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Tuesday, November 6, 2012

India, il mistero dei globi luminosi che imbarazza l’Esercito

Scenari da “Guerre Stellari”,  in una delle aree della Terra più impervie e meno popolate, la regione di Ladakh, nel Jammu Kashmir. Unità congiunte dell’esercito indiano e forze di polizia di confine indo-tibetano hanno riferito l’avvistamento di molteplici Ufo. In particolare, nelle vicinanze del lago Pangong Tso, tra il 1° agosto e il 15 ottobre- quindi nel giro di  due mesi e mezzo- sono stati visti oltre  100 oggetti luminosi di origine misteriosa. A riferirlo, è il quotidiano India Today.

LA REGIONE INDIANA DEGLI AVVISTAMENTI UFO

Il rapporto su queste anomalie sarebbe stato inviato al governo centrale di Dehli e si troverebbe ora sulla scrivania del premier. Queste sfere color giallo intenso, a quanto pare, appaiono di giorno e di notte, indistintamente: salgono dal confine cinese e attraversano tutto il cielo, con grande lentezza, prima di sparire dopo qualche ora. L’esercito ha accertato, dopo un’analisi attenta delle immagini, che non si tratta di velivoli privi di equipaggio e neppure  di satelliti orbitanti a bassa quota.

I droni, provenienti dalla confinante Cina, sono esperienze frequenti da queste parti: negli ultimi 10 mesi, quasi un centinaio sono stati individuati dalle truppe indiane proprio in questa zona semidisabitata. Ma le luci in questione sono diverse e non classificabili secondo standard consueti tanto da mettere in serio imbarazzo il comando dell’esercito.

 A settembre, riferisce il quotidiano, è stato appositamente  collocato in quest’area un radar mobile per individuare, insieme ad uno spettrografo, le frequenze emesse da qualsiasi oggetto in volo in un raggio di 160 chilometri. Ebbene, il radar non è stato in grado di tracciare i globi di luce che apparivano visibili ad occhio nudo, come se non fossero oggetti solidi. E in contemporanea, lo spettrografo non ha evidenziato alcuna  emissione proveniente dalle misteriose sfere. Non solo: i militari hanno inviato un drone per osservare da vicino uno di questi strani oggetti volanti. Tutto inutile: pur arrivando alla massima altezza consentita, il velivolo ha perso contatto con l’Ufo. Sparito.

Anche la possibilità che siano solo fenomeni naturali è stata esclusa da un team scientifico. Un gruppo di astronomi dell’Osservatorio di Hanle per tre giorni è stato sul posto per compiere osservazioni. Anche loro hanno visto alcune di queste luci fluttuanti nel cielo senza riuscire a capirne la natura.  E in ogni caso hanno negato che potessero essere meteore o pianeti o qualsivoglia altro evento celeste.

GLOBI LUMINOSI FOTOGRAFATI LO SCORSO AGOSTO IN INDIA

Non basta. Il mistero è così fitto che nessun esperto dell’Organizzazione Nazionale di Ricerca Tecnologica e dell’Organizzazione di Sviluppo della Ricerca della Difesa è stato in grado di identificare l’origine degli oggetti. L’unica spiegazione – che non spiega nulla- è stata quella di un geologo, Sunil Dhar, secondo il quale la morfologia di questa regione, così isolata e così a sè stante, rende il Ladakh un luogo ideale per avvistamenti insoliti…

Insomma, la totale incapacità di militari, tecnici e scienziati di trovare risposte ha provocato un serio fastidio- e qualche preoccupazione- ai vertici dell’esercito. “Ci deve essere qualcosa che non funziona, se tutte le nostre migliori risorse non vengono a capo del problema”, ha detto un anonimo alto ufficiale nella capitale. Ben lungi da ipotizzare pubblicamente l’idea che si tratti di sonde extra-terrestri, il Governo avanza il sospetto che quelle luci siano un qualche avanzatissimo marchingegno sperimentale Made in China che si fa beffe dell’India, mettendo alla prova la capacità di difesa in una sorta di guerra psicologica.

“Non possiamo ignorare questi avvistamenti, ma dobbiamo riuscire a dimostrare quale nuova tecnologia li abbia sviluppati”, ha affermato il comandante delle Forze Aeree indiane Praadep Vasant  Naik. Vietato parlare di Ufo, dunque. Allineato il comandante delle Forze Armate, il Generale Nirmal Chavan Vij, che durante un incontro ufficiale a Leh ha definito “allucinazioni” i rapporti relativi a questi avvistamenti. Proprio come ha chiaramente fatto capire anche  l’astrofisico Jayant Narkilar dicendo:”L’idea che siano oggetti alieni è ridicola“.

Eppure sono almeno 10 anni che a Ladakh  fonti militari  riportano fenomeni inspiegabili. Nel 2003, venne riferita la presenza di oggetti luminosi sospesi in aria, così come le truppe stanziate a Siachen segnalarono la presenza di sfere volanti sul lato cinese. Tutti i rapporti vennero inviati al quartier generale dell’esercito, da sempre al corrente dell’enigma che resiste ad ogni indagine. Ma puntare il dito contro una non meglio definita tecnologia d’avanguardia cinese evidentemente spaventa meno dell’ignoto.

Non sembra però facile attribuire ai vicini anche l’evento definito da India Today “il più chiaro avvistamento Ufo mai avvenuto finora”. Teatro, Lahaul-Spiti, nella regione di Himachal Pradesh, circa 100 chilometri a sud di Ladakh. Era il 2004 e un’ equipe di geologi e glaciologi guidata dal dottor Anil Kulkarni del Centro di Applicazione spaziale ISRO di Ahmedabab stava attraversando la valle Samudra Tapu, quando all’improvviso ebbero un incontro davvero difficile da spiegare razionalmente.

I componenti della missione scientifica filmarono un essere robotico con quattro arti che camminava lungo la vallata, a circa 50 metri da loro. L’avvistamento durò ben 40 minuti, ma quando l’umanoide si accorse della loro presenza prese letteralmente il volo, trasformandosi in un mezzo aereo. Proprio come un Transformer dell’omonimo film di Hollywood. Ma ad assistere a questa scena surreale- giurano- furono 14 testimoni, inclusi i sei scienziati.

UN'IMMAGINE DEL PRESUNTO ESSERE ROBOTICO

Il dottor Kulkarni interrogò ogni membro della spedizione, separatamente, per verificare cosa avesse visto realmente.  Scrisse poi un dettagliato rapporto che inviò ai principali enti preposti alla difesa, affermando che quanto avevano osservato non era di sicuro un fenomeno naturale. La cosa però  fu rapidamente messa a tacere dalle autorità  e nessuno ne seppe più nulla.

Di quella missione faceva parte anche il già citato geologo Sunil Dhar che considera quell’esperienza indimenticabile. È al corrente di molti altri avvistamenti altrettanto incredibili  testimoniati dalla popolazione locale. “Questi misteri irrisolti devono essere studiati a fondo- afferma- altrimenti, se rimarranno senza spiegazione,  finiranno nel limbo, sospesi tra realtà e pura fantasia.”

SABRINA PIERAGOSTINI

Fonte:  http://www.extremamente.it

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