Da una parte le tante compagnie private interessate, come SpaceX, Blue Origin, Bigelow Aerospace, che hanno iniziato a divulgare i propri piani di esplorazione lunare, dall'altra la scelta di Scott Pace come direttore esecutivo del National Space Council. L'amministrazione Trump ci ha poi messo del suo nominando Jim Bridenstine (che ha sempre considerato la Luna come prioritaria nell'esplorazione spaziale) in qualità di amministratore della NASA.
Le ambizioni del governo USA sono però adesso ufficiali, con Mike Pence che ha firmato un articolo sul Wall Street Journal dal titolo inequivocabile: "L'America tornerà sulla Luna, e andrà oltre". Il dirigente ha scritto:
"Rivolgeremo il programma spaziale
americano verso l'esplorazione umana e la scoperta. Questo significa
lanciare astronauti americani oltre l'orbita bassa terrestre per la
prima volta dal 1972. Significa stabilire una presenza americana
rinnovata sulla Luna, un obiettivo strategico vitale. E sulla base
dell'esplorazione lunare l'America sarà la prima nazione a portare
l'umanità su Marte".
Negli ultimi anni la NASA non ha mai parlato di riportare l'uomo
sulla Luna, ma ha spesso dichiarato l'intenzione di mandare astronauti
all'interno di stazioni non lontane dal satellite terrestre. Pence
inoltre specifica che sarà l'America a mandare l'umanità su Marte, prima
di tutte le altre nazioni "in competizione". È chiaro tuttavia che per
portare al termine una missione di questo tipo è necessario un supporto
da parte di altre associazioni spaziali, e in quel caso l'avventura sarà
dichiarata come il risultato di uno sforzo globale, e non relativo ad
una sola nazione.Quello che non è stato specificato, infine, è il modo in cui la NASA intende portare l'umanità sul Pianeta Rosso, oltre che un periodo di tempo stimato. Pence non ha nominato i razzi attualmente a disposizione dell'organizzazione, come ad esempio lo Space Launch System o l'Orion, ma ha specificato che c'è bisogno dell'esperienza e dell'aiuto di governo e dei leader delle organizzazioni commerciali del settore con cui risolvere le ovvie problematiche presenti all'interno della progettazione di missioni di questo tipo.
La riusabilità dei razzi potrebbe essere la chiave del successo (anche finanziario) dell'esplorazione spaziale dei prossimi anni, e in questo senso le società commerciali (SpaceX e Blue Origin in primis) hanno fatto da apripista da più di un anno ormai con diversi test andati in porto.
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