Fonte: http://blogeko.iljournal.it
Gli Stati Uniti vogliono colonizzare Marte o la Luna: e stano già attrezzandosi per costruirci sopra le centrali nucleari che forniranno energia elettrica alle attrezzature automatiche e-o agli astronauti.
Non è un futuro da fantascienza, ma 2012: data in cui Nasa e Dipartimento per l’Energia hanno in programma di realizzare un impianto dimostrativo. Qui sulla Terra, ovviamente.
La centrale spaziale sarà poco più grande di un baule, così da poter essere recapitata a destinazione da un satellite: gli scienziati hanno pensato proprio a tutto.
Non hanno tuttavia pensato – per quel che se ne sa finora – a cosa accadrebbe se il satellite con a bordo l’ambaradan nucleare avesse un incidente durante il decollo.
La costruzione della centrale nucleare spaziale è stata discussa ieri durante il convegno dell’American Chemical Society, presente James E. Werner, il capo del progetto.
Finora le missioni spaziali hanno utilizzato energia elettrica ricavata soprattutto dalla luce del sole o da celle combustibili: ma Werner dice che non basta, e che il nucleare è la sola fonte affidabile e continua.
Le centrali spaziali si baseranno sulla fissione nucleare, esattamente come qui sulla Terra, e il combustibile sarà l’uranio ma, a quanto ha anticipato Werner, la struttura degli impianti sarà molto diversa: dimensioni e potenza ridotte (ciascuno produrrà solo la quantità di energia elettrica che qui sulla Terra sarebbe consumata da otto abitazioni) e niente torri di raffreddamento.
Il lavoro guidato da Werner mira a definire la struttura e il comportamento del reattore e a fabbricare il combustibile e una piccola pompa elettrica per l’impianto di raffreddamento a base di metallo liquido.
Sull’American Chemical Society la prima centrale nucleare per la colonizzazione della Luna e di Marte
Via Physorg
Foto davedehetre
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