Lo rivelano le particelle solari raccolte da sonda Genesis
Sono stati rivelati dal vento solare i segreti della nascita della Terra: raccontano che il nostro pianeta è nato da una miscela di ingredienti dosata 'su misura'. La scoperta, che si è guadagnata la copertina di Science, si deve a due studi che hanno analizzato lo sciame di particelle provenienti dal Sole, raccolte dalla missione Genesis della Nasa.
L'analisi di questi campioni, coordinata da Kevin McKeegan, dell'università della California a Los Angeles, e da Bernard Marty, dell'università francese di Nancy, ha dimostrato che la composizione della Terra non rispetta le proporzioni degli elementi presenti nel Sistema Solare all'inizio della sua formazione.
Lanciata l'8 agosto 2001, la sonda Genesis è tornata a Terra l'8 settembre 2004, ma è precipitata al suolo per la mancata apertura del paracadute. Nell'impatto sono andati persi molti campioni e quelli analizzati sono stati fra i pochi "superstiti". Le analisi di questi pochi grani di vento solare, ossia dello sciame di particelle scagliate verso la Terra dalle eruzioni solari, stanno dipanando la storia della formazione del Sistema Solare e del nostro pianeta. Raccontano che la nebulosa solare che ha 'partorito' il Sole e gli altri oggetti del Sistema Solare era inizialmente composta da elementi omogenei. Ma dopo la nascita del Sole, le potenti radiazioni emesse dalla stella neonata avrebbero modificato questi elementi, scindendo le molecole dalle quali provengono. "Questa scoperta - ha osservato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell'Agenzia Spaziale italiana (Asi) - costringe a rivedere dei modelli di formazione del Sistema Solare". Inoltre, ha aggiunto, il risultato sottolinea "l'importanza delle missioni spaziali che prevedono la raccolta di campioni da studiare a Terra".
Gli studi sulle particelle di vento solare hanno dimostrato che la nostra stella è composta in prevalenza da atomi di ossigeno più leggeri rispetto a quelli presenti sulla Terra. Sono diversi anche gli atomi di azoto: quelli solari hanno una miscela simile a quella di Giove, mentre sulla Terra prevale la loro forma più pesante (il 40% più abbondante rispetto al Sole). Secondo gli studiosi queste differenze si devono a processi avvenuti quando il Sistema Solare era giovanissimo e nei quali, secondo Flamini, il Sole avrebbe giocato un ruolo maggiore per le regioni più interne. Alla luce di questa scoperta, ha rilevato l'esperto, sarà interessante analizzare l'ossigeno e l'azoto presenti in corpi primordiali come le comete e per questo, ha concluso, "assume ancora più importanza la missione europea Rosetta che nel gennaio 2014 prevede di far atterrare una sonda sulla cometa 67-P/Churyumov-Gerasimenko".
Fonte: http://www.ansa.it
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