Dallo spazio profondo alle profondità marine. Il magnate della Virgin, sir Richard Branson non pone limiti ai suoi viaggi. Così, dopo aver cercato di fare il giro del mondo in mongolfiera e aver aperto la strada al turismo spaziale, il miliardario americano ha guardato agli abissi del mare, con un sottomarino, il Virgin Oceanic, con cui tenterà di esplorare le fosse oceaniche più profonde del pianeta.
Non si tratta però del primo tentativo in tale direzione. Circa un anno fa, Branson aveva realizzato un altro sommergibile, il Necker Nymph, progettato dalla Hawkes Technologies Ocean, la stessa che darà vita al Virgin Oceanic.
Querst'ultimo, monoposto, avrà come primo obiettivo il raggiungimento della la Fossa delle Marianne entro il 2011, nel Pacifico, nota per le sue profondità. Si tratterebbe, se andasse in porto, di un'impresa storica, fino ad ora mai tentata.
I presupposti per l'esito positivo dell'impresa ci sono tutti. Virgin Oceanic è stata progettata per resistere alle difficoltà delle profondità: è realizzata infatti in titanio e fibra di carbonio, con una capsula trasparente costruita con un unico pezzo di quarzo, in grado di resistere (speriamo!) alla pressione.
Ma la Fossa delle Marianne non è che uno dei 5 obiettivi che il magnate intende raggiungere: entro i prossimi due anni, infatti, Virgin Oceanic dovrà esplorare cinque delle fosse oceaniche più profonde del mondo: cui la Puerto Rico Trench nell'Atlantico, il Molloy Deep nell'Artico e le fosse delle South Sandwich e di Diamantina.
Lo stesso Branson prenderà parte alle spedizioni in prima persona: "Ci sono tantissime cose da scoprire lì sotto - ha detto - speriamo di acquisire conoscenze utili al genere umano".
Il tutto alla modica cifra di 10 milioni di dollari.
Francesca Mancuso
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