Ricercatori della NASA hanno individuato nelle immagini termiche di Teti, una delle lune di Saturno, l'indistinguibile sagoma di Pac Man. Nel 2010 la stessa icona videoludica fu rilevata sulla luna Mimas.
Il 15 ottobre 1997, grazie alla collaborazione dell'ente aerospaziale americano (NASA), di quello europeo (ESA) e dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), fu avviata l'affascinante Missione interplanetaria Cassini-Huygens, col preciso scopo di indagare sul misterioso pianeta gassoso Saturno, sui suoi celebri anelli e sulla sessantina di lune che lo circondano, alcune delle quali tutt'oggi sconosciute. Dopo aver permesso l'osservazione di formazioni naturali incredibili come fiumi e laghi di metano liquido su Titano (la luna principale di Saturno) o i potenti getti di vapore acqueo su Encelado, l'orbiter Cassini – grazie alla potenza del suo spettrometro composito ad infrarossi – nel 2010 ha individuato una peculiare distribuzione delle temperature sulla luna Mimas, che tradotta in immagini era assimilabile alla sagoma di Pac-Man, celebre icona videoludica degli anni '80. Gli astronomi tutto si aspettavano tranne che trovare una seconda luna con questa curiosa caratteristica termica, ma la stessa configurazione è stata scoperta sulla luna Teti, dopo aver analizzato immagini rilevate il 14 settembre 2011: “Scoprire un secondo Pac-Man nel Sistema di Saturno ci dice che i processi di creazione di queste distribuzioni termiche sono più diffusi di quanto si pensasse”, ha sottolineato l'astronomo Carly Howett, autore principale del progetto. “Il Sistema di Saturno ed anche il sistema di Giove – prosegue lo studioso - potrebbero rivelarsi una vera e propria galleria di questi personaggi”. Al di là della curiosità intrinseca della notizia, è interessante sapere che la sagoma di PacMan viene generata dal flusso di elettroni ad alta energia che bombarda la superficie di queste lune, trasformandone il soffice strato superficiale in solido ghiaccio. La porzione superficiale alterata, visibile nella “bocca” della sagoma di PacMan, si scalda molto più lentamente quando intercettata dalla luce del Sole, generando la curiosa immagine che sta facendo il giro del mondo. Per i ricercatori si tratta di dati che forniscono preziose informazioni circa i processi di formazione delle lune, oltre che inediti ed affascinanti aspetti evolutivi del Sistema di Saturno. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica online Icarus.
Fonte: http://www.net1news.org
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