Tracce di grafene tra le stelle

Scoperte nelle Nubi di Magellano, potrebbero spiegare l'origine della vita

Rappresentazione artistica delle tracce di grafene scoperte nelle Nubi di Magellano (fonte: Nasa)

Nello spazio sono presenti tracce di grafene, l'eccezionale materiale composto da un unico strato di atomi di carbonio che promette di rivoluzionare molti settori, dall'informatica alle telecomunicazioni, sostituendosi al silicio. Queste 'orme' sono state identificate dal telescopio spaziale Spitzer della Nasa, e si trovano nelle due piccole galassie irregolari vicine della Via Lattea, chiamate Nubi di Magellano.
La scoperta e' stata pubblicata sulla rivista Astrophyscial Journal Letters dai ricercatori guidati da Domingo Aníbal García-Hernández, dell'Istituto di astrofisica delle Canarie, e potrebbe rappresentare un importante passo in avanti nella comprensione dei misteri che avvolgono la nascita della vita sulla Terra. Le tracce, che costituiscono la prima prova della presenza del grafene nello spazio, si trovano tra i materiali espulsi dalle stelle morenti, che formano le cosiddette 'nebulose planetarie'. Grazie al telescopio a infrarossi Spitzer, e' stato possibile scovare in queste regioni anche un'altra particolare molecola, chiamata C70, che finora non era mai stata rintracciata al di fuori della nostra galassia. Questa e' composta da 70 atomi di carbonio, che si dispongono nello spazio formando una struttura tridimensionale che ricorda una palla da rugby.
Grafene e C70 fanno parte di una particolare famiglia di molecole chiamate fullereni, che sono state trovate gia' a bordo di alcuni meteoriti che trasportano gas extraterrestri. Proprio pochi giorni fa, uno studio pubblicato su Science ha dimostrato la possibilita' di imprigionare molecole d'acqua all'interno di queste gabbie molecolari a forma di pallone e costituite da atomi di carbonio. Questa ricerca, insieme alla scoperta del grafene 'spaziale', potrebbe quindi suggerire l'ipotesi che proprio i fullereni abbiano contribuito a trasportare materiali dallo spazio sulla Terra, contribuendo cosi' alla generazione della vita.

Fonte: http://www.ansa.it