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Tuesday, June 21, 2011

Si chiama Einstein la nuova navicella dell'Esa che volerà nello spazio entro il 2013






atv_einstein

Si chiama Albert Einstein ed è stata una scelta quasi obbligata. L’ATV con il quale l’Esa raggiungerà lo spazio porterà il nome del genio della scienza. L’Automated Transfer Vehicle (ATV) dell’agenzia spaziale europea è un contributo essenziale da parte dell’Europa alle operazioni di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio, almeno per il momento, è schedulato per il 2013. Generalmente, questi veicoli sono ideati per rimanere attaccati alla Iss per circa sei mesi, durante i quali sono caricati di materiali di rifiuto che, in fase di rientro, vengono bruciati appena entrati in contatto con l’atmosfera terrestre.

La proposta di dare il nome di Einstein all’ATV-4 è stata inoltrata dalla delegazione svizzera e riflette il riconoscimento da parte del mondo scientifico al famoso scienziato e alla sua teoria della relatività e alla formula E=mc2. Il veicolo è legato alla Svizzera poiché l’intera struttura è stata costruita dall’industria elvetica. Da qui, il sentimento di unione della delegazione verso colui che ha aperto nuovi orizzonti nella percezione dell’universo.

L’ATV-4 Albert Einstein è stato ideato sul modello dei suoi predecessori ATV-1 Jules Verne, ATV-2 Johannes Kepler e ATV-3 Edoardo Amaldi, quest’ultimo quasi completato e del quale è prevista una simulazione a Brema, in Germania. Il terzo prototipo, invece, sarà inviato allo Spazioporto europeo di Kourou, nella Guaiana Francese, da dove partirà nel 2012 sempre alla volta della Iss.

I componenti di cui l’ATV-4 è composto sono già stati costruiti. L’Integrated Cargo Carrier, progettato per il trasporto di acqua, gas e altri propellenti, si trova attualmente a Torino e partirà per Brema nel mese di dicembre. L’Equipped Propulsion Bay, già provvisto di propellente e di motori, si trova nella base francese. L’Equipped Avionics Bay, il vero “cervello” del veicolo, sarà unito al resto della navicella a fine anno.

Nell’annuncio dell’Esa per l’ufficializzazione della scelta del nome si legge: I veicoli prendono il nome degli scienziati e dei visionari europei il cui merito è di aver illuminato le profonde radici della scienza, della tecnologia e della cultura”.

Federica Vitale

Fonte: http://www.nextme.it


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