Il piccolo iCub è la star di Robotica 2012. Ci sono anche il robot maggiordomo e l'esoscheletro che fa camminare
Il robottino iCub (foto Agf)
MILANO - Se il futuro non ci dovesse portare in dono l'ubiquità, possiamo senza dubbio affermare che ci offrirà un valido alter ego per svolgere tutti quei lavori che non vogliamo o non possiamo portare a termine. Sono, infatti, i robot umanoidi i protagonisti assoluti della quarta edizione di Robotica, evento fieristico dedicato al settore, in scena fino a venerdì a Fieramilano. Macchine con le nostre stesse sembianze, dotate di capacità sensoriali e in grado di «imparare» dall'uomo.
IL BIMBO ROBOT - Il testimonial d'eccezione dell'edizione 2012 è è iCub, il robot androide realizzato dall'Istituto Italiano di Tecnologia: alto un metro, ha le proporzioni di un bambino di quattro anni del peso di circa 25 chili. Il noto robot umanoide ha un'interessante capacità espressiva, pensata per favorire una comunicazione naturale con l'uomo, ed è fornito di una «pelle» che lo rende in grado di interagire con le persone e nell'ambiente in maniera sicura, riproducendo il senso del tatto. Ma, soprattutto, iCub riesce ad apprendere dal comportamento umano, arrivando ad avere capacità cognitive paragonabili a quelle di un bambino. Per esempio, può riconoscere e distinguere la forma degli oggetti, toccarli e prenderli in mano. «E' in grado di prendere decisioni in maniera autonoma», spiega il «papà» di iCub, il ricercatore Giorgio Metta.
L'esoscheletro Ekso (foto Agf)
ESOSCHELETRO - In esposizione c'è anche Ariell, il «maggiordomo
del futuro», un robot dell'azienda francese Cybedroid, capace
d'interagire perfettamente con l'uomo. Il domani che racconta Robotica è
sicuramente contraddistinto dalla simbiosi uomo-macchina, una fusione
perfettamente interpretata dall'esoscheletro Ekso, una struttura capace
di aiutare persone con disabilità motorie, ma anche dai robot comandati
dalla mente, presentati da B.R.A.I.N., il centro per le neuroscienze
dell'Università di Trieste. Robotica ha raddoppiato il numero degli
espositori rispetto allo scorso anno, 66 tra italiani e esteri, è
diventata fiera internazionale e ha ricevuto il patrocinio istituzionale
anche dal Comune di Milano: «Un percorso in linea con l'idea che
abbiamo di città del futuro - ha spiegato l'assessore Cristina Tajani -.
L'Europa e l'agenda digitale italiana ci impongono di creare smart cities e Milano è pronta a diventare sempre più tecnologica e al servizio del cittadino».
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