Trasporto fra il Vercellese e Trieste: la data torna
incerta ma resta imminente Domani incontro in Prefettura a Venezia. In
Friuli braccio di ferro sul transito
MESTRE. Scorie radioattive, sindaci in allarme e popolazione avvisata
del prossimo passaggio con il carico destinato a Trieste. Ieri
pomeriggio diversi abitanti di Mirano che abitano in prossimità del
passante di Mestre sono stati avvisati dalla polizia locale del
passaggio del convoglio con le scorie dirette al porto del capoluogo
giuliano. È stato consegnato loro un documento in cui si spiegano i
rischi che possono esserci e derivati da un eventuale incidente che
coinvolge il trasporto. Ma non è stato detto loro quando e a che ora il
carico transiterà davanti alle loro abitazioni. Anche perché i sindaci
non lo sanno ancora. Un preavviso che ha creato e sta creando non poco
allarme tra la popolazione, mentre i primi cittadini del Miranese si
lamentano del fatto di essere stati avvisati del transito ma non di
quando e a che ora. Domani nuovo incontro in Prefettura a Venezia per
definire gli ultimi aspetti dell’operazione che viene coordinata dalla
Prefettura di Vercelli in quanto il carico contaminato parte dal
deposito di Avogadro di Saluggia.
Intanto dal Friuli arriva la notizia che dopo la resistenza della Regione, slitta, di qualche giorno, forse di una settimana, l’operazione del trasporto delle barre radioattive provenienti dal deposito di Avogadro di Saluggia e dirette in Porto Nuovo di Trieste per essere imbarcate su una nave con destinazione gli Stati Uniti, in un primo momento era stato programmato per domani mattina alle prime luci dell’alba. Poi già l’altra sera, sono diventate sempre più frequenti le voci di un rinvio per consentire di sbloccare la situazione, un “braccio di ferro” istituzionale tra Prefettura di Trieste da una parte e Regione (che controlla e gestisce la Protezione civile) dall’altra. L’unica cosa certa è che il piano di sicurezza è pronto ed è stato già inviato a tutti i Comuni interessati dal passaggio del convoglio. Se non si trova un accordo, a quel punto potrebbe intervenire il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che d’imperio può decidere il transito.
E intanto la complessa macchina organizzativa comincia ad avviarsi. L’altra sera sul sito della prefettura di Venezia è comparso il «piano di comunicazione relativo al trasporto di combustibile nucleare irraggiato». Si legge che il documento «è stato portato a conoscenza dei Comuni, il cui territorio è interessato dal passaggio del convoglio dedicato, dalla Regione Veneto nel corso dell’incontro svoltosi il 24 ottobre scorso ai fini dell’intesa secondo quanto previsto dalla normativa». Vengono affrontate le ipotesi di incidenti per esempio dovuti a collisione tra il mezzo con le barre radioattive e un’autocisterna con liquido infiammabile ma anche la rottura dell’ancoraggio e lo spostamento del contenitore.
Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it
Intanto dal Friuli arriva la notizia che dopo la resistenza della Regione, slitta, di qualche giorno, forse di una settimana, l’operazione del trasporto delle barre radioattive provenienti dal deposito di Avogadro di Saluggia e dirette in Porto Nuovo di Trieste per essere imbarcate su una nave con destinazione gli Stati Uniti, in un primo momento era stato programmato per domani mattina alle prime luci dell’alba. Poi già l’altra sera, sono diventate sempre più frequenti le voci di un rinvio per consentire di sbloccare la situazione, un “braccio di ferro” istituzionale tra Prefettura di Trieste da una parte e Regione (che controlla e gestisce la Protezione civile) dall’altra. L’unica cosa certa è che il piano di sicurezza è pronto ed è stato già inviato a tutti i Comuni interessati dal passaggio del convoglio. Se non si trova un accordo, a quel punto potrebbe intervenire il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che d’imperio può decidere il transito.
E intanto la complessa macchina organizzativa comincia ad avviarsi. L’altra sera sul sito della prefettura di Venezia è comparso il «piano di comunicazione relativo al trasporto di combustibile nucleare irraggiato». Si legge che il documento «è stato portato a conoscenza dei Comuni, il cui territorio è interessato dal passaggio del convoglio dedicato, dalla Regione Veneto nel corso dell’incontro svoltosi il 24 ottobre scorso ai fini dell’intesa secondo quanto previsto dalla normativa». Vengono affrontate le ipotesi di incidenti per esempio dovuti a collisione tra il mezzo con le barre radioattive e un’autocisterna con liquido infiammabile ma anche la rottura dell’ancoraggio e lo spostamento del contenitore.
Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it
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