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Monday, May 28, 2012

Ingegneri e astronomi, 470 nuove opportunita

Dalla progettazione aeronautica all’astrofisica, ecco le prospettive e gli sbocchi occupazionali per chi ha un curriculum tagliato sull’aerospaziale

Aviospace, dieci assunzioni qualificate nei prossimi 3 anni
Training, tirocini e corsi da Thales Alenia Space, Esa e Asi


MILANO - Uno studioso della Terra dal suggestivo osservatorio del Cielo, un esploratore dell’Universo o un esperto di comunicazioni satellitari? Sono molteplici le aree di approfondimento per chi decide di lavorare nello «spazio».

Innanzi tutto, bisogna coltivare un interesse scientifico per l’astrofisica, studiando le proprietà chimico-fisiche di stelle e galassie oppure per l’astronomia, la più antica delle scienze naturali che osserva ed interpreta i fenomeni celesti. Chi ha uno spiccato pragmatismo, potrà dedicarsi invece alla progettazione di aerei o satelliti in grado di muoversi all’interno dell’atmosfera o nello spazio vuoto (focus questo dell’ingegneria aerospaziale), ma anche concentrarsi sulla trasmissione a distanza delle informazioni e diventare dunque un ingegnere delle telecomunicazioni.

E sul fronte lavoro? Ebbene, pur facendo i conti con la crisi, le prospettive restano comunque incoraggianti: nel 2008, su dati Istat, a tre anni dalla laurea, lavoravano stabilmente ben il 93% degli ingegneri magistrali in telecomunicazioni, l’89% degli aerospaziali e la metà dei giovani astronomi e astrofisici.

Gli sbocchi occupazionali sono molteplici: dalle agenzie spaziali, agli osservatori astronomici, fino all’industria aeronautica civile e militare.

Aviospace, per cominciare, è un’azienda di ingegneria per lo spazio (che recluterà nei prossimi tre anni circa 10 persone) e sostiene con assegni di ricerca i dottorati del Politecnico di Torino, oltre a collaborare con l’Istituto Italiano di Tecnologia. Inoltre, l’appartenenza alla big company Astrium, favorisce i training all’estero, presso le sedi francesi e tedesche del Gruppo (oltre 340 vacancies su eads.com/global job market). Proseguiamo con Thales Alenia Space Italia che oltre a sponsorizzare master dedicati al settore spaziale, ospita laureandi durante la preparazione della tesi, ai quali, spesso, offre un periodo di stage retribuito.

E sul fronte bandi e concorsi pubblici? C’è tempo sino ad oggi per fare domanda al «Young Graduate Trainees» dell’ESA, purché in possesso di laurea nel settore IT. Questo tirocinio internazionale sulla gestione di missioni spaziali, viene pubblicato ogni anno a metà novembre e contempla circa 80 posti. Sarà avviato la prossima primavera lo stage dell’Agenzia Spaziale Italiana e del CRUI, per 15 giovani (con eventuale rimborso spese).

Per concludere, consigliamo di consultare la sezione web «lavora con noi», dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, in cui si selezionano per titoli ed esami, 3 ricercatori per la macroarea «Sole e sistema solare», 2 amministrativi e 1 primo tecnologo.

Infine, gli osservatori astronomici di Roma, Cagliari e Bologna conferiranno un totale di 5 assegni di ricerca (dai 29.000 a 35.000 euro l’anno), mentre sono ancora attive 3 borse di studio nel campo della radioastronomia, dell’astrobiologia, astrofisica e planetologia spaziali (con un importo complessivo di oltre 30.000).

Donatella Gianpietro

Fonte: www.corriere.it

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