosi. Poi scomparirono nel nulla”.
Anche Viterbo, i paesi intorno al lago di Bolsena e altri della provincia, sono stati oggetto di avvistamenti nel corso degli ultimi settant’anni. Ad esempio a Bolsena nel giugno 1979, due persone rimasero con l’auto in panne ad osservare un oggetto rotondo che dopo aver sostato un po’ prese ad alzarsi e volare via. Subito dopo il motore della loro auto riprese a funzionare perfettamente.
“Il primo caso di Ufo di cui siamo venuti a conoscenza – spiega Angelo Ferlicca – risale al 1937 a Tarquinia, mentre l’unico incontro ravvicinato è del 1979 sulla strada Tuscanese. Nella media nazionale, come in quella locale, circa il 95% dei casi trova una spiegazione, mentre tuttavia il 5% rimangono senza identificazione. In quest’ultima categoria può essere inserito per esempio l’avvistamento da parte di una pattuglia della polizia a Viterbo di una luce rotonda molto grande che si è alzata dal suolo scomparendo in poco tempo alla vista degli agenti”.
Misteri ancora aperti, su cui il Cisu di Viterbo sta indagando per poter dare una spiegazione utilizzando una metodologia scientifica.
Michele Mari
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