Le immagini catturate da satelliti
statunitensi. Il regime del nord sta spostando materiale militare e
balistico verso una base nel nord-ovest del Paese. Pyongyang nega
esperimenti missilistici nel prossimo futuro. Seoul ricorda il secondo
anniversario del bombardamento nord-coreano dell’isola di Yeonpyeong
Seoul
(AsiaNews/Agenzie) - Pyongyang sta preparando "il lancio di un missile a
lunga gittata", nel contesto di un nuovo esperimento militare in
violazione alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu. È quanto
riferisce oggi un quotidiano giapponese, citando fonti dell'intelligence
frutto di ricerche e immagini catturate dai satelliti statunitensi.
Intanto un'isola della Corea del Sud celebra - sempre oggi - il secondo
anniversario dell'attacco del 2010 (cfr. AsiaNews 23/11/010 Pyongyang bombarda un'isola sudcoreana: case distrutte, un morto), fra la preoccupazione generale dei suoi cittadini per le minacce provenienti dal Nord e relative a nuovi bombardamenti.
Il quotidiano nipponico Asahi Shimbun parla di "spostamento
di componenti di vettori" a lungo raggio dall'industria militare di
Pyongyang, a una base per il lancio missilistico a Tongchang-ri, nel
nord-ovest del Paese, avvenuto ai primi di novembre. Washington avrebbe
già "allertato" Tokyo e Seoul, partner economici e militari nell'area. I
tre Stati avrebbero inoltre "rafforzato" i dispositivi di sorveglianza e
di difesa.
Le immagini catturate dai satelliti sono simili a quelle registrate
l'aprile scorso, alla vigilia del (fallito) lancio missilistico da parte
della Corea del Nord. Secondo il regime comunista l'esperimento mirava a
portare in orbita un satellite per le telecomunicazioni, ma il vettore è
esploso dopo pochi istanti dalla partenza. Pyongyang ha più volte
ribadito, di recente, di non avere in programma alcun esperimento
balistico.
Oggi, intanto, la Corea del Sud ricorda il secondo anniversario
dell'attacco all'isola di Yeonpyeong, avvenuto il 23 novembre 2010. Per
l'occasione Seoul ha organizzato esercitazioni militari della marina
attorno all'isola, pur non utilizzando munizioni per evitare
"provocazioni" verso Pyongyang. Le autorità hanno inaugurato un museo
con foto, immagini 3d e video che raccontano il bombardamento. In
risposta, il regime del Nord "ridicolizza" le celebrazioni, oltre che
lanciare minacce di "nuovi attacchi". Siamo solo dispiaciuti, avrebbero
affermato fonti ufficiali, "di non aver spedito l'isola "sul fondo del
mare".
Le due Coree sono ancora oggi formalmente in guerra, poiché non è mai
stato sottoscritto un accordo di pace dalla fine del conflitto negli
anni '50. Dopo un tentativo di riconciliazione all'inizio del nuovo
millennio, frutto della "Sunshine Policy" voluta da Seoul, i rapporti si
sono di nuovo incrinati negli ultimi anni, dopo che il Sud ha bloccato
gli aiuti economici verso il Nord, che a sua volta non ha fatto nulla
per fermare il suo programma nucleare. Nel 2010 vi è stato il
bombardamento dell'isola di Yeonpyeong (quattro morti: due militari e
due civili) e mesi prima l'affondamento della nave Cheonan, che ha
ucciso 46 marinai sudcoreani. Seoul ha puntato il dito contro Pyongyang
per i due incidenti, ma questi respinge al mittente le accuse e nega
ogni responsabilità. Secondo fonti di AsiaNews le due
operazioni sono state comandate proprio da Kim Jong-un, il terzo leader
della regime della famiglia Kim, nella sua corsa al potere supremo,
ormai conquistato.
Fonte: http://www.asianews.it
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