Sabbia marziana |
Sabbia Hawaiiana |
La sabbia alle Hawaii? Bellissima, ma quella su Marte lo è altrettanto. È l'ultima sorpresa che ci rivela Curiosity, il rover marziano di Nasa da Agosto sul pianeta rosso per cercare di capire se lì c'è mai stata acqua fluente e vita in un qualche stato. Hawaii e Marte, almeno per quanto riguarda il cratere Gale entro cui Curiosity si sta muovendo, hanno insomma sabbia al suolo molto, molto simile come composizione.
Lo strumento utilizzato per la scoperta è un analizzatore chimico fisico che illumina con raggi X i campioni di suolo prelevati da una vera e propria paletta robotizzata che raschia per terra per raccogliere la sabbia marziana. Da come reagiscono i materiali campione alla radiazione p possibile capirne la composizione. Illuminare dei materiali con i raggi X, fare della spettrometria X, è una tecnica importante d'indagine usuale sulla Terra, ma è la prima volta che viene usata su un altro pianeta.
La sabbia, di cui Marte è ricoperto, è basaltica e rossa, come ci si aspettava, anche se molto della colorazione è dovuta alla luce del Sole filtrata dall'atmosfera marziana. Quella analizzata da Curiosity in questo primo esperimento è di medie dimensioni, 0.2 millimetri come un capello fine, e pare proprio confermare che la piana del cratere Gale, 150 chilometri di diametro, sia passata da un'epoca in cui il suolo era umido ai giorni nostri in cui è una distesa assolutamente secca. Certamente, visto che stiamo parlando di granelli, e dato che su Marte per quanto l'atmosfera sia tenue c'è vento, la sabbia viene continuamente trasportata e rimescolata e può non essere stata prodotta in loco. Comunque sia il l confronto fra le immagini del Monte Sharp su Marte, verso cui sta muovendo Curiosity , e delle falde del vulcano Manua Kea alle Hawaii mostra delle somiglianze piuttosto impressionanti.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com
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