IL CAIRO - Ancora ipotesi sulla notizia di una fuga di materiale radioattivo da una vecchia centrale nucleare egiziana situata nel delta del Nilo.
A causare la fuoriuscita, secondo l’organismo per l’energia nucleare egiziana, potrebbe essere stata un’esplosione avvenuta all’interno della centrale il 25 maggio scorso poco dopo la riattivazione del reattore nucleare, messo in funzione senza la previa autorizzazione del centro di sicurezza nucleare.
L’incidente provocato alla centrale egiziana, che dista solo 60 chilometri dalla città del Cairo, è stata classificato in termini di gravità a livello 3 della scala Aiea come riferisce la Cnn, la graduatoria dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. I quotidiani nazionali Al Dostur e Rosa el youssef hanno circoscritto l’esplosione nella sala del pompaggio per il raffreddamento. Secondo i giornali sarebbero fuoriusciti circa 10 metri cubi di acqua radioattiva.
La notizia della fuga radioattiva ha acceso un forte dibattito a causa soprattutto della decisione che i cittadini dovranno prendere il 12 giugno prossimo, quando saranno chiamati a scegliere tra foti di energia nucleari o pulite. Intanto Samer Mekhemar, ex presidente del dipartimento dei reattori nucleari, ha confermato l’incidente alla centrale, dichiarando inoltre che il reattore Anshas 1 è fermo dall’aprile 2010 in seguito ad un’esplosione.
Mohamed el Qolali, capo dell’autorità per l’energia atomica egiziana ha però detto che i livelli di radiazione alla centrale di Anshas 1 sono entro limiti normali. Riferendosi a «notizie giornalistiche» su una fuga di acqua pesante, il presidente dell’authority ha affermato che l’ente esegue lavori di manutenzione annuali, che quest’anno sono stati fatti il 25 maggio quando gli esperti «hanno confermato che i livelli di radioattività sono nei limiti normali».
Il reattore di Anshad 1 era stato controllato da esperti Aiea per l’ultima volta il 26 maggio 2001. Risale al 1961 e al momento non è attivo in attesa di un accordo per ammodernarlo, mentre il reattore di Anshas 2, che dovrebbe produrre energia elettrica dal 21 giugno, è attivo dal 1998 ed è usato per la ricerca su isotopi per uso medico. La notizia della fuga radioattiva, riferisce il quotidiano online Al Masry Al Youm, è stata confermata da Samer Mekhemar, ex presidente del dipartimento dei reattori nucleari, allontanato dal suo incarico in gennaio, il quale ha spiegato che Anshas 1 è fermo dall’aprile 2010 in seguito ad un’esplosione. Mekhmer ha sottolineato che si ignora il tasso di radiazione nella zona a seguito dell’incidente.
Fonte: http://www.news2u.it
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